Olivia Carbone, Maria Sole Suriano Abu Dhabi F1
Il nostro compito, nel corso di questa lunga stagione, è stato quello di farvi sorridere. Non siamo sicure di esserci sempre riuscite, ma abbiamo fatto del nostro meglio. Oggi però, scrivere qualcosa di ironico è particolarmente difficile.
Il sipario cala su Abu Dhabi, dopo una stagione che forse non ci ha dato molti colpi di scena, ma che ci ha fatto divertire senza ombra di dubbio. Ammettetelo, tra team radio storici, strategie folcloristiche e siparietti unici, il 2022 è stato un anno fuori dal normale.
Alcune costanti non sono mancate nemmeno a Yas Marina, come il ritiro di Alonso, inspiegabile ma sempre presente colpo di scena che ha fatto invecchiare di almeno dieci anni lo spagnolo durante il campionato. E poi, come tralasciare le penalità di Russell e Schumacher, anche loro immancabili, proprio come la dubbia strategia in casa Aston Martin? Non possiamo farlo, ovviamente.
L’ultimo Gran Premio dell’anno è stato da tachicardia anche questa volta, con un inseguimento tra Perez e Leclerc che un po’ ha riportato tutti allo scorso 12 dicembre e ai nervi tesi di un mondiale ansiogeno. Va bene, avete ragione, questo duello non era per il titolo mondiale, ma a noi l’ansia è salita comunque. Il monegasco porta a casa la nomina di vice-campione, Perez il trofeo del terzo posto.
Al traguardo, è tempo di donuts. Volevate il trio Vettel-Alonso-Hamilton sul rettilineo principale, vero? E invece no, perché l’inglese e l’iberico si sono ritirati! Grande sofferenza, lo sappiamo. Vettel, in solitudine (come i veri numeri primi), aspetta che i tre sul podio concludano i propri festeggiamenti e poi via, è il turno del numero 5. Alla fine, piangono tutti, ma sarebbe impossibile evitarlo.
Un attimo di serietà
Da questo momento, far ridere è davvero impossibile e possiamo lasciarci andare ad una nota malinconica. Salutiamo con affetto Sebastian Vettel, il pilota con cui siamo cresciute; Daniel Ricciardo, colonna portante della comicità del paddock e un po’ il nostro mentore di ironia; Nicholas Latifi, perché nel bene e nel male lui tre anni in Formula Uno se li è fatti e ci siamo un po’ affezionate e un ultimo ciao va a Mick Schumacher, la cui apparizione in questo mondo è stata di breve durata, ma abbastanza per regalarci qualche bel momento. Abu Dhabi F1
Ora vi salutiamo e ringraziamo chiunque la domenica si sia preso cinque minuti per leggere i nostri articoli. Non vi libererete mai di noi due e aspettate il Gran Premio del Bahrain, quando il Circus ripartirà e Olivia e Maria Sole apriranno ancora il computer per strappare un sorriso a quante più persone possibile.