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Addio alla crescita stile Hamilton e Norris. McLaren raddoppia con i giovani

McLaren oltre alle tante novità vincenti portate in pista, negli ultimi mesi è riuscita ad “aggiornarsi” anche nel suo background e nelle sue infinite risorse in termini di giovani promesse, cambiando totalmente la sua natura, che in passato è stata spesso e volentieri incentrata sul singolo pilota da coccolare e far crescere senza pressioni. In vista del 2024 la musica sembra essere cambiata e la scuderia di Woking è pronta a raddoppiare il colpo. 

McLaren e la filosofia del singolo pilota che non ha mai regalato delusioni 

McLaren storicamente ha sempre voluto preferire l’ideologia del far crescere un pilota per volta, a discapito delle tecniche molto più “aziendaliste” di Ferrari, Mercedes e Red Bull. Una tecnica forse più lenta ma che ha dato sicuramente solo sorrisi.  

Polesitter Nico Rosberg (C) of Germany and Mercedes GP celebrates with second placed Lewis Hamilton (L) of Great Britain and McLaren and third placed Michael Schumacher of Germany and Mercedes GP following qualifying for the Chinese Formula One Grand Prix at the Shanghai International Circuit
SHANGHAI, CHINA – APRIL 14: Polesitter Nico Rosberg (C) of Germany and Mercedes GP celebrates with second placed Lewis Hamilton (L) of Great Britain and McLaren and third placed Michael Schumacher of Germany and Mercedes GP following qualifying for the Chinese Formula One Grand Prix at the Shanghai International Circuit on April 14, 2012 in Shanghai, China. (Photo by Mark Thompson/Getty Images)

Il primo, come non dimenticarlo, nel 2007, dopo aver cresciuto per qualche anno Lewis Hamilton si è deciso di spedirlo subito come pilota titolare al fianco di Fernando Alonso, il resto è storia ripetuta e risaputa (che non ripetiamo perché ci facciamo i fatti nostri prima di far esplodere l’ennesima polemica su quel duo frizzantino). Dopodiché è stato il turno di Kevin Magnussen che esordì nel 2014 mettendo a podio la sua macchina durante il GP d’Australia, per poi chiudere quella stagione in modo abbastanza solido nonostante la sua irruenza. 

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Andrea Stella, Team Principal con Oscar Piastri e Lando Norris. (Photo by Gongora/NurPhoto via Getty Images)

Poi sono arrivati i giovani d’oggi, Norris e Piastri. Del primo ricordiamo tutti la storia. Nonostante una McLaren che tutti evitavano di voler guidare, il talento inglese non ha mai voluto realmente sentire o leggere di offerte da altre Scuderie, crescendo alle spalle di Fernando Alonso che cercava in tutti i costi di creare un progetto per lo meno “decente” nonostante le mille difficoltà. Il viaggio di Piastri è ancora più fresco, tra il tira e molla con Alpine che rimarrà forse nella storia e la scelta di non continuare con i francesi, che è stata sicuramente la migliore, vedendo dov’è ora la macchina inglese e invece dove galleggiano Gasly ed Ocon in classifica.  

Dopo lo sbarco in Formula 1 di Norris, McLaren è andata alla ricerca di un nuovo talento e ha selezionato lo statunitense Ugo Ugochukwu. Classe 2007, è attualmente impegnato nella Formula 4 Italiana, dove si trova terzo in classifica generale. Fino a qualche settimana fa, Ugochukwu era l’unico pilota sotto l’ala protettiva del team inglese, ma le cose ora sono cambiate.

Bortoleto won the formula 3 champioship , McLaren junior academy
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Bortoleto e Badoer, la McLaren raddoppia il carico 

In vista del 2024 la McLaren vuole provare a fare un ulteriore passo in avanti, anzi doppio passo. Provando a crescere altri due giovani dalle ottime speranze contemporaneamente. Per età naturalmente l’occhio passa prima sul brasiliano Gabriel Bortoleto che fresco vincitore della Formula 3 è pronto a continuare il suo cammino verso la F1 con un colosso pronto a coprirgli le spalle. Per favorire la sua crescita, McLaren lo farà lavorare alle spalle di Emanuele Pirro (attuale capo dell’Academy). Le speranze sul neo 18enne sono tante e averlo pronto tra uno o due anni per la F1, potrebbe essere definito come un “jackpot”. 

Oltre il brasiliano, McLaren ha accolto nel suo team anche il figlio d’arte Brando Badoer, che dopo aver gironzolato attorno alla Ferrari ha deciso di prendere al volo l’opportunità degli inglesi che lo metteranno sotto osservazione per un anno per poi decidere sul da farsi. Per il pilota di Formula 4 l’opportunità è ghiotta e il 2024 per lui si preannuncia infuocato e cruciale per il suo futuro. Fallire sarebbe come porre una pietra pesante sulla sua giovane carriera. 

Pato O'Ward at Barber arrow mclaren

Patricio O’Ward rimane lì ad osservare ma senza interesse

Quante volte avete sentito questo nome nel giro McLaren F1? Rispondiamo noi, tante. Forse troppe? Chissà, ma per Pato la Formula 1 potrebbe rimanere un mondo lontano e certamente non per l’assenza di talento. Il promettente pilota messicano classe 99 ha ormai avviato una carriera in IndyCar di tutto rispetto, lasciando i circuiti della Formula 1 in mano ai giovani e veloci Norris e Piastri. Per un breve periodo, il nome di O’Ward era stato accostato a quello di Norris in vista del 2023, ma con l’arrivo del talento australiano, il pilota messicano non ha visto alcuna possibilità di sbarcare nel grande Circus. Più volte però si è visto a bordo di una vettura di F1 per le prove libere a cui partecipa in un paio di occasioni l’anno. Al momento la sua dimensione sembra essere l’Indy, dove è alla ricerca del titolo.

Michele Massa

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