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Melbourne Madness: follia australiana

Di Olivia Carbone e Mariasole Suriano F1 Melbourne

Si è concluso da poche ore uno dei weekend di Formula 1 più stancanti della stagione, almeno per noi europei. Non mentite, puntare la sveglia anche durante il fine settimana è stato un grande sacrificio.

Per fortuna, l’alzataccia ne è valsa la pena e non solo per il Gran Premio, ma anche per le folli qualifiche di ieri, vissute in tachicardia. In effetti, nemmeno le prove libere sono state così tranquille, con Sebastian Vettel che alle cinque del mattino italiane ha creduto per un attimo di correre in Motogp

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Niente ti sveglia come un DNF alle 7 del mattino F1 Melbourne

Se non vi siete alzati per vedere le prove libere e le qualifiche, tranquilli, vi capiamo. Speriamo però che abbiate visto almeno la gara, che è stata la vera rappresentazione della “Melbourne Madness”! Il Gran Premio inizia subito con un grande colpo di scena: Carlos Sainz carambola nella ghiaia ed è costretto a ritirarsi, per la prima volta da quando guida per la Ferrari. Beh, almeno il DNF dello spagnolo ci ha svegliati del tutto.

La gara prosegue, con Leclerc che lascia tutti indietro e corre un Gran Premio solo suo, probabilmente canticchiando “Povero Gabbiano” per non annoiarsi, mentre un disperato Max Verstappen cerca di stargli dietro. “Disperato” è l’aggettivo migliore per descrivere Verstappen, che poco dopo metà della gara deve fermare la sua vettura: l’affidabilità non sembra aver fatto particolarmente amicizia con la Red Bull quest’anno, con grande gioia dei rivali. 

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Ad essere più felice di tutti, probabilmente anche di Leclerc, è Russell, che per la prima volta sembra avere la fortuna dalla sua parte: un pit stop perfetto sotto regime di Safety Car e il ritiro di Verstappen lo fa salire sul podio. Per una volta, nessuno gli ha tirato il malocchio, cosa che invece hanno fatto con Vettel. Dopo due settimane positivo al Covid, due incidenti durante le prove libere, un diciottesimo posto in qualifica…Si ritira dopo pochi giri. In realtà si pensa fosse tutto calcolato: deve prendere al più presto un aereo e volare ad Austin, se vuole partecipare alla gara di MotoGp di questa sera. 

Non è finita qui

Riassumere tutte le pazzie di questa gara risulta un’impresa difficile, ma bisogna almeno citare altri due eroi di questo weekend australiano: Alex Albon e Fernando Alonso. Il primo, partito ventesimo, ha corso 57 giri con la stessa mescola di gomme arrivando settimo, per poi fare il pit stop durante l’ultimo giro e concludere il Gran Premio in decima posizione. Una strategia geniale quella della Williams, senza dubbio avrebbero potuto usarla anche con Russell, anziché fargli aspettare tre anni per conquistare un punto. 

Infine, come dimenticarsi di Alonso? Il mitico spagnolo si è improvvisato vigile urbano e ha gestito il traffico di metà griglia: Melbourne sembra essere molto trafficata la domenica pomeriggio. 

Adesso cosa fare? Si deve portare pazienza e attendere due settimane prima del Gran Premio di Imola, dove ci attende un altro Gran Premio di ansia e adrenalina, ma per lo meno non dovremo più svegliarci all’alba.

Da Mult1formula è tutto linea allo studio!

Ah, e qualcuno dica a Leclerc che il giro veloce è suo, può smettere di girare per la pista come un pazzo. 

Olivia Carbone

Appassionata di sport, ha iniziato a scrivere per Mult1formula a novembre del 2020. Le piace il cinema e la geopolitica, ma è anche amante della letteratura.

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