Le donne e il Motorsport sono due mondi ancora lontani, troppo lontani. Le iniziative per avvicinare le giovani ragazze con l’ambizione di diventare un nome conosciuto sono sempre più frequenti, ma tendono a rimanere delle proposte fine a se stesse. Il voler essere inclusivi nei confronti delle donne alle volte sembra solo di facciata, una mera strategia di marketing che piace tanto nel mondo dei social. Tra il dire e il fare, passa anche spesso in mezzo il volere dei piani alti, che al momento sembra lontano dal voler la partecipazione delle donne ai campionati maggiori. L’ennesimo caso controverso è proprio di questi giorni: da una parte c’è la F3 che apre le porte a quattro giovani pilote per dei test; mentre dall’altra c’è il CEO Stefano Domenicali, che vede più probabile la caduta di un meteore sulla terra che una donna in F1.