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F2: tutto quello che è successo in Bahrain

Bentornata F2, in Bahrain si è prospettato un weekend ricco di sorprese e colpi di scena. Dalla squalifica di Kush Maini alla promozione in pole position di Gabriel Bortoleto. Nel deserto brilla la stella di Zane Maloney che nella Sprint Race di venerdì vince e convince lasciando ai suoi avversari solo le briciole, concreto e solido dall’inizio alla fine. Nella Feature Race del sabato si conferma la persona da battere portandosi a casa la seconda vittoria.

Sprint Race – Brilla la stella di Zane Maloney

Allo spegnimento dei motori parte malissimo Ritomo Miyata che si ritrova inghiottito dal gruppo. Poco più avanti, però, c’è una saetta verde fluo che comincia la sua marcia verso la vetta della classifica. Zane Maloney è il primo a rompere gli indugi e sotto il sole cocente del deserto parte alla caccia del suo avversario: Victor Martins. In meno di otto giri lo troviamo già al comando mentre alle sue spalle è lotta alla sopravvivenza. Inizio in salita per Franco Colapinto che per un’errata posizione di partenza prende una penalità di 10 secondi con stop/go. La sorte non è a favore nemmeno del team Prema che fatica a mantenere il ritmo degli avversari in testa trovandosi nelle retrovie già dalle qualifiche. Stessa fame di vittoria la troviamo in Pepe Martí che incombe alle spalle di Isack Hadjar a pochi giri dalla fine, togliendoli in poche curve il primo podio stagionale. Menzione speciale per il rookie Gabriel Bortoleto che ha già messo le cose in chiaro: lui c’è e dirà la sua. Partito dietro per la regola della reverse grid, guadagna posizioni su posizioni arrendendosi solo a Paul Aron dopo un arrivo in volata per la quinta posizione

Con un cospicuo vantaggio è Maloney a tagliare per primo il traguardo, alle sue spalle Jak Crawford e Martí.

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Feature Race – Maloney fa doppietta

La F2 chiude il Bahrain come solo lei sa fare: con il caos. Tentenna in partenza Bortoleto che per recuperare tocca Hadjar che a sua volta viene centrato da Enzo Fittipaldi. Una freccia verde taglia in obliquo la griglia e si prende la leadership di questa gara: Zane Maloney è arrembante, vuole tutto e subito. Male Oliver Bearman, già con un deficit dalle qualifiche, stalla in partenza e si ritrova a dover inseguire il gruppo gioca a suo favore però la Safety Car. Bene Martí che con solidità prova a ripetere la prestazione di ieri e Richard Verschoor che mette sale in cattedra con la sua esperienza per tentare la risalita. Taylor Barnard apre il valzer dei pit stop al giro 13 passando dalle prime alle option.

Probabilmente, però, stava filando tutto troppo liscio e perchè non mettere sul piatto due/tre ritiri insieme? Grazie Mecachrome, non ci sei mancata per niente. Partiamo da Crawford che completa il suo pit ma la macchina si spegne di tutto in bianco, non la stessa fortuna per Victor Martins che in pista rallenta fino a che la sua monoposto non si spegne. Sorte simile ma per motivi diversi per Amaury Coordel che subisce un attacco con conseguente sportellata con Bearman che lo portano al ritiro. Risultato? Una bella SC che avvantaggia Maini che si ritrova a ridosso della zona punti mentre svantaggia Maloney che con gomme dure sarà più in difficoltà. Ottima prova di Maini che chiude la gara in settima posizione. Zona punti anche per Andrea Kimi Antonelli!

Sorpresa delle sorprese Zane Maloney taglia il traguardo in prima posizione dando ai suoi inseguitori quasi cinque secondi. Lo seguono Martí e Aron al suo primo podio in F2.

See you in Jeddah

La F2 saluta il Bahrain con il primo leader stagionale, prossima tappa: Jeddah. Saprà Maloney ripetersi in Arabia Saudita? I piloti del team Prema sapranno pronti a ripartire? Non vediamo l’ora che sia già giovedì perchè ricordatevi, anche il prossimo weekend si correrà di venerdì e sabato!

Sara del Mistero

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