Nella domenica di Monza, ormai poco più di due settimane fa, il pilota della MP Motorsport portava a casa il titolo di Formula 2, dopo ben due anni di sacrifici. Il magnifico risultato è stato messo in una teca, ma adesso l’attenzione è focalizzata su una questione ben più importante: il futuro di Felipe Drugovich. Come ben sappiamo, il brasiliano ha firmato, subito dopo la vittoria del titolo, un contratto con la Aston Martin come pilota di riserva per la prossima stagione e primo membro della sua Academy. Per un pilota che si è formato “da solo” è sicuramente un bel risultato, ma non è abbastanza.
Il desiderio di ogni pilota che vince la serie cadetta è quello di arrivare in Formula 1, eppure, almeno per il momento, questa possibilità non sembra essersi aperta per Drugovich. Se tutto dovesse andare secondo i piani e se Felipe fosse abbastanza fortunato da cavarsela con un anno sabbatico come Piastri, potremmo vederlo correre nella prossima stagione. Ma per un ragazzo che la passione per il Motorsport ce l’ha nel sangue, l’idea di non gareggiare non lo alletta affatto.
E, infatti, Drugovich si è lasciato andare a dichiarazioni che fanno trasparire proprio questo suo disappunto, rimarcando come la situazione sia gestita diversamente in Moto2 e in Moto3. Infatti, mentre nelle serie cadette della MotoGP è consentito ai piloti che si sono laureati campioni di continuare a gareggiare nella categoria fin quando non riescono a fare il salto di qualità, ciò non vale per la Formula 2 e la Formula 3.
“Secondo me, o sei campione, non puoi rimanere più (nella categoria) e quindi devi essere promosso in Formula 1, oppure puoi restare. Penso che è simile a come funziona in Moto2 e in Moto3. Innanzitutto credo che bisogni cambiare la regola e che chiunque vinca il campionato debba ottenere un sedile in F1”.
Felipe Drugovich ha parlato anche del suo futuro e di alcuni contatti che ha avuto con altre serie.
“Abbiamo avuto qualche contatto in IndyCar ma come ho detto molte volte non è il mio obiettivo principale per il momento, stiamo solamente cercando di arrivare in F1. Ma, come ho ribadito, se è necessario che io gareggi in altre competizione al di fuori della F1 quest’anno, allora è di certo una categoria da tenere in considerazione”.
