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Daniel Ricciardo: l’errore che poteva rubare la gioia

Driver Of The Day e settima posizione: questo il bottino che porta a casa Daniel Ricciardo da Città del Messico. Non manca però la paura, a causa di una penalità di 10 secondi che avrebbe potuto costargli caro. Costare caro al pilota ma soprattutto alla scuderia, considerando che l’australiano si è giocato la settima posizione con Ocon – e sappiamo che la sfida Alpine/McLaren per il quarto posto è tutto fuorché chiusa.

Nonostante ciò, comunque, Daniel è riuscito a tenersi stretto la posizione e a rimediare così allo sbaglio dettato forse dalla troppa foga, dalla grande voglia di portarsi avanti e di lasciare un bel ricordo di sé ai fan della Formula 1.

La buona strategia ha giovato alla gara di Daniel Ricciardo

Ricciardo partiva undicesimo al GP del Messico. Ha subito, però, messo in atto la sua rimonta per raggiungere la zona punti senza doversi accontentare di un semplice decimo posto. La monoposto questo weekend sembrava effettivamente buona e così Daniel, con il potenziale che ha sempre dimostrato di avere, ha ben deciso di sfruttarla per portarsi in alto – per quanto possibile.

Foto di @McLarenF1 su Twitter

A questa buona prestazione ha contribuito l’ottima strategia che ha pianificato McLaren per la monoposto numero 3. La scelta media-soft, infatti, ha consentito a Daniel Ricciardo di gestire le sue gomme senza arrivare al limite del deterioramento e senza dover quindi preoccuparsi di fare più gestione degli pneumatici sacrificando così un po’ la lotta. Così è riuscito soprattutto a guadagnare il margine necessario per mantenere la posizione su Ocon nonostante i 10 secondi di penalità. Un impresa non semplice, un errore che poteva costare caro ma che grazie alla gara di spessore del pilota australiano è rimasto semplicemente un errore fortunatamente senza conseguenze.

Il contatto che è costato la penalità

La penalità di cui stiamo parlando è arrivata in seguito a un contatto alla curva 6 con Yuki Tsunoda. Daniel ha costretto il giapponese ad andare fuori pista, uscita che è risultata in un danneggiamento alla sua monoposto tale da costringerlo al ritiro. La direzione gara ha deciso di punire l’accaduto con ben 10 secondi di penalità per Ricciardo.

Dieci secondi che, come detto sopra, sarebbero potuti costare caro al pilota e alla sua scuderia. Sono infatti solo sette i punti a dividere la scuderia inglese dalla francese, che attualmente occupa la tanto ambita quarta posizione.

Ricciardo lotta comunque, guadagnando un margine tale su Ocon da riuscire a non perdere la settima posizione a favore del francese.

Non è totalmente d’accordo sulla penalità, però, Daniel che a fine gara ha parlato così “Sono molto contento, ma non è stato semplice. Ho ricevuto una penalità di 10 secondi, e sono ancora un po’ confuso, perché non si vuole mai che un contatto costringa un altro pilota a finire fuori pista. Prima di parlare con i media ho voluto vedere i replay dell’accaduto, e posso dire che non mi sento così in colpa, anche se avrei preferito che non succedesse ugualmente. Pensavo che cinque secondi bastassero, perché stavo solo cercando di concedergli l’esterno per poi sfruttare la trazione in uscita. Tom – Stallard, suo ingegnere di pista – mi ha detto che avevo 10 secondi, ma non ho risposto perché ero molto concentrato. Sentivo di avere un buon ritmo e ho continuato. In qualche modo sono riuscito a farcela. Finalmente una domenica soddisfacente sotto tutti i punti di vista”.

La vittoria del titolo Driver Of The Day, poi, ha portato un grande sorriso sul viso del pilota che dopo un lungo periodo no e con un futuro incerto davanti, per un weekend può lasciarsi andare ai festeggiamenti e può essere fiero e felice del lavoro fatto.

Stefania Demasi

Studentessa di Relazioni Pubbliche e grande amante dello sport. Il mio sogno da sempre è proprio quello di lavorare in questo mondo.

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