Home » Formula 1 » El dia de las noia: Mexico GP

El dia de las noia: Mexico GP

Maria Sole Suriano e Olivia Carbone Mexico gp

In Messico non ci si annoia mai: colori, musica e tanto tanto caos. Ed è proprio quest’ultimo che è venuto mancare in questo Gran Premio. Ma d’altronde anche questa è Formula 1, e noi siamo qui per raccontarvelo.

Non che ci sia troppo da raccontare, in altri casi forse ci sarebbe stato di più, o forse anche di meno. Sicuramente c’è stato di peggio, ma in Messico? Chi se lo sarebbe aspettato?

Non noi, abituate come siamo a scrivere di passaggi iconici.

Una partenza di ordinaria amministrazione, dei giri di routine, e solo il cambio di ”orologio viola” sulla grafica a farci compagnia.

Una cosa c’è da dire però: il caldo del Sud America ha sicuramente dato alla testa al muretto Aston Martin. A dirla tutta anche alla Ferrari, ma ne parliamo dopo. Siamo piuttosto certe che Sebastian Vettel non meritasse una così triste ultima gara nell’ombelico della luna.

Una griglia praticamente rimasta uguale per tutta la durata della gara, se non per il coraggioso sorpasso di Perez su Russell e un duello tra le due Rosse che durante il primo giro ha causato problemi cardiologici a molti.

Destini simili quelli di Alonso e Tsunoda, ma diversi nell’accaduto. Il primo per uno sfortunato, ma quasi ilare, spegnimento del motore. Ormai lo spagnolo è abituato a questo genere di imprevisti. Il secondo per un poco simpatico incidente con Ricciardo, nonché l’unico evento (lontanamente) interessante. Il che è un po’ triste, no?

La precedente nominata Scuderia Ferrari ha invece fatto una gara stabile, indolore e allora perché tanto scalpore? Forse per un flashback dei vecchi tempi, gli ultimi anni non sono certo stati facili da digerire. Stringendo gli occhi e concentrandovi sulla vettura di Leclerc, avreste scorto la SF1000 e cosa dire sulla musica prodotta dal turbo di Sainz? Dava proprio i brividi, ma d’altronde oggi è Halloween.

Max Verstappen, infine, si candida come futuro ”distruttore” di record. Secondo per ora solo al Lewis Hamilton, che però secondo è arrivato davvero. Deve essere frustante, non lo augureremmo a nessuno. Coraggio Sir, la stagione è quasi finita e poi si potrà pensare a tornare a lottare per la corona.

A darci un po’ di ordinaria follia, è anche l’ultimo aneddoto di questo GP: Albon ha doppiato Latifi, cosa sta succedendo alla Formula 1?

Oggi non abbiamo una risposta, ma chi lo sa, magari tra qualche settimana in Brasile lo sapremo.

Anche a questo giro abbiamo provato a strapparvi un sorriso a mettervi al corrente di ciò che vi siete persi mentre dormivate (sappiamo che lo avete fatto, non mentite), ma è stata un’ardua missione.

Salutate la noia messicana e fate le valigie per il penultimo viaggio della stagione, si va a Interlagos, ci vediamo lì! Mexico gp

Maria Sole Suriano

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto