Tanti team con un unico scopo: vincere
Il 2021 risulta essere un anno molto più insolito di quello ormai trascorso. Lo slittamento delle modifiche del regolamento, che sarebbero dovute entrare in vigore all’inizio di questa stagione, e l’attesa molto lunga riguardante la firma del contratto del pluricampione del mondo Lewis Hamilton, fa sorgere il dubbio se, effettivamente, la Mercedes possa portare ancora avanti il suo lungo dominio, ormai di sette anni consecutivi.
Il prolungamento della stessa firma potrebbe sottintendere una rottura, anche parziale, tra il pilota più vincente della storia e la scuderia più importante del momento. Questo, si crede, potrebbe e dovrebbe giovare a tutti coloro, che, invece, hanno approfittato della pausa per apporre delle modifiche, limitate, alle proprie monoposto.
Quindi, chi potrebbe effettivamente rompere questo idillio argentato e ridare un po’ di spettacolo alla Formula 1?
Certezza: la RB16B
La stagione è quasi alle porte e sembra doveroso iniziare parlando dell’unica scuderia che sia riuscita, l’anno scorso, almeno in poche occasioni, ad insidiare la Mercedes, che è risultata essere decisamente più forte paragonata alle altre. Grazie ad una modifica riguardante il fondo, le monoposto potranno godere di un angolo di rake più alto capace di generare più downforce. Il rischio che questo non sia adeguato, considerando la mancanza dei “buchi”, però, può essere molto alto. Essendo stata, però, la Red Bull ad introdurre questa modifica, dovrebbe trovarsi in meno difficoltà rispetto alla Mercedes, che, invece, si è sempre concentrata sull’aerodinamica e sul telaio, mantenendo un rake piuttosto basso, per poi integrarlo parzialmente solamente dopo il Gran Premio d’Italia del 2020. Agli aspetti prettamente tecnici si aggiungono anche le capacità ed il talento dei due piloti che avrà alla guida: Max Verstappen, ormai una garanzia, e Sergio Pérez, che ha concluso un ottimo campionato con l’odierna Aston Martin.
Se i due piloti riuscissero a dare il meglio di loro e ad estrarre il meglio dalla monoposto, è indubbio che potrebbero insidiare la Mercedes e far tremare la loro posizione di vertice.
Innovazione: la SF21
La Scuderia Italiana ha riscontrato non pochi problemi la passata stagione, a causa di una diminuzione dei cavalli, oltre che ad altri difetti che ne hanno aggravato la situazione. Quest’anno, grazie alla scadenza della penalità, potrà godere del motore nella sua interezza, e ciò le permetterà di riavvicinarsi a quelle scuderie che hanno apportato delle migliorie. Avendo a disposizione i due gettoni fornitole dalla Federazione per modificare le componenti omologate con la SF1000, se i meccanici sapranno sfruttarli al meglio è evidente che potremmo tornare a vedere una Rossa molto più competitiva.
Essa, inoltre, potrà fare affidamento su due giovani talenti, entrambi molto abili nel tirar fuori il meglio di una monoposto: Charles Leclerc e Carlos Jr. Sainz, che hanno già degli obiettivi prefissati e che faranno di tutto, proprio come dei cavallini rampanti, per raggiungerli.
Orgoglio britannico: la MCL35M
E se fosse una motorizzata Mercedes a battere la stessa scuderia tedesca? Da quest’anno la McLaren, dopo l’abbandono di Honda e Renault, è ritornata nelle mani della sua fornitrice storica, il che rappresenta un enorme passo avanti. Difatti, oltre alle modifiche già apportate e dimostratesi competitive, ora potranno godere del motore più forte sulla griglia. Questo, chiaramente, non può che far sorridere Andreas Seidl, team principal della scuderia, ed i due piloti, Lando Norris e Daniel Ricciardo, che desiderano portare avanti il progetto già iniziato con Carlos Jr. Sainz.
E chi lo sa, magari il talento del giovane Lando unito all’esperienza di Daniel potrà giovare ad una scuderia che sogna il ritorno di fiamma.
Memoria degli Anni d’Oro: la A521
L’Alpine è, in assoluto, la scuderia che ha subito più modifiche nel corso dell’anno. A partire dal nome, per poi passare per il team principal ed i piloti, sembra ci sia stata una vera e propria rivoluzione nella scuderia. Il team francese, difatti, prende le redini della vecchia Renault, di cui, ormai, conserva solamente il motore. L’innovazione inizia da Davide Brivio, ex dirigente Moto GP, con cui Valentino Rossi vinse quattro mondiali in Yamaha. Con Esteban Ocon, ormai al suo secondo anno, ed il grande ritorno di Fernando Alonso (a cui auguriamo pronta guarigione, ndr.) è evidente che le aspettative siano piuttosto alte. Ed è proprio quest’ultimo ad essere convinto di poter ritornare alla vittoria con la scuderia che l’ha portato al successo per ben due volte consecutive.
Sarà davvero così? E le modifiche saranno abbastanza per aiutarli a diventare diretti avversari della Mercedes?
Obiettivo vittoria: la AMR21
Un altro team che erediterà (ed ha già ereditato) parte delle componenti della Mercedes, oltre al motore, sarà proprio l’Aston Martin, ex Racing Point. Essa, in realtà, rimarrà pressoché identica a quella dell’anno scorso, se non per delle modifiche, sostanziali e visibili, nella zona aerodinamica. Oltre a ciò avremo, chiaramente, anche la scatola del cambio e la sospensione posteriore della W11, che renderà la monoposto sempre più simile alla Mercedes. A ciò si aggiunge un importante acquisto dei piloti, che vede il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel prendere il posto di Sergio Pérez. La passata Racing Point si era già dimostrata molto competitiva, tanto da ottenere il terzo posto in classifica.
Lance Stroll ed il pilota tedesco riusciranno a tirare il meglio dalla monoposto ed insidiare la scuderia di Toto Wolff?
Per quanto tutte le scuderie abbiano avuto la possibilità di migliorarsi e di rinforzarsi, la Mercedes ha potuto lavorare fin dal 2020 alla sua nuova monoposto, investendo parte del denaro riservato a quella stagione. Ed anche se parte delle innovazioni sono state annunciate, è indubbio che la scuderia tedesca abbia degli assi della manica, che, come il DAS, lasceranno nuovamente colpiti e segneranno un profondo divario con le altre scuderie. Per per quanto sia bello immaginare un campionato più combattuto, è difficile che prima di una modifica del regolamento si possa assistere ad un cambiamento così drastico. Hamilton e la Mercedes vinceranno di nuovo ed il pilota britannico diventerà il migliore della storia.
Ma alla fine, la passione per i motori va al di là del campione che sarà designato. Che siano la Mercedes ed Hamilton a riconfermarsi o sia qualche altro giovane talento ad affermarsi, saranno indubbi lo spettacolo e l’emozione a cui questo sport ci ha abituati.
E che vinca il migliore.