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Un cambio di tendenza tra i circuiti di F1 e FE

Circuiti permanenti o circuiti cittadini? Le due scelte opposte di F1 e FE.

Nei giorni scorsi Formula 1 ha annunciato la presenza della città di Madrid a partire dal 2026. Si tratta di un circuito cittadino che sorge attorno al centro fieristico madrileno IFEMA e con molta probabilità sostituirà il circuito permanente di Barcellona.

L’inserimento di un altro cittadino ha suscitato numerose riflessioni da parte degli appassionati sul numero sempre crescente di questa tipologia di tracciato rispetto ai classici circuiti permanenti.

Un cambio di tendenza che avviene in maniera opposta in un’altra categoria che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione degli appassionati di motorsport, ovvero la Formula E.

La categoria elettrica, infatti, è protagonista di un cambiamento esattamente opposto: dai circuiti cittadini, a cui è tradizionalmente legata, si sta andando sempre di più verso i tracciati permanenti. Un esempio? La sostituzione dell’E-Prix di Roma con Misano.

Formula 1: rompere la tradizione e l’importanza del pubblico

Negli ultimi anni, Liberty Media ha favorito l’ingresso di nuovi circuiti all’interno della categoria. Questi nuovi circuiti sorgono all’interno delle città, come per esempio l’ultimo arrivato, quello di Las Vegas.

Si tratta di un processo di espansione del circus in altre parti del mondo, soprattutto in America e Arabia, che traccia una linea di demarcazione con il passato fortemente eurocentrico della Formula 1.

L’introduzione di circuiti cittadini accentua maggiormente questa rottura, che sino al decennio scorso prevedeva principalmente quelli permanenti.

Inoltre, disegnare dei circuiti all’interno delle città permette una maggiore visibilità per la comunità locale e produce un indotto economico importante derivante dalla pubblicità e dagli sponsor, ma anche dalla parte turistica e dai tifosi che vengono nelle città ospitanti per guardare la gara.

Il pubblico è diventata la parte centrale del progetto Formula 1. Il circus deve garantire ai propri fan un’esperienza totalizzante che permetta una diffusione a livello mondiale fra di loro. L’organizzazione di gran premi cittadini facilita questo processo, con attività che coinvolgono tutta la città ospitante e anche gli abitanti di quest’ultima.

muraglia di pubblico presente ad un Gran Premio
Il pubblico sempre più centrale nel progetto Formula 1

Le criticità e perplessità dei circuiti cittadini

Questo cambiamento di rotta da parte di Formula 1 ha generato anche perplessità e critiche di una parte di tifosi ed esperti. Il rischio infatti è quello di una snaturalizzazione della categoria e la perdita dei propri principi classici.

Un altro fattore riguarda la grandezza delle vetture che causa non pochi problemi, eliminando principalmente la possibilità di sorpassi ed azione in gara.

Anche la superficie stradale può essere critica. Infatti, nonostante vengano effettuati processi di asfaltatura, il manto stradale presenta dislivelli e tombini potenzialmente pericolosi, come capitato a Carlos Sainz a Las Vegas, che colpì un tombino causando danni alla vettura.

Il tombino che ha causato l’incidente a Carlos Sainz, danneggiando la vettura

Formula E: la voglia di dimostrare il proprio valore.

La Formula E nell’ultimo anno è stata protagonista di un successo innegabile. 225 milioni di persone hanno guardato la nona stagione, il 4% in più rispetto all’edizione precedente. Anche la fanbase della categoria elettrica è cresciuta, del 17%, soprattutto negli Stati Uniti e in Germania.

A tal proposito, Jeff Dodds, CEO di Formula E, ha affermato: “Il valore della Formula E in termini di intrattenimento è fuori dalla scala e gli spettatori sono più che mai. Ci stiamo impegnando per sfruttare questo momento e sviluppare nuovi modi di presentare le nostre gare, per far crescere la fanbase e il pubblico”. Ricorrere ai circuiti permanenti è sicuramente un modo per farlo.

I circuiti permanenti infatti sono solitamente legati ad una serie di appuntamenti fissi, al punto da finire per essere associati quasi automaticamente a certe categorie, si veda Monza per la Formula 1 o Misano per la MotoGP. 

Entrare a far parte di questo calendario di eventi sicuramente può aiutare la Formula E ad arrivare ad un pubblico più abituato a seguire le categorie di motorsport più tradizionali. Un pubblico che magari è fisicamente vicino ai circuiti e che preferisce vedere le gare dal vivo, piuttosto che dal proprio divano.

il circuito di Misano è sintomo di un cambio di tendenza nella Formula E, con la scelta di circuiti permanenti
Il Circuito di Misano. Source: FIA Formula E

L’impressione, però, è che entri in gioco anche la voglia di riscatto, di dimostrare il proprio valore. Di essere considerata una categoria al pari della Formula 1, magari.

Non sono poche le persone che non reputano le gare elettriche emozionanti e interessanti come altre (nonostante i numeri ci dicano ben altro). Correre negli stessi posti in cui corrono altre categorie potrebbe aiutare a cambiare questa percezione agli occhi degli spettatori.

Questa intenzione non è mai stata resa esplicita, ma gli indizi non mancano. Si veda Misano ma soprattutto l’E-Prix cinese.

Per il 2024 infatti, la Formula E tornerà a far tappa in Cina ma non a Pechino, bensì a Shanghai. Scelta significativa, se si pensa che la prima gara nella storia della categoria si corse proprio a Pechino, nel 2014. Un ritorno nella capitale sarebbe stato sicuramente una celebrazione della sua storia e dei progressi compiuti in questi dieci anni.

Invece, si è scelto di andare al Circuito di Shanghai, sede storica del Gran Premio di Cina di Formula 1, dove questa tornerà a correre proprio quest’anno.

In ultimo, sicuramente intervengono anche fattori legati al progresso delle vetture, che sono cambiate molto negli ultimi anni. Ricordiamo infatti che l’E-Prix di Roma è stato cancellato perché le GEN3 sono state ritenute troppo veloci per un layout come quello, con l’incidente della gara del 2023 a testimoniarlo. Correre su circuiti progettati appositamente per poter raggiungere velocità incredibili e permettere il sorpasso degli avversari regalerà emozioni ancora più forti agli spettatori.

Londra e Madrid: parallelismo fra le categorie

La gara di Madrid si svolgerà attorno al centro fieristico cittadino, che lo scorso anno ospitò anche la prima F1 Exhibition. Il tracciato fa subito venire in mente L’E-Prix di Londra di Formula E, svolto anch’esso presso un polo fieristico londinese.

A differenza della gara di Formula E che si svolge tra l’interno e l’esterno della struttura, il circuito madrileno si snoda attorno alla fiera, creando un parte di circuito permanente per poi proseguire in una zona cittadina.

Nelle intenzioni degli organizzatori, inoltre, c’è quello di rendere il circuito spagnolo il più accessibile di tutti, a soli 16 km dal centro di Madrid e a 5 minuti dall’aeroporto.

La Formula 1 non è mai stata così vicina al proprio pubblico.

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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