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Sprint Race Formula 2: tutta una questione di gomme

Finalmente è arrivato il momento di seguire la prima gara in assoluto di Formula 2 in Australia!

Un weekend, quello sul circuito di Albert Park, che forse non poteva essere più complicato. Le basse temperature – che non siamo abituati a vedere a Melbourne – hanno infatti messo in difficoltà persino i piloti della categoria maggiore. I ventidue piloti di Formula 2, poi, oltre alle difficili condizioni meteorologiche, devono affrontare anche una pista della quale non hanno nessun riferimento dagli anni precedenti.

Ma chi sono state le protagoniste di questa Sprint Race? Le gomme.

Option o prime? Questo è il dilemma

Sulla griglia di partenza, oltre alla mancanza di Enzo Fittipaldi e Ralph Boschung che si sono ritirati ancora prima di iniziare, notiamo le diverse scelte di gomme tra i piloti. I primi tre, Dennis Hauger, Jak Crawford e Kush Maini partono con la gomma più dura (prime), insieme alla maggior parte della griglia. Altri, invece, come Arthur Leclerc e Théo Pourchaire hanno deciso di montare le gomme più morbide (option), sapendo che non dovrebbe esserci molto degrado. E forse, guardando anche quello che è successo in Formula 3, sperano nell’uscita di una safety car.

Una scelta che sembra poter funzionare, con Leclerc che cerca subito di attaccare Maini per la terza posizione. Una battaglia, quella tra il monegasco e l’indiano, che è una delle poche che abbiamo visto ed è durata poi tutta la gara. Al settimo giro, Leclerc riesce a superarlo ma Maini non ci sta e si riprende subito la terza posizione.

Una foratura che vale la zona punti

Dall’altra parte del box Dams, la gomma usata in partenza non è durata molto. Come Leclerc, anche Ayumu Iwasa era partito con le option ma, dopo un contatto con Maloney, ha un grande lock-up che porta ad una foratura. Entra subito ai box per montare le prime e si trova in ultima posizione con 40 secondi di distacco.

Secondi che piano piano è riuscito a recuperare, scambiandosi giri veloci con il leader del gruppo, Hauger. A suo favore, poi, è arrivata anche una lunghissima safety car che ha ricompattato bene il gruppo.

Questa gara, con Iwasa e Boschung in difficoltà, diventa quindi un’ottima occasione per tutti i piloti che cercano qualche punto per rincorrere i primi in classifica.

Ayumu Iwasa – @Formula2 on Twitter

Una terza opzione: le rain

Ancora una volta durante questo Gran Premio di Australia di Formula 2 torna la pioggia, e iniziano quindi a vedersi movimenti all’interno dei box. Contemporaneamente, il padrone di casa Jack Doohan si gira dopo un contatto con Juan Manuel Correa e al quattordicesimo giro entra la safety car. Molti piloti nella parte bassa della griglia quindi ne approfittano e montano le gomme da bagnato.

Sorprendentemente rientra ai box anche Victor Martins che si trovava in lotta per la quarta posizione, mentre quelli davanti a lui sono rimasti tutti fuori con le slick. Scelta che lo ha fatto finire sul fondo della classifica.

Ancora sotto regime di safety car iniziamo a vedere quanto fanno fatica a scaldarsi queste wet, tanto che alcuni finiscono nell’erba o nella ghiaia. Tra di loro, Brad Benavides non riesce a curvare e finisce contro le barriere giusto quando la safety car stava per rientrare. Ed è così costretto anche lui al ritiro. In tutto ciò, la pioggia non è mai arrivata su tutto il circuito, anzi al contrario, ha smesso totalmente di piovere.

Brad Benavides – @Formula2 on Twitter

Finalmente si ricomincia a correre con solo due giri dalla fine, e tutti quelli che avevano montato le gomme da bagnato iniziano a perdere molte posizioni.

Festa in casa MP Motorsport

Questa Sprint Race molto anonima e noiosa finisce con una top four identica a quella di partenza. Sul podio in prima posizione arriva Dennis Hauger che, dopo la vittoria del team MP Motorsport anche in Formula 3, mette così la ciliegina sulla torta.

Dietro di lui arrivano Jak Crawford (Hitech Pulse-Eight) che si prende i suoi primi punti e il suo primo podio in Formula 2 e Kush Maini (Campos Racing) che risolleva il morale del team spagnolo.

In zona punti poi vediamo, in ordine, Leclerc, Maloney, Hadjar, Bearman e Vesti.

Sprint Race podium – @Formula2 on Twitter

Sara Ruffoni

Studentessa laureanda in Lingue e Intermediazione Turistica e d'Impresa presso l'Università di Trento e grande appassionata di sport e motorsport.

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