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Formula 2: Boschung vince la Sprint Race in Bahrain

È lo spegnimento dei semafori a scandire, negli sport motoristici, il vero scorrere del tempo.
Lo stesso tempo che, amico di alcuni e tiranno per altri, pare bloccarsi nell’istante immediatamente precedente la partenza.
La fotografia della reverse grid per la prima Sprint Race della stagione vede scattare dalla pole position il veterano Ralph Boschung affiancato dal debuttante Roman Staněk. Seconda fila monopolizzata DAMS con occhi, però, puntati a centro gruppo dove, dalla decima piazza, scatta il vicecampione Théo Pourchaire, autore di una qualifica superlativa.
Scopriamo insieme i punti salienti di questo primo pomeriggio di gare!

Le Sprint Race di F2 e F3 vanno a Campos Racing

Ralph Boschung trionfa nella Sprint Race di F2, conquistando così la sua prima vittoria in carriera dopo novantasei gare. Una conferma, quella proveniente dalla categoria cadetta, che si aggiunge alla vittoria in mattinata di Marti, enfatizzando l’ottimo lavoro svolto dal team Campos Racing.
Commosso, al traguardo, Boschung si è subito aperto in radio per dedicare il successo ad Adrian Campos, storica leggenda dell’automobilismo scomparso due anni fa.
La gara dello svizzero, condotta in maniera esemplare, trasuda tanta voglia di riscatto. Dopo un 2022 molto sfortunato e costellato da continui guai fisici, Boschung è finalmente pronto a dar battaglia.
Buona la prima.

Boschung vince la prima Sprint Race della stagione (crediti: Twitter)


Quanti duelli per il podio!

È una Sprint Race ricca di sorpassi e di manovre sul filo dei track limits, quella che va in archivio nel pomeriggio del Bahrain. Ventitré giri che non deludono, tra vecchie conferme e nuove scoperte.
A brillare, nella prima gara della stagione, è il debuttante Victor Martins. Terzo al traguardo, il francese si è reso protagonista di un doppio duello col giapponese della DAMS che è infine riuscito a sopravanzare con una gran manovra all’interno. Solo al penultimo giro, complice una maggiora usura dei pneumatici, Martins si è dovuto arrendere ad Hauger che però non è riuscito a strappargli la gioia del podio al debutto.
Una prova di forza a metà, invece, per Théo Pourchaire che conclude tanti ottimi sorpassi nella prima frazione di gara, insidiando addirittura la leadership di Boschung.
L’asfalto abrasivo del Bahrain e lo sforzo della rimonta costano, però, ad entrambi i piloti ART un calo di prestazione sul finale. Costretto ad una difesa esemplare sull’arrembante Daruvala, il vicecampione si è infine dovuto accontentare del quinto posto.

Giro 13/23: il duello tra Martins (8) e Iwasa (11)
Crediti: Twitter


Arthur Leclerc: il grande deluso

Molto sfortunata, la gara del monegasco dell’Academy Ferrari.
Dopo un ottimo inizio, Leclerc e Hadjar ricevono uno stop and go di dieci secondi per infrazioni durante la procedura di partenza. Penalizzata la presenza di alcuni meccanici nei momenti immediatamente precedenti il giro di formazione. Nessuna colpa attribuibile ai piloti, dunque, ma comunque sufficiente per eliminare il monegasco dalla battaglia per le prime posizioni.
Nel corso della gara, sono arrivate altre penalità per Crawford e Cordell per violazione dei track limits.
Complicata anche la gara di Staněk, secondo alla partenza, che arranca fino a concludere in un’anonima tredicesima posizione. Delusione PREMA, solo quindicesima e diciassettesima al traguardo.

Crediti: F2, Twitter

Marika Taroni

Biologa nutrizionista, amante dello sport, dei motori e dell'adrenalina su pista.

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