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Le Mans: le 24 ore più attese dell’anno

Il weekend più iconico del motorsport mondiale è alle porte: tra il 14 e il 15 giugno, infatti, va in scena la 24 ore di Le Mans, il gioiello del campionato Endurance. Sono oltre 62 le vetture, con 13 costruttori diversi, che si possono contare dietro la linea di partenza del Circuit de la Sarthe, divise nelle tre classiche categorie: Hypercar, LMP2 e LMGT3.

Dalla racchetta alla bandiera a scacchi

automoto.it

Come è stato annunciato lo scorso 24 aprile, sarà la leggenda del tennis Roger Federer ad abbassare la bandiera francese alle 4 del pomeriggio del 14 giugno, sancendo l’inizio della 24 Ore. Il tennista svizzero, vincitore di ben 20 grand slam, si è dichiarato onorato di poter prendere parte a questo evento.

“Sono sempre stato affascinato dall’impegno, dalla precisione e dalla resistenza che questa gara richiede.”

Roger Federer

Il Balance of Performance

Il Balance of Performance, o BoP, è il sistema di regolazione tecnica che livella le prestazioni delle vetture per garantire equilibrio fra i team. Quest’anno, il BoP sembra favorire Toyota: infatti, la macchina più pesante in griglia grazie al BoP perde chili e recupera potenza. Anche Ferrari, però, non se la passa male, perdendo 15 chili e recuperando 26 kW. L’equilibrio garantito dal BoP sembra lasciare queste 24 ore di corsa in mano al talento, all’esperienza e alla bravura dei piloti: ogni secondo conta. 

L’inarrestabile ambizione Ferrari

ferrari.com

Dopo l’incredibile tripletta ottenuta in Qatar, la vittoria su suolo italiano a Imola e la più recente doppietta a Spa, la scuderia di Maranello punta a ritornare sul punto più alto del podio, soprattutto su una pista iconica come quella di Le Mans. Conquistare la terza vittoria consecutiva a Le Mans significherebbe per Ferrari non solo confermare una strategia vincente e una vettura velocissima, ma anche dimostrare una determinazione eccezionale. 

La fame della concorrenza

FIAWEC

Ferrari non ha la strada spianata nel percorso per la vittoria, però. Le quattro Porsche 963 non renderanno la vita facile alle 499P, mentre BMW e Cadillac avranno premura di sfruttare il BoP a dovere. Sono le Toyota GR010, le Alpine A424, le Peugeot 9X8 e le Aston Martin Valkyrie a completare l’appello delle 21 Hypercar che saranno presenti in Francia, con queste ultime debutteranno nella categoria proprio in questa gara. 

A bordo delle vetture saliranno diversi nomi già noti, tra i quali spiccano Antonio Giovinazzi a bordo della Ferrari, Jenson Button a bordo della Cadillac, e Mick Schumacher a bordo dell’Alpine. Vergne, campione di Formula E, salirà a bordo della Peugeot, mentre Kevin Magnussen debutterà sulla BMW. Felipe Drugovich invece correrà con Cadillac, a meno che non venga chiamato a sostituire Lance Stroll in Formula 1 in seguito alla sua operazione al polso.

LMP2 e LMGT3

La Gazzetta dello Sport

Saranno 17 le auto LMP2 a correre sul suolo francese, tutte con telaio Oreca 07 e motori Gibson, uniformità che rende la competizione praticamente a pari livello. L’esito della gara sarà perciò basato quasi esclusivamente su strategia, assetto, gomme, e, ovviamente, la bravura dei piloti.

Per quanto riguarda le LMGT3, si contano 24 vetture, tra cui Ferrari 296, Aston Martin Vantage, Chevrolet Corvette Z06, BMW M4, McLaren 720s, Mercedes AMG GT3, Ford Mustang, Lexus RC F e le Porsche 911. Sulla #46 del Team WRT salirà a bordo, per il secondo anno consecutivo, Valentino Rossi. Nonostante i risultati altalenanti della stagione del Dottore, tra i quali la vittoria sfuggita a Imola, il potenziale della vettura e il talento del pilota non cedono.

Le cinque dame di Le Mans

24h du Mans

La 93esima edizione dell’iconica gara francese vede sulla sua pista ben cinque donne. Anche quest’anno le Iron Dames, Célia Martin, Rahel Frey e Michelle Gatting, sono presenti all’appello della LMGT3, a bordo della Porsche 911 #85. Ad seguirle c’è Lilou Wadoux, prima donna a vincere una gara nel campionato endurance a Spa 2023, che già conta due presenze a Le Mans. Correrà con la Ferrari 296 #150, del team Richard Mille AF Corse. Infine, Jamie Chadwick debutterà per la prima volta a Le Mans nella categoria LMP2 con IDEC Sport, affiancata da Mathys Jaubert e André Lotterer.

“Sono davvero incoraggiata da tutto ciò che stiamo facendo per le donne in questo sport. Se si guarda a dove eravamo sei o sette anni fa, si tratta di una transizione enorme. Basta entrare in un paddock per vedere la quantità di meccanici, ingegneri e piloti donne. Il cambiamento è rapidissimo e la situazione è destinata a crescere. Penso che nel prossimo decennio assisteremo a un’enorme transizione, il che è incoraggiante. Forse ad alcuni sembrerà forzato, troppo a favore di una sola persona, ma è importante per questo e nel breve termine farà una certa differenza, ma nel lungo termine farà una differenza enorme.”

Jamie Chadwick a The Guardian

Un test day firmato Toyota

È stata la Toyota #8 di Brendon Hartley a dominare l’asfalto del Circuit de la Sarthe, segnando il tempo 3:26.246 durante la sessione di 6 ore del test day. Questo tempo gli ha permesso di staccare di oltre mezzo secondo dalla 499P di James Calado, posizionatasi al secondo posto. Robert Kubica completa la top 3 con la AF Corse, ed è seguito a ruota dalla Alpine di Mick Schumacher. Tra le LMP2, è Fittipaldi a bordo della United Autosports a segnare il tempo migliore, seguito dalla TDS Racing di Beche. Infine, tra le LMGT3 ha dominato la Lexus di José Maria Lopez, che ha tenuto a bada la AF Corse di Alessio Rovera, che ha conquistato il secondo posto.

Qualifiche: il successo di Cadillac

Il mercoledì precedente all’inizio della gara si sono svolte le qualifiche per accedere all’Hyperpole
La Cadillac #12 ha primeggiato nelle qualifiche fermando il cronometro a 3:22.847, seguita dalla BMW #15 staccata di appena 4 centesimi. Ferrari, Porsche e Cadillac porteranno diverse vetture nella sessione decisiva. Male, invece, per la Toyota #7, guidata da Nyck De Vries, ed entrambe le Peugeot, escluse dall’Hyperpole.
Per quanto riguarda le LMP2, Louis Deletraz a bordo dell’AO by TF segna il miglior tempo con 3:35.472. Segue la United Autosports #23, guidata da Benjamin Hanley, e chiude Alexander Quinn con la sua Algarve Pro Racing. La AF Corse si qualifica undicesima, e Fittipaldi conquista l’Hyperpole per la seconda auto di United Autosports. Male per Iron Lynx, esclusa dall’Hyperpole, insieme alla #13 di Proton Competition, la #18 di IDEC Sport, la #24 di Nielsen Racing e la #34 di Inter Europol.
Nell’ultima categoria, la LMGT3, Ahmad Al Harty ottiene il primo posto provvisorio per la #46 di Valentino Rossi, conquistando più di due decimi sulla Heart Of Racing di Ian James. Completa il podio la Manthey #92.

La griglia di partenza Le Mans

Giovedì sera la #12 e la #38 di Cadillac conquistano, per la prima volta nella storia della categoria, la prima fila della 24 Ore, segnando un tempo di 3:23.166 per la prima, e un distacco di soli 0.167s per la seconda. Terza la Porsche Penske #5 e completa la seconda fila la BMW #15 guidata da Dries Vanthoor, Raffaele Marcello e Kevin Magnussen. L’unica Ferrari a entrare in top 10 è la #50, che ha conquistato la settima posizione. Sono escluse, invece, dalla top 10 le 499P #51 e #83. Tuttavia, è una gara tutta da vivere: le prime dieci posizioni, infatti, sono racchiuse in poco più di un secondo.

Nella categoria LMP2 a conquistare la pole è stata la #29 di TDS Racing che, con una prestazione precisa e senza errori, ha segnato un tempo di 3:35.062. A 0.271s si posiziona la #43 Inter Europole,  e chiude la top 3 la #14 Ao by TF. Le vetture di United Autosports si sono qualificate in quarta e quinta posizione, mentre la #183 di AF Corse è riuscita a raggiungere solo la settima posizione.
Tra le LMGT3 è la #27 Heart Of Racing a prendere la pole, con un tempo di 3:52.789.  A soli tre decimi si classifica seconda la Ferrari #21 Vista AF Corse, e si piazza al terzo posto la #46 del Team WRT con Valentino Rossi. Sembra perciò che Aston Martin abbia qualcosa in piu nel giro secco, ma sia Ferrari che WRT sono vicini a livello prestazionale.

Ogni secondo conta a Le Mans

Dalle 16 di sabato 14 giugno alle 16 del giorno successivo, il Circuit de la Sarthe si trasformerà in un’arena, dove 62 vetture daranno tutto per tagliare il traguardo per prime. Per Ferrari, queste 24 ore sono l’occasione per aggiungere un nuovo mattone al proprio castello di vittorie. In una gara così lunga, però, tutto può succedere, niente è scontato, e le rivali sono più determinate che mai. Al tramonto di domenica, solo una squadra potrà salire sul gradino più alto del podio. 

Emma Pierri

Studentessa di Comunicazione che passa i weekend a soffrire per 20 macchine che girano e rigirano in tondo.

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