Home » Formula 1 » Formula 1 vs MotoGP: preparazione fisica e alimentazione

Formula 1 vs MotoGP: preparazione fisica e alimentazione

Quali sono le differenze tra due e quattro ruote?

Gli atleti del mondo del motorsport, in particolare in Formula 1 e in MotoGP, sono tra i più preparati al mondo grazie a programmi di allenamento agonistici. Questi allenamenti, a cui si affianca un’alimentazione adeguata, permettono di affrontare al meglio la competizione e le difficoltà che essa comporta.

Ogni volta che un pilota scende in pista è sottoposto ad enormi forze generate dal proprio mezzo: forza centrifuga, forza centripeta, forza G. Queste forze presenti sia nel mondo delle monoposto che nel motomondiale, seppur con alcune differenze, richiedono quindi una preparazione specifica.

In questo articolo analizzeremo la preparazione fisica nelle due categorie maggiori delle quattro e due ruote. Ricordate che il discorso è estendibile anche a tutte le categorie minori perché fin dagli inizi si svolgono delle preparazioni simili a quelle delle categorie maggiori.

LA RESISTENZA

Sia in Formula 1 che in MotoGP grazie a specifici sistemi inseriti nelle tute si possono ottenere dati in tempo reale sui parametri fisici dei piloti. È stato rilevato che durante una gara il battito cardiaco si mantiene su una media di 170 battiti al minuto. L’innalzamento della frequenza cardiaca è dovuto al grande sforzo fisico richiesto e proprio per questo è fondamentale allenare la resistenza aerobica.

Lo sforzo non è molto differente tra le due categorie e gli allenamenti che vengono fatti non differiscono di molto. I più utilizzati sono ciclismo, corsa, canottaggio, nuoto e tennis. Essi sono fondamentali per mantenere sotto controllo la frequenza cardiaca e per resistere allo sforzo intenso richiesto nelle gare.

Inoltre, per i piloti del motomondiale un ottimo allenamento di resistenza è il motocross. Esso permette infatti di riprodurre lo stesso impegno cardiovascolare che è richiesto durante una gara.

From: @bestia23 on Instagram
IL COLLO E LE SPALLE

Dentro all’abitacolo di una monoposto e a bordo di una moto i piloti sono sempre sottoposti alla forza G, ossia la forza di cui risente una massa ad una certa accelerazione. Nel motorsport si possono raggiungere velocità sopra ai 300 km/h con accelerazioni e decelerazioni grandissime ad ogni curva. Ne consegue quindi un’enorme Forza G che grava sul corpo dei piloti.

Nel caso della Formula 1 la forza G agisce verticalmente su collo e spalle. Per poter guidare è necessario che il collo sia in grado di muoversi e si trova sprovvisto di strutture che lo tengano in una posizione stabile. In frenata la forza può raggiungere valori di 5/6 G da cui consegue un carico su collo e spalle che varia tra i 30 e i 40 kg.

In MotoGP la forza G su collo e spalle risulta invece meno rilevante grazie alla posizione assunta in sella e al continuo spostamento del corpo nelle curve. Nonostante ciò anche nel motociclismo sono necessari allenamenti che tutelino collo e spalle.

Per evitare problemi di salute e permettere ai piloti di guidare alle massime velocità vengono svolti allenamenti specifici per il collo. Il più efficace di tutti è l’utilizzo di bande elastiche che circondano il capo e tirandole riproducono il carico che si ha durante la guida. Attraverso questi allenamenti la muscolatura del collo viene potenziata e allungata.

Formula 1
From: redbull.com

Un altro metodo per allenare il collo è l’impiego di caschi che pesano 1/2 kg in più durante gli allenamenti sui kart in modo da abituare il collo ad un carico maggiore.

Per allenare le spalle l’allenamento preferito è invece il nuoto a cui si aggiungono gli allenamenti in palestra.

LE BRACCIA

Fondamentali durante la guida sono gli arti superiori: in Formula 1 permettono di manovrare il volante, mentre in MotoGP devono gestire il manubrio.

Nel motomondiale la forza negli arti superiori è di importanza primaria: manovrare il manubrio corrisponde a manovrare tutta la moto.

Nella Formula 1, invece, girare il volante sembrerebbe un’attività facile, come quello di un’automobile. In realtà non è così: le sollecitazioni vibratorie della vettura costringono il pilota a mantenere una contrazione muscolare costante e girare lo sterzo in curva può equivalere a ruotare un peso da 20 kg. Questo ha effetti non solo sulle braccia, ma anche su collo, spalle e colonna vertebrale.

Per allenare le braccia vengono eseguiti specifici esercizi che mirano al mantenimento della forza. Gli atleti impiegano manubri e bilanceri di 20/30 kg per simulare i carichi che si hanno in pista.

From: @88migueloliveira on Instagram
LE GAMBE

Per quanto riguarda le gambe nel motomondiale non sono richiesti allenamenti per esigenze specifiche una volta scesi in pista. Nelle vetture di Formula 1, invece, al pilota è richiesto un grande sforzo in frenata.

Il pilota deve infatti imprimere una forza pari ad 80 kg per rallentare la propria monoposto.
Questo richiede un allenamento mirato per gli arti inferiori in modo da avere la forza necessaria ogni qualvolta si sale nella vettura.

I RIFLESSI E L’EQUILIBRIO

L’alta velocità dei veicoli utilizzati nel mondo del motorsport richiede ai piloti riflessi eccezionali e tempi di reazione minimi a tutto ciò che succede.

Per allenare riflessi e tempi di risposta vengono usati diversi dispositivi elettronici a cui si combinano tecniche di rilassamento, di immaginazione, di impostazione di obiettivi, di arresto dei pensieri negativi e di ristrutturazione cognitiva.

Formula 1
From: @marcusarmstrong on Instagram

Per quanto riguarda i piloti di MotoGP è fondamentale allenare anche l’equilibrio: mentre in una monoposto il corpo è fermo grazie all’abitacolo e alle cinture, in sella ad una moto i piloti devono spostare il proprio corpo ad ogni curva per opporsi alle forze centrifuga e centripeta.

Equilibrio e stabilità vengono sviluppati grazie ad allenamenti che migliorano la flessibilità articolare, che agevola i movimenti, a cui si aggiungono specifici esercizi con elementi di instabilità: stare in equilibrio su una sola gamba ad occhi chiusi, utilizzo di balance boards, stare in equilibrio su una gamba sola mentre si lancia e si prende una palla, ecc…

From: technogym.com, photo by Marco Alpozzi/Evolvency
L’ALIMENTAZIONE

I piloti sia nelle quattro che nelle due ruote indossano specifici indumenti protettivi essenziali per la sicurezza. Un effetto negativo di questi indumenti è l’aumento considerevole della temperatura corporea e dell’umidità. Ad esempio, nell’abitacolo di una monoposto la temperatura può raggiungere i 50° e un’umidità dell’80% in circuiti estremamente caldi come Singapore.

Tutto questo ovviamente si ripercuote sul corpo e sulla prestazione fisica: i piloti possono arrivare a perdere 3 kg di massa corporea nelle gare più impegnative a causa anche delle condizioni ambientali che aumentano la produzione di sudore e quindi la disidratazione.

Per prevenire problemi fisici i piloti devono rispettare un alimentazione rigorosa che permetta di mantenere bassi livelli di grasso corporeo beneficiando la termo regolazione.

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto