Il terzo round del FIA WEC World Endurance Championship si è concluso dopo quasi otto ore di gara, ma non senza regalare numerosi colpi di scena che hanno lasciato col fiato sospeso gli oltre 88.000 fan sugli spalti del circuito Spa-Francorchamps. Sono state ore di spettacolo, che hanno tenuto anche gli spettatori incollati allo schermo.
Una decisione senza precedenti in WEC
Cadillac, dopo la partenza in seconda posizione in seguito alla squalifica della Ferrari #50, ha messo in atto una strategia infelice, che l’ha costretta a cedere parecchie posizioni. L’incidente che è avvenuto a circa due ore dal traguardo ha raso al suolo la rimonta della scuderia. La Cadillac #2 di Earl Bamber, dopo un contatto con la Porsche #31 di Galael, si è schiantata sul rettilineo del Kemmel, rischiando addirittura il capovolgimento. La bandiera rossa ha contraddistinto le ultime due ore della gara, siccome i danni provocati dall’incidente tra la Cadillac e la WRT non sono stati velocemente rimediabili. I due piloti, per fortuna, sono usciti incolumi dall’incidente.
La bandiera rossa ha praticamente fatto scadere tutti i preziosi minuti di gara; tuttavia, la direzione ha preso la peculiare decisione di resettare l’orologio, e di ricominciare la gara alle 19:10 circa, recuperando tutto il tempo perso sotto la bandiera rossa. La scelta senza precedenti della direzione di gara di far ripartire la competizione dopo lo scocco dell’orologio ha fatto storcere il naso a molti. Soprattutto, il ripristino del tempo perso ha lasciato particolarmente scontenti i piloti di Maranello, che hanno creduto di avere in pugno il gradino più alto del podio.
La festa di Porsche
La Porsche 963 #12 ha offerto all’Hertz Team Jota la prima vittoria, ottenendo così il secondo posto nella classifica generale piloti. Dietro il volante, gli inglesi Will Stevens e Calum Illot sono riusciti a sfruttare al massimo un’ottima strategia e un pizzico di fortuna, portando così la loro Hypercar ad essere la prima ad attraversare il traguardo. La seconda vettura ad aver attraversato la bandiera a scacchi è stata sempre una Porsche: la Porsche Penske #6, il cui equipaggio, composto da Estre, Vanthoor e Lotterer, è al momento leader del campionato.
Anche nella classe LGMT3 è stata una grande giornata per le Porsche, che ha guardato le Manthey Racing sfilare nelle prime posizioni della categoria allo scadere del tempo, posizionandosi in cima al podio LGMT3. A tagliare per prima il traguardo è stata la Manthey EMA #91 di Lietz, Shahin e Schuring. In una gara vissuta tutta all’ultimo giro, la Manthey #91 ha superato la Lamborghini Iron Lynx #60, finita terza a causa di un rientro ai box per fare rifornimento, e la Manthey PureRaxing #92, assicuratasi invece il secondo posto.
Ferrari e la sua inseparabile sfortuna
Venerdì sera, dopo un’ottima qualifica della Ferrari #50, che ha agguantato la pole position sotto l’esperta guida di Antonio Fuoco, l’arrivo di un comunicato ha sentenziato la squalifica della #50, lasciando così la pole position alla Porsche Penske #5. Come constatato dagli Stweards, la vettura non ha raggiunto il peso minimo di 1053kg al momento dei controlli. Infatti, la Ferrari 499P di Fuoco, Molina e Nielsen è risultata più leggera di circa un chilo rispetto al limite minimo stabilito. La #50 è perciò dovuta partire dall’ultimo posto in gara, in seguito alla cancellazione di tutti i tempi compiuti in qualifica. Il team di Maranello ha giustificato la perdita di peso con la sostituzione dell’ala posteriore dopo un contatto con un’altra vettura nelle FP3.
La Ferrari #50, tuttavia, è riuscita a risalire la classifica dopo una partenza al diciannovesimo posto, costruendosi una gara degna della scuderia più di successo della storia. Anche la Ferrari #51 ha affrontato abilmente il circuito belga, con una rimonta esemplare che l’ha riportata fino al secondo posto.
Le Ferrari, tuttavia, non hanno nulla da rimproverarsi se non un pessimo tempismo e una sfortuna ormai caratteristica. La scelta di proseguire la gara al termine della bandiera rossa ha danneggiato la gara delle Ferrari 499P, premiando inconsapevolmente le Porsche, che avevano fortunatamente già effettuato il pit stop. Le Ferrari, in testa al momento dell’incidente, non hanno avuto la stessa fortuna, e hanno dovuto cedere le loro posizioni durante i pit stop. Nonostante tutto, le Ferrari hanno avuto un’ottima gara, dimostrando il il loro potenziale e la loro velocità, concludendo la terza gara del WEC al terzo e quarto posto.
Un weekend da dimenticare per BMW e Lamborghini
La numero 31 del Team WRT, dopo il clamoroso successo a Imola, conquista solo il settimo posto a causa del contatto avuto durante l’incidente con la Cadillac di Bamber. Un fine settimana infelice per il Team WRT, siccome anche la #46 di Valentino Rossi, Maxime Martin e Ahmed Al Harthy non ha avuto una gara memorabile: la vettura ha visto il ritiro nelle prime fasi della gara, dopo un incidente tra Rast e Hanson.
Solo il quarto posto per le Iron Dames sulla loro Lamborghini; all’inizio della gara, Sarah Bovy si è attaccata all’acceleratore, senza lasciarlo un attimo, costruendosi così un vantaggiosissimo gap dalle altre vetture. Nonostante l’ottima partenza, però, la speranza di vittoria gli è scivolata dalle dita a causa di uno splash and go effettuato negli ultimi minuti di gara.
La prossima tappa nel campionato WEC
Dopo le emozioni regalate da questa gara, gli appassionati di WEC e Motorsport possono girare lo sguardo verso giugno, mese in cui verrà disputata la 24 Ore di Le Mans. La rinomata competizione, che si svolgerà dalle ore 16 del 15 giugno, vedrà 186 piloti competere per la vittoria, in una giornata intera all’insegna dei motori.