di Luca Benedettucci
Ci sono novità in Formula E; a Jeddah, nel double header saudita, vedremo, finalmente, il Pit Boost, un pit stop per ricaricare l’energia del 10%.
Come funziona il Pit Boost?
Il Pit Boost è la nuova innovazione della Formula E. Se nelle prime stagioni della massima categoria elettrica, abbiamo visto pit stop in cui i piloti cambiavano direttamente monoposto, in questo caso i piloti dovranno scontare una sosta obbligatoria. Questa sosta sarà di 30 secondi, in cui verrà aggiunto il 10% di energia, per un totale di 600 kW. L’ingresso ai box non escluderà l’attack mode, garantendo così un ulteriore lavoro dei team a livello strategico.
Saranno in 3 i membri del team a operare sulla macchina durante la sosta (2 a lavoro sulla monoposto e 1 per fermare e rilasciare la macchina). Questo stop non potrà essere scontata contemporaneamente dai due piloti dello stessa squadra. La finestra per il Pit Boost (o Attack Charge), verrà decisa dalla FIA, e comunicata con i team, 21 giorni prima dell’e-prix. Una particolarità è che vedremo il Pit Boost, esclusivamente, nei weekend con doppia gara, anche se lo troveremo solo in una.
Finalmente l’attesa è ormai finita per questa novità. Inizialmente, dovevamo vedere i Pit Boost nei due E-Prix di Misano della scorsa stagione. Fino ad ora, l’attack charge, è stato sperimentato solo nei test pre-stagionali di Jarama.
Le parole degli organizzatori
Alcune dichiarazioni sono state riportate direttamente sulla pagina ufficiale della Formula E:
“Dopo un ampio programma di test, siamo lieti di poter spingere ancora una volta i confini della mobilità elettrica con l’introduzione del Pit Boost.”. Ha commentato Marek Nawarecki, Senior Circuit Sport Director della FIA. “Questa novità pionieristica, che fa parte dei regolamenti tecnici e sportivi della FIA, aggiungerà un altro elemento strategico a questo sport e sottolinea il costante impegno della FIA nello sviluppo di tecnologie sempre più avanzate per le corse stradali, un approccio che è perfettamente esemplificato dalla Formula E.”
Alberto Longo, co-fondatore e Chief Championship Officer della Formula E, ha commentato così “Dopo un lungo processo di sperimentazione e simulazione, siamo lieti di presentare finalmente questa tecnologia rivoluzionaria. Si tratta di una delle aggiunte più ambiziose e d’impatto non solo per la nostra serie, ma per il motorsport moderno. Il Pit Boost metterà alla prova sia i team che i piloti, che dovranno prendere decisioni ad alto rischio sotto una pressione intensa. Il potenziale per grandi sorpassi, colpi di scena e ingegno umano aumenterà l’emozione per i nostri fan, mettendo in mostra l’impegno incessante di Formula E e FIA per l’innovazione. Essendo una serie nata per migliorare il trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada, segna un cambiamento di passo per i veicoli stradali e per il prestazioni future dei veicoli elettrici.”