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La Formula 1 e l’intelligenza artificiale

L’utilizzo dei computer è sempre più presente anche nella massima categoria.
L’intelligenza artificiale è ormai una costante nella nostra vita quotidiana. Ne sentiamo parlare continuamente, usata in campi di studio o semplicemente per divertimento, tra critiche e vantaggi di utilizzo.

Negli ultimi anni questo sistema ha fatto il suo ingresso anche in Formula 1, utilizzato in diversi campi per aiutare l’essere umano a migliorare il suo lavoro. Ma anche per offrire allo spettatore informazioni di lettura della gara, sia prima che durante un gran premio.

L’IA e i team di Formula 1

L’intelligenza artificiale è diventato un alleato dei team di Formula 1. Infatti, questi software vengono utilizzati nelle sedi delle squadre per correlare i dati della pista con quelli del simulatore. Tutto ciò che viene considerato errore, viene corretto dall’IA.

L’IA non viene utilizzata soltanto per le performance della vettura, ma anche per simulare le possibili strategie di gara e individuare quella da seguire nel corso del weekend. Un supporto al lavoro degli ingegneri.

La squadra pioniera di questa tecnica è Ferrari. La squadra di Maranello la utilizza da qualche anno, ma ha perfezionato il suo scopo solo nel corso della stagione scorsa.

Utilizzo dell'intelligenza artificiale nel remote garage di Ferrari
Il remote garage di Ferrari dove viene utilizzata l’IA per le simulazioni di gara

L’intelligenza artificiale e i track limits

Un altro utilizzo dell’IA nella categoria regina è legato alla segnalazione dei track limits. Il superamento dei limiti della pista è uno dei temi più discussi del momento. Chi dice che è giusto, chi invece dice è troppo restrittivo, il tema suscita un dibattito continuo. Tanto che la FIA ha deciso di ricorrere all’aiuto da parte del software.

Dopo il disordine creato nel Gran premio d’Austria del 2023, dove i commissari hanno penalizzato decine di piloti per track limits e la revisione di migliaia di ore di filmati, la FIA ha deciso di aiutare gli steward con il supporto dell’IA.

Dei sensori telecamera affogati nei cordoli danno responso immediato sul superamento dei limiti consentiti attraverso un’analisi video. In questo modo i commissari non hanno necessità di visionare molte volte una stessa immagine, dando decisione più rapide e risparmiando tempo.

Esempio di un track limits sul circuito di Spielberg in Austria

Il primo trofeo ‘artificiale’

Finora abbiamo visto come l’intelligenza artificiale sia un aiuto per chi lavora nelle squadre e faciliti il lavoro dei commissari in pista.

Eppure l’IA non ha solamente questo utilizzo. Per la prima volta quest’anno, l’intelligenza artificiale è stata utilizzata per progettare i trofei del Gran premio del Canada. Una novità vera e propria per la categoria.

Il trofeo del gran premio del Canada 2024 generato con l’intelligenza artificiale

L’IA è uno strumento utile?

L’intelligenza artificiale crea molto dibattito all’interno della società moderna. E anche tra gli addetti ai lavori e i tifosi della categoria. I software utilizzati sono di supporto alle attività delle persone dei team e aiutano lo sviluppo della vettura e il miglioramento della prestazione in pista.

Eppure c’è il timore che questa tecnologia sostituisca interamente il lavoro umano, dove gli ingegneri e anche il pilota non fanno più la differenza. I romantici e tradizionalisti trovano inaccettabile che un computer decida il corso di una gara, perché sono i piloti e gli ingegneri a ‘sentire’ la pista.

È importante quindi un equilibrio tra il lavoro dell’essere umano e il supporto tecnologico offerto dall’Intelligenza artificiale con l’obiettivo di rendere questo sport tanto emozionante quanto all’avanguardia.

Federica Passoni

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