Helmut Marko ha rivelato di aver assunto uno psicologo da affiancare a Yuki Tsunoda per aiutarlo a superare le sue difficoltà emotive.
Il giapponese, durante la conferenza di oggi, ha parlato del suo percorso. Il pilota aveva già avuto un terapista in Formula 2 ed è tornato a lavorare con uno psicologo nelle ultime quattro gare di questa stagione.
Sebbene il numero 22 non si sbilanci, dicendo che probabilmente è ancora troppo presto per vedere i risultati della terapia, si dimostra contento di questa nuova figura. Tsunoda ha infatti raccontato che in F2 lo psicologo gli era stato di grande aiuto e anche uno dei principali motivi per cui è arrivato in F1 dopo solo un anno.
Max Verstappen – Un diverso tipo di approccio
Anche a Max Verstappen è stata posta una domanda legata all’argomento, chiedendogli se lui avesse mai lavorato con uno psicologo. Il campione in carica ha risposto dicendo che non ha mai sentito il bisogno di vedere uno psicologo, nemmeno durante i suoi primi anni in F1. Ha affermato inoltre che gli episodi di rabbia che, ormai anni fa, lo vedevano protagonista erano un modo per dimostrare interesse nei confronti di quello che fa.
Ogni pilota gestisce la pressione del paddock in modo differente e ricorrere alla terapia, fortunatamente, non è più un tabù. Sono molti i piloti che vedono uno psicologo e che lo hanno affermato pubblicamente, come Russell e Norris, sottolineando gli effetti positivi che la terapia ha avuto dentro e fuori la pista.