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Sprint Race Formula 3: ha gareggiato anche la safety car?

La prima gara in terra australiana tocca alla Formula 3 e cosa c’è di meglio che inaugurare una nuova tappa con una bella festa di safety car?

Il commento italiano a questa Sprint Race ci ha donato una frase che potrebbe riassumere quanto successo in questi 20 giri alle 2 del mattino: “Gara che fa fatica a decollare, perché semmai decollano i protagonisti”. E come dare loro torto.

Nonostante abbiamo visto per più tempo la splendida safety car color rosso Ferrari, qualcosa di interessante hanno fatto anche gli altri, ve lo assicuriamo.

Prima safety car: Goethe

Alla partenza Montoya mantiene la prima posizione, mentre alle sue spalle il suo compagno di casella in griglia sbaglia tutto. Goethe, infatti, va subito lungo e finisce per entrare in contatto con un fin da subito scatenato Luke Browning. La peggio ce l’ha il pilota Trident che causa bandiera gialla e fa entrare in pista per la prima volta la safety car al secondo giro di gara. La sua monoposto, infatti, finisce la corsa nella ghiaia a causa di una foratura della ruota posteriore sinistra.

Seconda safety car: Cohen

Alla ripartenza Browning attacca subito Montoya mettendogli molta pressione da vicino mentre, dietro di loro, sono tutti più tranquilli. E’ proprio Browning, però, a creare un po’ di caos: il pilota Hitech, inferocito, perde 3 posizioni dopo aver preso un cordolo mentre cercava la manovra adatta a superare Montoya. Nel mentre, anche Collet finisce nella ghiaia dopo un contatto con Aron e Bortoleto ne approfitta per recuperare su Minì. Al sesto giro, però, la seconda safety car: Cohen conclude la sua gara nella sabbia dopo aver preso il muro. Il primo dietro questa safety car, ora, è Colapinto.

Terza safety car: Smith

Prima dell’ennesima ripartenza Clapinto rallenta tutto il gruppo per provare a fare da elastico. Dà quindi lo strappo finale alla perfezione e a 10 giri dalla fine si prende ben 6 decimi di vantaggio su Montoya, secondo a fatica. A Browning arrivano 10 secondi di penalità ma il pilota britannico è ancora carico e non si risparmia un altro salto sul cordolo. Nel frattempo, però, vediamo Tommy Smith procedere su 3 ruote. Il pilota VAR arriva larghissimo e prende in pieno il muretto distruggendo la sua posteriore sinistra. Entra qui, al 13esimo giro, la terza safety car. Ci saranno bisogno di ben 5 giri per recuperare la monoposto di Smith dall’erba.

Quarta safety car: Garcìa

Al 17esimo giro si può ripartire! Montoya si aggrappa alla sua seconda posizione ma ha O’Sullivan alle calcagna mentre Colapinto fa di nuovo un elastico perfetto e mantiene la prima posizione. Beganovic, invece, punta il compagno Aron per la quarta posizione con Minì impaziente appena dietro di lui. Colapinto, quindi, prende il largo dagli avversari ma dietro di lui è una lotta aperta per podio e punti.

Solo 1 giro dopo O’Sullivan attacca Montoya e lo passa addirittura toccandolo mentre assistiamo a una lotta interna in casa Prema Racing. Beganovic e Aron, infatti, non si sono risparmiati e mentre Beganovic prova a passare il compagno all’esterno, Aron lo chiude molto e lo spinge fuori dalla pista. E’ con questa mossa che Minì ne approfitta per mettersi a sandwich tra loro. Dopo secondi interminabili, è di nuovo safety car. Con mezzo giro di ritardo. Garcìa, infatti, sbatte in barriera e porta la gara a concludersi così.

Il podio

Arriva quindi la prima vittoria stagionale per Franco Colapinto che festeggia insieme al suo team MP Motorsport un bottino di punti niente male! Al secondo posto recupera Zak O’Sullivan (Prema Racing) mentre terzo conclude Sebastian Montoya (Hitech Pulse Eight).

A punti, poi, anche Aron, Minì, Beganovic, Bortoleto, Fornaroli, Boya e Saucy.

from @FIAFormula3 on Twitter

MP, ma cosa combini?

Ma no… purtroppo non è finita qua!

Nelle prime ore del mattino italiano, arriva una notizia bomba: tutte e 3 le vetture della MP Motorsport presentano irregolarità tecniche e la FIA squalifica quindi dalla Sprint Race tutti e 3 i piloti, il vincitore compreso. Sì, purtroppo Franco Colapinto perde così una vittoria meritata e importantissima cedendo il suo trofeo a Zak O’Sullivan, che trionfa in ritardo! Sebastian Montoya agguanta 9 punti dalla seconda posizione mentre sul podio riesce a salire anche Paul Aron.

Alessia Di Virgilio

Sono una studentessa di Sport Digital Marketing & Communication, laureata in Comunicazione e con un'instancabile passione per la scrittura e lo sport, un mondo che non manca mai di ispirarmi ed emozionarmi.

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