I figli d’arte sono solo nome… o di più?
Nell’ultimo articolo sui figli d’arte andremo ad analizzare le giovani stelle, quei piloti che o hanno fatto da poco tempo il loro “debutto in società” o hanno già avuto la possibilità di scalare le competizioni e dimostrare di che pasta sono fatti! Dai Schumacher ai Montoya, dai Fittipaldi ai Nannini e, infine, dai Doohan ai Lundgaard.
Probabilmente gran parte di loro li conoscerete o li avrete almeno sentiti nominare, ma conoscete la loro storia? Scopriamola insieme!
LA FAMIGLIA SCHUMACHER
Nella parte dei dedicata ai figli d’arte in Formula 1 abbiamo parlato di due membri della famiglia Schumacher, oggi parliamo degli altri due membri nel mondo delle monoposto: Ralf e il figlio David.
Ralf inizia la sua carriera con i kart correndo nella pista del padre come il fratello maggiore e si fa notare dopo il passaggio alle monoposto nel 1994 arrivando terzo nel campionato tedesco di Formula 3. Il debutto in Formula 1 arriverà 3 anni dopo e, seppur la sua carriera non sia stata brillante come quella del fratello, ha conquistato 6 vittorie e 27 podi (16 dei quali condivisi con il fratello). Il suo ritiro dalla Formula 1 avviene alle fine della stagione 2007 e fino al 2012 corre nel campionato DTM.
Come la passione per i motori è stata trasmessa da Michael a Mick, la stessa cosa è avvenuta da Ralf a David. Dopo 10 anni di kart, svolti per una parte in contemporanea al cugino, il giovane passa nel 2018 alle monoposto debuttando nella Formula 4 UAE. Due anni dopo conclude quarto nel campionato di Formula Regional e nel 2020 è sbarcato in Formula 3 concludendo 28esimo senza alcun punto.
Chissà se un giorno vedremo nuovamente due Schumacher schierati nella griglia di Formula 1 e come hanno fatto molte volte i padri a condividere dei podi.
Montoya Senior, infatti, è campione della F3000 internazionale, della CART e vincitore, per ben due volte, della 500 Miglia di Indianapolis, di tre 24 Ore di Daytona, di sette Gran Premi di Formula 1 (tra Williams e McLaren), di una Race of Champions e del campionato IMSA SportsCar WeaterTech. Nel 2017 è stato chiamato a guidare la Bugatti Chiron, con la quale stabilisce il record mondiale di auto di serie con maggiore accelerazione 0-400-0 km/h con 42 secondi in 3112 m. Al momento è impegnato nella serie endurance IMSA, dove gareggia con un’Acura ARX-05 del Team Penske.
Questa sua grande passione deve averla sicuramente trasmessa al giovane Sebastian, che, solo quindicenne, corre in Formula 4, con il Team Prema. Ha iniziato la sua carriera di pilota negli Stati Uniti ad otto anni, per poi tornare in Europa. Grazie al potenziale dimostrato in questi anni, ha avuto la possibilità di partecipare alla categoria OK, rivolta ai giovani piloti di alto livello. Nel 2020 ha fatto il suo debutto nelle monoposto, adattandosi velocemente ed ottenendo anche i suoi primi ottimi risultati, facendo così sorridere il team che ha potuto contare su quattro rookie molto competitivi ed affidabili. Quest’anno continuerà a correre per la Squadra Italiana e non possiamo far altro che augurargli di posizionarsi il più alto possibile in classifica!
Se ve la foste persa, potete leggere l’intervista che abbiamo fatto a Sebastian cliccando qui.
LA FAMIGLIA NANNINI
Non è propriamente un figlio d’arte ma bensì un nipote d’arte e non possiamo mancare di citarlo: Matteo Nannini, nipote di Alessandro Nannini ex pilota di Formula 1 italiano.
Alessandro Nannini inizia la sua carriera nelle automobili nel 1978 e il primo successo arriverà 3 anni dopo con la vittoria della Formula Fiat Abarth. Il debutto in Formula 1 avviene nel 1986 a bordo della Minardi, ma sia la stagione di debutto che la successiva saranno molto deludenti a causa di moltissimi ritiri vista la scarsa affidabilità della sua vettura. Nel 1988 al 1990 passa in Benetton dove riuscirà a dimostrare il proprio talento ottenendo nella stagione 1989 la sua prima e unica vittoria concludendo il campionato in sesta posizione. La sua carriera in Formula 1 viene poi stroncata da un grave incidente in elicottero avvenuto nel 1990 che purtroppo gli lascerà un braccio compromesso. Alessandro non abbandona totalmente le corse: negli anni successivi dopo essersi riabilitato svolgerà un paio di test a bordo di Formula 1 e anche partecipando al campionato italiano GT e al DTM.
Il nome Nannini oggi è portato avanti nelle categorie minori dal nipote Matteo, attualmente pilota di Formula 3.
Matteo inizia a correre nei kart nel 2010 conquistando la sua prima vittoria nel 2012 oltre a chiudere il campionato Championkart al terzo posto. Nel 2014 conquista il suo primo titolo di campione italiano nei kart. Il debutto nelle monoposto avviene nel 2018 quando svolge dei test con delle Formula 4 per poi debuttare definitivamente nel 2019 nel campionato Formula 4 UAE vincendo il titolo alla prima esperienza. Lo stesso anno conquista anche il secondo posto nella Formula 4 spagnola. Nella stagione 2020 passa alla Formula 3 con il team Jenzer Motorsport conquistando un podio e 11 punti in totale oltre a fare alcune apparizioni in Formula Regional.
La prossima stagione correrà con il team HWA e ci auguriamo riesca a trovare nuovamente il feeling con la sua monoposto come è sempre stato solito fare in tutte le categorie in cui ha corso in precedenza.
Henrik è un pilota di rally, campione europeo del 2000 su una Toyota Carolla WRC, che aveva già segnato dei punti nel Campionato Rally del Mondo del 1997. È stato anche pilota in pista, partecipando all’European Touring Car Cup del 2007 ed al Danish Touringcar Championship, dove è arrivato secondo sia nel 2004 che nel 2008.
Questa sua passione l’ha trasmessa ai suoi due figli, i quali si sono dedicati ad una categoria differente da quella del padre: a quella delle Formule.
Se, però, il maggiore non è riuscito a farsi notare, siccome gareggia ancora nella F4 danese, non si può dire lo stesso di Christian, il quale, invece, ha decisamente fatto il salto di qualità.
Entra nel mondo dei kart all’età di undici anni ed ottiene subito i suoi primi successi, grazie alla vittoria del campionato europeo CIK-FIA classe KFJ ed alla terza piazza nella classifica generale rimediata nella WSK Champions Cup, rispettivamente nel 2015 e 2016. Già dall’anno seguente, dopo aver firmato con la Renault Sport Academy, debutta in Formula 4 con il team MP Motorsport, vincendone ben due competizioni: il campionato SMP F4 NEZ e il campionato spagnolo di Formula 4. Nel 2018 ha la possibilità di farsi notare in Formula Renault e, grazie alle sue prestazioni che lo porteranno a concludere in seconda posizione l’anno, partecipa alle due gare di GP3 disputatesi al Paul Ricard. La stagione successiva corre in Formula 3 con il team ART Grand Prix, con cui, alla prima gara all’Hungaroring, ottiene la pole position, giro veloce e vittoria. Lo stesso anno debutta in Formula 2 per le ultime due gare, con il team Trident. Nel 2020 cambia aria e ritorna all’ART Grand Prix, con la quale correrà anche quest’anno. Ci auguriamo che possa fare una buona stagione e che riesca a dimostrare di che pasta sia fatto!