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Dixon ottiene a Indianapolis la prima vittoria stagionale


Dixon Indianapolis
© motorsport.com

Scott Dixon trionfa nella gara IndyCar Series sul Road Course di Indianapolis, recuperando da un testacoda nel primo giro e superando tutti grazie a una strategia ben calibrata.

Sul traguardo, Dixon aveva meno di mezzo secondo di vantaggio su Graham Rahal e Pato O’Ward.

I contendenti per il titolo, Alex Palou e Josef Newgarden, hanno vissuto un primo giro movimentato, entrando entrambi in contatto con Marcus Armstrong. Newgarden ha perso un giro, mentre Palou è riuscito a uscirne relativamente indenne e ha concluso settimo. Newgarden si è piazzato al 25° posto. Questo avvantaggia Palou che adesso si trova leader del campionato con 100 punti di vantaggio, mentre Newgarden cede il secondo posto proprio a Dixon.

Il poleman Rahal ha guidato solo brevemente il gruppo di 27 auto al via, seguito dal compagno di squadra Christian Lundgaard. Devlin DeFrancesco, infatti, ha compiuto un sorprendente sorpasso all’esterno partendo dalla quinta posizione, riuscendo a conquistare la leadership.

Il caos è poi scoppiato in pista, con le vetture allineate su quattro file avvicinandosi a curva 7. Armstrong si è girato ed è rimasto fermo in pista, venendo colpito prima da Grosjean e poi da Newgarden.

Partendo dalla 25° posizione in griglia, a causa di una penalità di sei posizioni per un cambio di motore, Newgarden ha fatto rientro ai box senza il muso della vettura ed ha perso un giro al restart.

Dixon è entrato ai box durante un periodo di giallo al quinto giro, ma tutto non era perduto: la sua scadente qualifica sarebbe stata ripagata in gara grazie ai set extra di pneumatici inutilizzati.

Alla ripartenza, all’ottavo giro, DeFrancesco ha mantenuto la testa, seguito da Rahal, O’Ward, Lundgaard, le McLaren di Alexander Rossi e Felix Rosenqvist, quindi Scott McLaughlin. Kyle Kirkwood occupava l’ottavo posto, nonostante un momento difficile alla partenza, con Palou alle sue spalle.

Rossi ha superato Lundgaard per la quarta posizione alla curva 1 subito dopo la ripartenza, mentre Rahal ha effettuato il sorpasso su DeFrancesco per riprendere la testa. Rossi poi ha replicato il suo sorpasso su O’Ward al nono giro e successivamente ha superato DeFrancesco per la seconda posizione. Sembrava essere il pilota con il miglior ritmo!

O’Ward ha passato DeFrancesco alla prima curva dell’11° giro, guadagnando la terza posizione.

Poi O’Ward ha ceduto il terzo posto a Lundgaard, mentre Palou ha avuto con DeFrancesco un ruota a ruota. Questo ha consentito a Kirkwood di superare Palou per l’ottava posizione. Kirkwood si è poi fermato ai box per il suo primo pit stop al 15° giro. O’Ward si è fermatoun paio di giri dopo, seguendo la stessa strategia.

A un quarto di gara, Rahal guidava la corsa con un vantaggio di 1,2 secondi su Rossi, mentre Lundgaard era leggermente più indietro. Palou aveva intanto raggiunto la quarta posizione, e Marcus Ericsson si era fatto strada fino al quinto posto partendo dalla 17° posizione in griglia.

Rossi ha effettuato il suo pit stop al 21° giro, mentre Rahal ha continuato per altri tre giri, poi è uscito dai box davanti a Rossi.

Lundgaard è rimasto brevemente al comando, dopo il pit è rientrato in pista in terza posizione, per poi sorpassare Rossi subito dopo. A metà gara, Lundgaard si era avvicinato a meno di un secondo da Rahal.

Rahal è rientrato ai box al 48° giro, obbligato a montare gomme usate a causa di un blister durante le qualifiche. Lundgaard è rimasto in pista, ora con aria pulita, per cercare di superare il suo compagno di squadra grazie alla strategia.

Rahal ha però sfruttato il suo push-to-pass in questa fase cruciale e ha mantenuto il suo vantaggio quando Lundgaard è rientrato ai box due giri dopo. Inoltre, Lundgaard ha avuto una sosta più lenta a causa di un problema con il tubo di rifornimento, perdendo 3 secondi. O’Ward ne ha approfittato per avanzare in seconda posizione.

Nonostante un errore alla curva 12, Rahal ha accumulato un margine di 5 secondi su O’Ward, che a sua volta teneva Lundgaard dietro. Rossi era più indietro, davanti a Palou. Durante le ultime soste ai box, O’Ward è rientrato davanti a Lundgaard e Rossi.

Rahal ha effettuato l’ultimo pit stop a 23 giri dalla fine, utilizzando i sostituti per l’ultimo stint. Alla fine, però, è stata la strategia completamente alternativa di Dixon a dare i suoi frutti.

Dixon, che ha battuto il record di partenze consecutive in IndyCar con la sua 319esima, si è fatto lentamente strada verso i primi posti. Avendo beneficiato dei set di gomme extra che non aveva potuto usare in qualifica, quando la sequenza finale dei pitstop è terminata, Dixon conduceva per quasi 5s.

La sua unica preoccupazione era il fatto di essersi fermato quattro giri prima di Rahal, che ha terminato il suo push-to-pass per raggiungerlo. A 10 giri dalla fine, il distacco era di poco più di 3 secondi.

Dixon ha perso tempo a doppiare Ryan Hunter-Reay (Ed Carpenter Racing), con un distacco che si è ridotto a meno di 2 secondi, ma anche Rahal è stato ostacolato. A cinque giri dalla fine, il distacco era sceso a 1,2s.

Rahal aveva raggiunto il neozelandese a due giri dalla fine, ma non è riuscito a costruire un sorpasso e Dixon ha resistito vincendo con un vantaggio di 0,4779 secondi.

O’Ward è arrivato lontano, terzo, davanti a Lundgaard, Rossi, Will Power (Penske), Palou, McLaughlin, Kirkwood ed Ericsson.

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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