Un’impresa che rimarrà nella storia, un trionfo indimenticabile. Il cavallino Rampante ha vinto la 24h di Le Mans per la terza volta consecutiva, ma soprattutto Robert Kubica ha coronato un sogno, non ha perso contro il destino che troppe volte con lui è stato ingiusto.
Stella nascente in Formula 1 Robert Kubica
Nato a Cracovia nel 1984, Robert Kubica si avvicina al mondo dei motori sin da giovanissimo, mostrando subito un grande talento, uno dei più puri della propria generazione. Velocissimo, con una classe fuori dal comune. Nel 2006 diventa il primo pilota polacco in Formula 1 con la BMW Sauber, già un prima dimostrazione del proprio talento. Ma il destino gli riserva qualcosa di diverso; un primo segno, come un avvertimento, arriva nel 2007, in Canada, quando tocca un’auto, decolla, impatta con un muro a 75 G e distrugge quasi tutta la monoposto. Proprio sullo stesso circuito, un’anno dopo, ottiene la rivincita, conquistando la prima vittoria in F1. Il mondo delle corse vede in lui un futuro campione del mondo. Ma il destino, dopo quel primo avvertimento arrivato qualche anno prima, tornerà a colpire…
Il drammatico incidente nel 2011
Febbraio 2011, rally Ronde di Andora, Liguria. Kubica partecipa per pura passione… Un piccolo errore lo fa sbattere contro un guardrail, che si spezza e gli trapassa tutta la parte destra del corpo, fino all’abitacolo. I soccorritori lo trovano vivo, per miracolo, ma ciò che si ritrovano nella parte destra del corpo è qualcosa di straziante. Il braccio destro è distrutto, 74 fratture totali. Dopo molteplici operazioni alla fine i medici riescono comunque a salvargli il braccio. Gli dicono però che è finita, niente più corse. Il circus del motorsport è sconvolto, in particolare la Ferrari, che aveva scelto di ingaggiarlo per il 2012. Un’altra volta quello sport tanto amato ha colpito duro, troppo. Ma Robert continua la sua riabilitazione in silenzio, mostrando al mondo intero il significato di resilienza…
Il ritorno alle corse Robert Kubica
Robert non molla, insegue la sua passione. Torna prima nei rally, nonostante i dolori lancinanti nella guida, usando quasi solo il braccio sinistro. Nel 2017 stupisce tutti testando una Formula 1. Nel 2019, grazie a un miracolo sportivo e umano, rientra ufficialmente in F1 con la Williams. Anche se la monoposto non è competitiva, il suo ritorno è un trionfo personale, una pagina storica. Capisce però che in F1 non può più vincere, quella pagina si deve chiudere con amarezza, nonostante il talento. Allora entra nel mondo delle gare endurance, corre nella European Le Mans Series e vince il titolo LMP2 nel 2021. Robert è tornato, ora manca solo un sogno da coronare: la 24h di Le Mans.
Il destino colpisce ancora
2021, 24 Ore di Le Mans. Il sogno è a un passo. Kubica e il suo team, WRT, dominano la categoria LMP2. La vittoria sembra in tasca, ultimo giro, gli ultimi chilometri sul circuito della Sarthe… Guasto tecnico, l’auto si ferma. Incredulità, disperazione, silenzio. Ancora una volta, il destino lo colpisce, questa volta Le Mans. Come da leggenda Le Mans decide il proprio vincitore. Kubica guarda il cielo con lo sguardo di chi ha già sofferto troppo. Ci crede però, sa che quel sogno deve essere raggiunto, che quella vittoria tanto agognata deve arrivare. Il proprio “ikigai”, che nella cultura giapponese sta a significare la ragione di vita.
Vittoria a Le Mans nel 2025: crederci sempre
15 Giugno 2025. Il sogno si completa. Robert Kubica taglia il traguardo della 24 Ore di Le Mans, con la tanto sognata Ferrari. La rivincita. Dopo anni di lotte, cadute, resurrezioni, il pilota polacco conquista la vittoria più importante della sua carriera. Non è solo un successo sportivo: è una rinascita. È la dimostrazione che la forza di volontà può sfidare il destino. Mai mollare. È il trionfo di un uomo che ha perso tanto, ma non ha mai perso se stesso. Grazie Robert, perché sei un esempio di vita: ci hai insegnato che l’importante è crederci, sempre