Di Gaïa Vanucci e Riccardo Formenti
Durante il weekend di qualche settimana fa a Misano, durante l’Aci Racing Weekend, che ha visto protagonista tra le tante categorie la F4 italiana, abbiamo avuto la possibilità di fare due chiacchere con Kabir Anurag, giovane pilota di Singapore che compete con US Racing in F4 e fa anche parte dell’Academy Alpine.

Quali sono le tue sensazioni di questo weekend? Ti ritieni soddisfatto di questo avvio di campionato?
Non dico di essere troppo felice, ho la sensazione che non abbiamo fatto tutto per il verso giusto questo fine settimana. Ho cercato di fare del mio meglio con quello che avevo, soprattutto perché ho la sensazione che non siamo stati abbastanza veloci. Sono contento di come abbiamo sfruttato al massimo le nostre potenzialità, ma non siamo abbastanza veloci.
Fra quelli in calendario, c’è un circuito che hai a cuore?
Direi che Imola è davvero bella. Il circuito di Imola e quello del Mugello, semplicemente mi piacciono perché sono divertente. È per questo che corriamo: perché è divertente.
Quali sono le tue aspettative per questa stagione?
Avere delle aspettative non è semplice, perché non sappiamo mai con certezza come potrà andare il campionato. Voglio dire, prima del primo round, volevamo assolutamente vincere. Vogliamo ancora vincere, ma immagino che ogni weekend sarà diverso, quindi sicuramente ci aspettiamo ancora di fare bene, ma voglio vincere.
Come vivi la lontananza da casa e dai legami?
Per me ci vogliono circa 13 ore per tornare a casa, a Singapore… Non è così facile. È sempre un po’ dura, soprattutto d’inverno. Qua fa così freddo, mentre a Singapore fa spesso caldo. A volte può essere un po’ difficile, ma adoro correre e la squadra è come una famiglia, quindi non mi manca poi così tanto.
Qual è la gara più bella dell’anno scorso che ti ricordi?
L’anno scorso non ci sono state molte belle gare, purtroppo. Posso dire che quest’anno ne ho fatte alcune decenti. Qualche gara abbastanza buona comunque c’è stata: credo di aver fatto una buona gara a Barcellona dove sono partito ottavo e ho vinto, quindi è sicuramente qualcosa che ricordo di aver fatto bene. Per fortuna quest’anno ce ne sono state alcune buone, rispetto all’anno scorso.