Dicono che il duro lavoro ripaghi sempre, e che la fortuna aiuti gli audaci. In Formula Uno (come nella vita, in realtà) non c’è una legge scritta che garantisce che tutti i sacrifici prima o poi verranno ricompensati. Non resta che aggrapparsi alla speranza – qualcuno alla fortuna – e sperare che la ruota giri, che dall’alto qualcosa decida di rimescolare le carte quaggiù.
Una squadra, la Mercedes, ritornata come costruttore circa dieci anni fa in F1 con la chiara intenzione di vincere. Da far così gola pure a Michael Schumacher, tanto da convincerlo a tornare a correre dopo 4 anni dal suo addio. E sempre allora divenne casa del giovane Nico Rosberg, che 6 anni dopo avrebbe trionfato in Mercedes dopo la lotta con il compagno di squadra. Storie che si intrecciano con un obiettivo unico, ore e ore di lavoro in fabbrica e nel box, con la testa china sui disegni e sui tabelloni dei dati.
Da una parte c’è Lewis, 38 candeline spente lo scorso 7 gennaio, un’era che sta tramontando e tanta voglia di rivincita, dopo Abu Dhabi 2021. Il più vincente di tutti forse, di una storia riscritta e riscritta di settimana in settimana da Max Verstappen, che al momento è senz’altro l’uomo da battere.
Dall’altra c’è George che invece di anni ne ha 25, e domenica ai microfoni di SkySport ha chiaramente detto a Mara Sangiorgio di essere il futuro della Mercedes. “Attualmente nei prossimi 10 anni non mi vedo in un posto diverso da questo“, ha dichiarato l’inglese.
E poi c’è Mick Schumacher, new entry del team, su cui Lewis Hamilton ha voluto spendere due parole dopo il podio della squadra in Spagna. “Mick è tornato al simulatore venerdì ed ha fatto un ottimo lavoro, che cu ha aiutato a metterci sulla buona strada sabato“.
Domenica, dopo notti al simulatore ed un pacchetto di aggiornamenti, è stato il tempo dei sorrisi, del duro lavoro ripagato e delle speranze che si concretizzano. “La macchina finalmente ha funzionato, ma rimaniamo con i piedi per terra” dice Toto Wolff, sicuramente più sereno. “Questo è il primo risultato solido dell’anno ma dobbiamo rimanere concentrati e non credere che continuerà sicuramente così. Aspetto la prima vittoria per tornare a sorridere“. Nel frattempo si preparano i contratti per i rinnovi dei rispettivi piloti: squadra che vince non si cambia!
E forse sta davvero tornando il sole in casa Mercedes, a salvare (anche noi) da una F1 troppo monotona.