È il 1991 quando Michael Schumacher debutta in Formula 1, alla guida di una Jordan a Spa Francorchamps. Il giovane tedesco, all’epoca 22enne, si qualificò in settima posizione, ma non terminò il Gran Premio a causa di un problema alla frizione.
Ciononostante il suo talento non è passato inosservato: “Quel ragazzo ha un talento speciale. Potrebbe diventare una minaccia per noi” così lo descrisse Ayrton Senna il giorno del suo debutto. Anche Flavio Briatore, direttore commerciale della Benetton, era stupito dal giovane pilota tedesco. Schumacher venne quindi subito messo sotto contratto dalla Benetton e disputò il Gran Premio di Monza per la scuderia italiana.
La prima stagione di Schumacher in Formula 1 fu a dir poco stupefacente: si piazzò più volte nelle prime sei posizioni, che all’epoca erano le uniche alle quali venivano assegnati dei punti. Seppur giovanissimo, la sua reputazione lo precedeva: era già stato appuntato come promessa dell’automobilismo.
1992: Technogym diventa uno sponsor “nascosto”
Nel 1992 Schumacher era pilota della Benetton, attirando l’attenzione di vari sponsor. Tra questi era presente anche Nerio Alessandri, fondatore della Technogym, che desiderava mettere il suo logo sulla tuta del tedesco.
Entrando quindi in contatto con Briatore, Alessandri apprese che i prezzi per posizionare il proprio logo “in bella vista” sulla tuta erano altissimi. Si parlava di miliardi di lire, una cifra che in quel momento l’azienda non si poteva permettere. Decise quindi di posizionare la scritta Technogym sotto alle braccia di Schumacher, sperando comunque di comparire in qualche foto o in qualche inquadratura.
Fortunatamente per Nerio Alessandri, Michael Schumacher conquistò la sua prima vittoria in Formula 1 a Spa nel 1992. Nel momento in cui il pilota si trovò ad alzare la coppa, il logo Technogym era ben visibile, dando un’enorme visibilità al marchio.
Nel corso della stagione 1992, Schumacher conquistò – oltre alla vittoria del GP di Spa – altri 7 podi, rispettivamente in Messico, in Brasile, in Spagna, in Canada, in Germania, in Italia e in Australia. Ogni volta, nel momento in cui il tedesco alzava la coppa, la scritta Technogym appariva sugli schermi dei telespettatori.
Nerio Alessandri, ospite al podcast “Passa dal BSMT” di Gianluca Gazzoli, ha ricordato: <<… l’anno dopo [1993, ndr] mi dice Briatore “qui hai fatto un colpaccio, adesso paghi!“>>