Per i suoi avversari non c’è stato nulla da fare: Kimi ormai ha spiccato il volo e sembra difficile poterlo fermare in qualche modo. Dopo il weekend a Vallelunga considerato il “giro di boa” del campionato, l’italiano arriva a quota otto vittorie su dodici gare disputate. I suoi avversari riusciranno a inventarsi qualcosa durante la pausa estiva?
Gara 1
A partire dalla primissima casella sulla griglia è stato Kimi Antonelli, attualmente al secondo posto in campionato. Sta iniziando ad abituare molto bene tutti i suoi fan il quindicenne italiano, che anche nell’ADAC Formula 4 continua a trionfare. Nella mattinata di sabato a Vallelunga è riuscito a centrare la pole in entrambe le qualifiche e ad ottenere anche quella di gara 3.
Kimi in partenza non commette errori e non si è fatto beffare come al solito da Rafael Camara. Problemi invece per il loro compagno di squadra Charlie Wurz, la quale vettura è finita in stallo. Sempre in stallo anche la monoposto di Bedrin, pilota russo ma che da quest’anno corre sotto bandiera italiana. Entrambi prendono in fretta il controllo delle proprie macchine non causando danni a chi avevano alle spalle. Frassineti intanto è costretto a fermarsi ai box per cambiare l’ala.
Interessante la battaglia fra Perino, Weug e Rinicella (al debutto qua in Italia con AKM). Rinicella però, nel tentativo di superare la ragazza della Ferrari Driver Academy, perde la propria posizione. Anche Nikita Bedrin rovina un po’ le proprie possibilità di sorpasso tentando proprio di mettersi alle spalle l’italiano sopra citato.
A poco più di 10 minuti da termine il greco Markogiannis esce di pista e causa l’uscita sul tracciato della Safety Car. I distacchi così si annullano, mettendo in difficoltà chi si stava allontanando e aiutando chi invece stava inseguendo.
In ripartenza battaglia fra Charlie Wurz e Stenshorne. L’austriaco guadagna una posizione e si pone alle spalle di Conrad Laursen. Errore di Brando Badoer che finisce nel ghiaione. Alex Dunne poi, nonostante l’avvicinamento, non sembra in grado di sorpassare Wharton.
La gara procede poi in maniera abbastanza tranquilla, soprattutto nelle prime posizioni che restano invariate. Trionfa così Kimi Antonelli, seguito da Rafael Camara e James Wharton.

Gara 2
La griglia di partenza della prima gara della domenica non è molto diversa da quella di Gara 1. Entrambe hanno visto infatti affiancati i soliti Kimi Antonelli e Rafael Camara. Ma se il primo come nella giornata del sabato è riuscito a difendersi bene e a mantenere la leadership, lo stesso non si può dire del suo compagno di team.
Kacper Sztuka della US Racing supera facilmente infatti il brasiliano e in un baleno si pone appena alle spalle di Antonelli in seconda posizione. Il ragazzo polacco inizia subito ad attaccare l’italiano, che nonostante la minor esperienza riesce facilmente a restare in testa. I due hanno anche un contatto ma che non causerà danni particolari a nessuno dei due, da quel momento anzi Kimi inizierà a staccarsi maggiormente da lui e dal resto della griglia.
Camara nel frattempo si ricongiunge al pilota che ad inizio gara era riuscito a beffarlo, lasciandosi di poco alle spalle l’altro pilota Prema Wurz (di lì a poco sorpassato però da Barnard). Le cose per il brasiliano però si complicano nel momento in cui fora uno pneumatico ed è obbligato a retrocedere. Vedendo il pilota della FDA tagliare una curva Kacper commette un errore permettendo così a Wurz, Barnard e Dunne di mettersi davanti.
In P6 si stabilisce Marcus Amand, franco finnico di US Racing, poi Conrad Laursen (PREMA Racing), seguito da Martinius Stenshorne (Van Amersfoort Racing) e Nikita Bedrin (PHM Racing).
Stenshorne e Bedrin di lì a poco inizieranno poi a darsele di santa ragione: ad ottenere la posizione sarà fra i due sarà il russo.
Conquista così senza difficoltà la sua settima vittoria stagionale il pilota italiano del Mercedes Junior Team, lo seguono a ruota sul podio Barnard e Wurz, quest’ultimo fregato all’ultimo dall’inglese della PHM Racing.
Insieme ai piloti Prema già presenti sul podio generale, il podio rookies è composto anche da un altro loro compagno di squadra, l’australiano Wharton (in questa gara leggermente sottotono rispetto al solito).

Gara 3
Anche nell’ultimissima gara del weekend, l’ultima anche prima della pausa estiva dei ragazzi, la prima fila della corsa aveva i nomi di Kimi Antonelli e Rafael Camara. A seguirli non è stato sorprendete trovare Charlie Wurz che però, soprattutto nelle prime parti della gara, non avrà vita facile.
Il francese Amand della US racing tenterà più volte di attaccarlo ma poco dopo si ritroverà coinvolto in una faida con il proprio compagno di squadra Alex Dunne che oltre a fargli rimuovere il mirino dall’austriaco lo porterà anche al ritiro facendogli perdere l’ala anteriore dopo un contatto. Il doppio ritiro della US racing porterà la Prema ad avere invece sul finale ben 4 vetture su 5 in testa alla gara.
Altri piloti che non si sono risparmiati dal battagliare sono stati i due italiani Rinicella e Spina. Quest’ultimo ha provato più volte ad avere la meglio sul pilota dell’AKM Motorsport ma è infine stato costretto al ritiro dopo essere finito nella ghiaia dopo uno scontro diretto con Jonas Ried della PHM e con il rookie della VAR Emerson Fittipaldi Jr. Questa azione porterà così l’entrata in pista della Safety Car.
Jonas Ried in seguito sarà anche protagonista di un altro scontro, stavolta insieme a Conrad Laursen e Brando Badoer. Buona performance per Maya Weug che chiude un’altra gara a punti. In crescita anche l’altra ragazza, Victoria Blokhina, che da qualche gara ha iniziato a concludere in Top20 su quasi 40 partecipanti.
Partecipanti che sono destinati a crescere: sembra proprio che nel quinto round stagionale al RBR in Austria si raggiungerà la straordinaria quota di 45 monoposto ed avverrebbe quindi il cambiamento di format da 3 a 4 gare a weekend.
