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Formula 2 e Formula 3: cosa manca?

Cosa manca alle categorie minori come Formula 2 e Formula 3 per guadagnarsi lo stesso appeal e riscuotere lo stesso successo della Formula 1? È questa la domanda che ci siamo posti e che abbiamo proposto con un sondaggio attraverso i nostri canali social.

È quasi impossibile non notare la differenza di trattamento da parte di esperti, le poche informazioni disponibili a riguardo, gli spazi limitati per parlare di F2 e F3 e soprattutto la mancanza di interesse di chi si proclama appassionato di motorsport per queste formule. Formula 2 e Formula 3 infatti, seppur “propedeutiche” per così dire, regalano spettacolo e offrono una vetrina importante a giovani talenti. Questo però sembra non bastare.

Segui la Formula 2 e/o la Formula 3?

Il problema, però, parte dal principio. Come prima domanda abbiamo chiesto quante delle persone intervistate seguisse regolarmente la Formula 2 e la Formula 3 e le risposte sono state chiare. Infatti, il 61,1% ha risposto che segue entrambe contro il 27,8% che non segue nessuna delle due. Ciò significa che c’è seguito, ma non abbastanza. Inoltre, un 11,1% delle persone che hanno partecipato al sondaggio segue solamente la Formula 2 e non ce ne stupiamo dato che tra le due formule minori considerate quest’ultima è quella più prossima alla Formula 1 e di cui sicuramente si parla di più.

Su una scala da 1 a 5 in cui 1 rappresenta chi le segue poco e 5 chi invece è un fan molto appassionato, le persone che hanno affermato di seguire la Formula 2 e la Formula 3 si sono poi distribuite in maniera abbastanza omogenea. Il picco si colloca nella fascia centrale, quella che racchiude le persone che guardano piacevolmente queste formule e che si interessano con un contenuto entusiasmo.

Sempre se le segui, dicci qual è la cosa che ti piace di più di queste categorie minori

Nonostante non siano seguite da una grande community come quella della Formula 1, la Formula 2 e la Formula 3 contano insieme più di 1,3 milioni di seguaci su Instagram e quasi 780 mila su Twitter. Da ciò, infatti, si può dedurre come una grande fetta di appassionati di motorsport si interessi anche a queste formule minori. Sono loro che regalano imprevedibilità, lotte spettacolari in pista, spontaneità e equilibrio

Queste categorie, afferma qualcuno degli intervistati, offrono la possibilità di individuare i campioni del futuro che, dal punto di vista competitivo, imparano e crescono nell’arco della stagione e i cui progressi sono ben visibili gara dopo gara. I piloti sono tutti giovani che sognano un giorno di poter correre in Formula 1 ma che, come fosse un percorso già tracciato e indispensabile, affrontano le gare combattute e adrenaliniche di queste formule. Qui tutti gareggiano con le stesse vetture (offrendo una reale unità di misura del loro talento) ma con setup e strategie a contribuire al risultato finale.

photo from FIAFormula2 on Twitter

Proprio perché desiderosi di spiccare tra gli altri, i piloti prendono più rischi e i campionati si decidono spesso sul filo del rasoio negli ultimi round. Dal punto di vista organizzativo, inoltre, porre dei piloti giovani in un contesto mediatico globale come un weekend di F1 li aiuta a introdurre nella loro vita la pressione esterna. Tutto questo per far sì che diventi per loro un’abitudine gradualmente.

Infine, qualcuno ha sottolineato come con le formule minori non ci si possa mai annoiare! 

“Succede sempre di tutto in queste gare e in questi team. E’ sempre un casino bellissimo da vedere, tra pit stop andati storti e scelte improvvisate. Poi come si fa a non amare i video LAP proposti da Prema o le challenge su Youtube di altri team? Le interazioni tra i piloti, poi, sono la cosa più bella che offrono la F2 e la F3. Nonostante ognuno abbia il proprio team e la propria academy, si vedono spesso interazioni tra piloti rivali. Essi si ritrovano tutti insieme durante i weekend e si divertono a correre uno contro l’altro.

Se non le segui, spiegaci per quale motivo

La principale motivazione che spinge a non seguire queste categorie è la modalità di fruizione. Attualmente Formula 2 e Formula 3 sono visibili solamente in diretta con Sky o Now TV mediante un abbonamento. Nella maggior parte delle risposte ricevute è stato evidenziato che molti inizierebbero a vederle se fossero disponibili gratuitamente.

Come già detto in precedenza, un’altra motivazione e uno dei problemi principali di queste categorie è la scarsa pubblicizzazione che non stimola l’interesse del pubblico come fanno invece i contenuti della categoria regina. Nelle formule minori, infatti, i team sono perlopiù sconosciuti alla maggioranza e le academy delle scuderie di Formula 1 non fanno abbastanza per avvicinare le persone ai loro giovani talenti.

Infine, un altro problema riguarda il piano personale degli spettatori: avere il tempo per seguire. Come tutte le categorie del motorsport anche queste richiedono una quantità di tempo non indifferente. Potrebbe quindi essere difficile ricavare loro spazio nel tempo libero, soprattutto perché entrambe hanno almeno 2 gare ogni round (e negli stessi weekend!).

Ti è mai capitato di assistere a un Gran Premio dal vivo in cui erano presenti anche la Formula 2 e la Formula 3?

La maggior parte ha risposto affermativamente (66,7%), mentre il restante 33,3% non ha mai avuto la possibilità di vedere dal vivo un gran premio. Ad influire sono sicuramente i calendari variabili delle due categorie, il fatto che siano incluse nel biglietto della Formula 1 è un vantaggio ma proprio perché non esistono delle tappe fisse per ogni stagione e ogni anno avvengono delle variazioni gli appassionati presenti sono molte volte “occasionali”.

Se sì, ti sei interessat* anche anche alle loro attività in pista o ti sei limitat* a seguire la F1?

3/4 delle persone che hanno risposto al nostro sondaggio ha assistito con interesse alle sessioni in pista delle formule minori durante un weekend al circuito. Ciò è confortante, poiché il pubblico sugli spalti fa sempre un certo effetto e carica molto i piloti prima delle gare. Lo spettacolo che offrono sarebbe davvero sprecato se si svolgesse senza o con pochi spettatori, come è purtroppo a volte successo. Solo il 25% poi ammette di aver seguito queste formule in pista perché occupavano il tempo tra una sessione di Formula 1 e l’altra. “Sono pur sempre macchine che gareggiano, quindi perché non guardarle visto che siamo qui?” è il ragionamento di molti.

Se no, ti piacerebbe in futuro assistere a un weekend di Formula 1 dal vivo in cui gareggiano anche la Formula 2 e la Formula 3?

L’interesse ad assistere dal vivo ad un weekend in cui sono presenti anche Formula 2 e Formula 3 però non manca! Il 75% ha risposto affermativamente e il restante 25% ha risposto che è indifferente. 

Nessuna risposta negativa è sintomo che l’entusiasmo per altre categorie non viene meno quando si ha la possibilità di assistervi di persona.

Per te, cosa manca alla Formula 2 e 3 per riscuotere il successo che la Formula 1 non ha mai fatto fatica a ottenere?

Le mancanze di queste categorie ci sono e purtroppo non si possono ignorare. C’è chi è convinto che questo poco pubblico e scarso interesse siano destinati a rimanere una costante perché “Non devono puntare a quello. Nell’automobilismo, dove le discipline e i praticanti sono numerosi, per chi ambisce al professionismo utilizzare un sistema a piramide è l’unica via possibile. Le formule di lancio servono a insegnare i fondamentali della guida agonistica per diventare piloti per mestiere. Ne consegue che non si punta al successo di pubblico ma di formazione degli atleti.”

Al contrario, molti sottolineano come la scarsa visibilità sia il problema centrale che andrebbe risolto prima di tutto. Infatti, la copertura mediatica andrebbe ampliata e resa accessibile facilmente, senza sperare che qualche pilota con un cognome importante arrivi a gareggiarci per guadagnare qualche spettatore in più. Ciò che F2 e F3 possono fare è ridurre il gap con la F1 con maggior copertura tv (non limitarsi solo alla gara, ma anche discuterne nelle trasmissioni di contorno) e commentatori più adeguati (se non gli stessi della Formula 1). Inoltre, entrambe possono puntare sui media con migliori contenuti social, maggior trattamento sulle grandi testate e più interazioni con i piloti di F1.

Se la Federazione internazionale riuscisse a rendere più accattivante per il pubblico la F2 e la F3 allora più gente inizierebbe a seguirle. Solo così si può vedere che spesso e volentieri ci sono gare bellissime, con tanti sorpassi e piene di emozioni.”

Purtroppo, il budget di cui dispone la F1 non potrà mai essere paragonato a quello di Formula 2 e Formula 3. Forse, quindi, è questo l’ostacolo più difficile da superare per queste categorie che non possono godere della fama e del lusso della categoria regina.

Infine, c’è chi si lamenta dei calendari corti e incostanti: “Se li paragono alla MotoGP, dove Moto 2 e Moto 3 hanno molto più successo, secondo me F2 e F3 devono correre di più. La Formula 3 finisce d’estate e la Formula 2 ha un gap di mesi prima di arrivare all’ultima gara ad Abu Dhabi. Ciò non aiuta a mantenere alto l’interesse.

Sempre secondo te, cosa si potrebbe fare per aumentare l’interesse e la visibilità di queste formule minori?

Come già citato qui sopra, l’interesse per queste categorie va coltivato attraverso i social e la promozione dei contenuti che avvicinano e coinvolgono i tifosi. Così come la trasmissione delle gare in chiaro, anche la possibilità di reperire informazioni su Internet attraverso testate e account professionali aiuterebbe molto.

Inoltre, “il riuscire a vendere meglio il prodotto rappresentato dalla Formula 2 e dalla Formula 3 attirerebbe più il pubblico a guardare delle categorie che già danno spettacolo. Ci deve essere un lavoro di marketing dietro importante per attirare l’attenzione.”

Anche la stessa Formula 1 dovrebbe fare la sua parte, promuovendo le proprie categorie minori il più possibile. Se il pubblico comincia a conoscere i giovani, che magari (soprattutto quelli appartenenti a una academy) potrebbero essere affiancati ai piloti di F1 per attività promozionali o contenuti social, inizierebbe sicuramente a seguirli anche in F2 e F3.

Per qualcuno, infine, bisognerebbe cambiare l’intero sistema di comunicazione, entrando nell’ottica in cui le persone devono affezionarsi a ciò che i piloti sono, non a ciò che potrebbero essere tra 10 anni. Bisognerebbe quindi imparare a seguirli dall’inizio senza guardare a cosa potrebbero diventare in futuro.

Cosa ti farebbe iniziare a seguire la Formula 2 e la Formula 3?

Chi non segue Formula 2 e Formula 3 ha fatto nuovamente presente che queste categorie devono essere trasmesse in chiaro e in diretta. In questo modo il pubblico aumenterebbe sicuramente e permetterebbe ad una fetta di telespettatori di avvicinarsi in quanto sprovvisti attualmente di abbonamento. 

Oltre alla necessità di sviluppare la comunicazione e il coinvolgimento del pubblico, ci viene segnalata anche la necessità di una innovazione tecnica. La Formula 2, ad esempio, adotta un telaio Dallara e un motore Mecachrome risalenti al 2018 e per tanto considerati ormai datati rispetto all’evoluzione a cui stiamo assistendo in Formula 1.

Infine, chi già segue queste categorie ci ha raccontato i motivi per cui hanno iniziato a seguirla e per cui la seguono ancora. I social network giocano un ruolo importante: vedere contenuti e interagire con altre persone che ne sono appassionate sicuramente aumenta la curiosità.

Il motivo più gettonato è sicuramente avere la possibilità di seguire un pilota dai suoi albori e vedere la crescita. Un fan ci riporta infatti la sua esperienza da tifoso di Charles Leclerc fin dal debutto (e vittoria del campionato) nel 2017 proprio in Formula 2. Ciò l’ha spinto a continuare a seguire le categorie minori negli anni successivi.

photos from FIAFormula2.com

Di Alessia Di Virgilio e Lucia Emilia Saugo

Alessia Di Virgilio

Sono una studentessa di Sport Digital Marketing & Communication, laureata in Comunicazione e con un'instancabile passione per la scrittura e lo sport, un mondo che non manca mai di ispirarmi ed emozionarmi.

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