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Messico ’92: il primo podio di Schumacher

La Formula Uno torna in Messico, all’Autodromo Hermanos Rodriguez, dopo un anno di stop causa Covid. Facciamo un tuffo nel passato e torniamo al Gran Premio del Messico dell’anno 1992, in cui Michael Schumacher conquistò il suo primo podio.

Aveva stupito nel 1991, al suo primo anno in Formula 1. E l’anno successivo, con la Benetton, il tedesco si conferma essere la nuova grande promessa della massima categoria del motorsport, inquietando l’allora numero uno, Ayrton Senna.

È così che si presenta il futuro pluricampione al Gran Premio del Messico del 92, l’ultimo prima di uno stop durato fino al 2015. Dopo un quarto posto nella prima gara della stagione, il Gran Premio del Sudafrica, in qualifica Schumacher riesce a guadagnarsi il terzo posto dopo le Williams-Renault di Mansell e Patrese. Senna raggiunge invece solo la sesta piazza a causa di un violento incidente.

La domenica, al via, la lotta è infuocata: immediatamente ritirata la Ferrari di Capelli, mentre le due Williams scappano, inseguite dalle McLaren di Senna e Berger. Michael si infila tra le due automobili inglesi, fino a riuscire a sorpassare l’austriaco. È in questi giri che avviene lo spettacolo: il tedesco e il brasiliano vicini, il primo giovane e affamato, l’altro più in difficoltà. E Schumacher sembra averne di più. Al dodicesimo giro Ayrton si ritira per problemi alla trasmissione: il futuro Kaiser ha il podio in tasca. Sconsolato, il pilota della McLaren esce dall’abitacolo e si siede a guardare il passaggio delle altre macchine.

Durante la gara ci saranno altri ritirati: Alesi torna ai box per un problema al motore; stessa sorte toccherà all’altro pilota della Benetton, l’inglese Brundle, dopo una serrata lotta per il quarto posto con Berger. Mansell rimane in testa per tutta la gara e taglia il traguardo seguito da Patrese, Schumacher, Berger, De Cesaris e Häkkinen. L’inglese quell’anno diventerà campione del mondo per la prima volta, ma questa è un’altra storia.

Il podio conquistato in Messico, con solo 8 gare di esperienza, è solo il primo successo di quella che sarà una stagione favolosa per Michael Schumacher: il pilota tedesco si stabilì nelle posizioni di testa, raggiungendo più volte il podio, fino alla sua prima vittoria in Belgio.

Giulia De Ieso

Studentessa al quinto anno di liceo classico, scrivo e parlo di motori che siano a due o a quattro ruote.

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