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Calendario Indycar: Detroit nella downtown unica novità

Sotto la gestione Penske il calendario Indycar è cambiato radicalmente, sperimentando una nuova struttura che ancora non è ben rodata ma che cerca una sua stabilità. Proprio per questo, il calendario 2023 presenta poche modifiche (una sola sostanziale) contrariamente alla tendenza a una rivoluzione totale di molti altri campionati.

Gli appuntamenti

Si inizia il 5 marzo a St Petersburg, in Florida, come da tradizione. Il clima favorevole consente di iniziare presto la stagione, ottimizzando un calendario che deve essere compattato in pochi mesi in virtù degli accordi televisivi. Segue il consueto mese di pausa tra la prima e la seconda gara, che sarà nuovamente in Texas, come nel 2022. Seguono la pista cittadina di Long Beach, vicino Los Angeles, e Barber, che consolida la sua posizione a fine aprile.

Il mese di maggio è come sempre dedicato ad Indianapolis: prove libere a inizio mese, a cui segue la prima gara sul roval nella seconda settimana del mese. La domenica successiva ci saranno le qualifiche sull’ovale e nell’ultimo weekend di maggio la tanto attesa 500 miglia di Indianapolis.

Come da consuetudine, la settimana successiva si va a Detroit, ma la pista sarà ben diversa. In effetti l’Indycar ha corso sul tracciato cittadino di Belle Isle per anni, ma queste non sono le uniche strade di Detroit che hanno ospitato una pista: la F1 negli anni ’80 correva nella downtown. La città sarà anche cambiata in oltre trent’anni, ma si riesce ancora a disegnare su quelle stesse strade una pista cittadina. Non è tuttavia un tracciato complesso e ricco di dislivelli come quello originale, anzi sarà una pista con sole curve ad angolo retto ed un tornante, già vittima di diverse critiche.

© motorsport.com

Il calendario prosegue con Road America e Mid Ohio, prima della trasferta in Canada, a Toronto, a metà luglio. A seguire la doppia gara in Iowa: se l’anno scorso è stata un evento ricco di concerti e spettacoli, quest’anno ci si aspetta ancora di più sulla pista più corta del calendario. L’evento è ben presentato e potrebbe avere, se gestito bene, un futuro da gara di prestigio.

La gara a Nashville invece torna nella zona dello stadio con il caratteristico tracciato che passa sopra un fiume, e la partenza posta proprio all’inizio del ponte. Se le prime due edizioni sono state spettacolari per l’alto numero di incidenti, stavolta ci si aspetto il passo successivo, che prevede prima di tutto un miglioramento delle condizioni dell’asfalto.

A metà agosto invece ci sarà per la terza volta il weekend crossover con la NASCAR a Indianapolis, dove corrono tre categorie in due giorni, attirando una enorme quantità di pubblico. Questo evento, introdotto nel 2020, si può definire come il più grande punto di incontro dei due principali campionati americani.

Le ultime tre gare sono Gateway, Portland e Laguna Seca, in continuità con le scelte degli anni precedenti.

Si tratta di un calendario sintomo dell’Indycar odierna: un campionato che aspetta. Un campionato al momento fermo nella sua posizione di serie che sebbene efficace nel mercato americano, spera in un futuro con l’introduzione dell’ibrido e nel frattempo cerca di spettacolarizzare gli eventi oltre la gara. Noi, come spettatori, possiamo solo osservare un campionato che purtroppo arranca, nella speranza che la strategia dell’attesa sia giusta.

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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