Mick Schumacher vs Robert Shwartzman
Di Alessia Di Virgilio e Lucia Emilia Saugo
Fin dai tempi dei kart, il giovane pilota è sottoposto a un rigido confronto. Qualsiasi sia la pista, la vettura, il ragazzo che si trova in griglia al suo fianco, sarà sempre al centro di chiacchierati paragoni per suscitare paura o invidia. Il confronto può diventare l’arma vincente o il nemico peggiore di tutti: c’è chi soffre questa pressione psicologica e chi la trasforma nel suo più grande punto di forza. La verità è che superato lo scoglio della fiducia nelle proprie capacità, il primo avversario di ogni pilota diventa il compagno di squadra: ad armi pari, la battaglia è ancora più accesa.
Il 2020 è stata la stagione dell’incertezza, della paura, dei sorrisi nascosti dalle mascherine, dei podi senza abbracci. Delle vittorie festeggiate nella propria bolla, dei gran premi cancellati, dei circuiti nuovi. Dell’estate all’insegna dei motori.
In un mondo sottosopra, c’è chi è ripartito dalle sue certezze.
La Prema Racing, infatti, ufficializza una coppia di piloti che conosceva bene e che sapeva cosa significava vincere. I campioni di Formula 3 del 2018 e del 2019 con la Prema Mick Schumacher e Robert Shwartzman si ritrovano ad essere compagni e rivali. Nonostante la rivoluzione in corso, entrambi hanno dato tutto per riuscire a riportare anche il titolo di Formula 2 a casa. Era giunto il momento di riprendere proprio da dove avevano concluso.
Alla fine, la scommessa della Prema si rivelò una carta vincente.
ROBERT SHWARTZMAN
Dopo aver vinto il titolo in Formula 3 nel 2019, Robert affronta nel 2020 il salto in Formula 2. Con lo stesso team che l’ha visto trionfare l’anno precedente, nei primi 3 round della nuova stagione Shwartzman porta a casa 2 vittorie e un terzo posto. I suoi numeri di inizio stagione hanno davvero impressionato tutti e soprattutto hanno alimentato voci positive su di lui e sul suo futuro nel paddock.
Dopo alcune difficoltà durante i weekend di gara estivi, in Spagna conquista un secondo posto mentre a Spa torna a vincere. Questi risultati positivi fecero pensare che avesse finalmente ritrovato il giusto stato di forma per tentare l’assalto al primo posto, ma purtroppo non è stato così. Per i tre round successivi Robert non riesce più ad agguantare il podio, perdendosi in posizioni al limite della zona punti.
Solo in Bahrain, nel penultimo round del campionato, Robert ritrova la gioia della vittoria in occasione della feature race. Una magra consolazione per il russo, che conclude comunque con un ottimo quarto posto la sua stagione da rookie, aiutando la Prema a conquistare anche il titolo costruttori.
MICK SCHUMACHER
La stagione 2020 è la seconda in Formula 2 con Prema per Mick Schumacher, dopo una prima da neo campione di Formula 3 in cui ha faticato a trovare il ritmo giusto. Il suo 2020 può essere riassunto con una sola parola: costanza. George Russell disse “consistency is key” ossia “la costanza è la chiave” e Mick ha capito bene la lezione. In 24 gare disputate il pilota tedesco ha conquistato punti in ben 20 occasioni!
La stagione inizia però con weekend sottotono, in cui il tedesco paga grossi errori che gli costano posizioni importanti. Dopo i primi due round, Schumacher si trova molto in basso nella classifica generale, ma è risaputo che nulla è ancora deciso all’inizio di un campionato.
Dal round successivo Mick comincia a portare a casa grandi e meritati risultati come due terzi posti all’Hungaroring, a cui si aggiungono altri due podi a Silverstone e Barcellona. A Spa e Monza va a podio in tutte e quattro le gare conquistando nel circuito italiano la sua prima, emozionante vittoria di stagione. Schumacher si prende la testa della classifica nel round successivo al Mugello e ci resterà fino a fine stagione, battagliando fino all’ultima gara con il suo principale inseguitore: Callum Ilott.
10 podi di cui due vittorie incoronano il tedesco campione di Formula 2 del 2020 con 215 punti, riportando così il titolo piloti (e costruttori) in casa Prema Racing dopo il 2017 d’oro di Charles Leclerc.
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TESTA A TESTA
Guardando alla stagione 2020, possiamo certamente affermare che la coppia Schumacher-Shwartzman sia stata la scelta perfetta per la Prema. La scuderia ha potuto raggiungere gli obiettivi prefissati grazie al legame instauratosi tra i due piloti che si sono messi a completa disposizione di un team che conoscevano bene. In fondo, non si vincono campionati di Formula 3 per caso…
Robert e Mick sono stati un esempio uno per l’altro: il primo, un rookie, si affidava all’esperienza di Schumacher, il secondo trovava nella temibile bravura del russo un grande stimolo per lottare finalmente per il titolo.
La loro stagione può definirsi a tratti complementare, seppur con tempi e modi differenti.
I primi due round al Red Bull Ring hanno visto protagonista Robert Shwartzman quasi a sorpresa, con un Mick Schumacher costretto ai titoli di coda e mai alla prima pagina. Mentre il russo collezionava i suoi primi podi, Mick faticava per non deludere le aspettative. In Stiria però qualcosa andò storto ad entrambi: l’unico ritiro della stagione di Mick arrivò in concomitanza con il primo di Robert. La sfortuna non lasciò scampo ai piloti Prema, costretti a uno zero pesantissimo per colpa di un contatto e addirittura di un estintore!
La striscia negativa saltò un round e tornò per entrambi a Silverstone, dove soprattutto Robert visse due weekend da incubo. Prima un pit stop infinito, poi in Gara 2 successe ciò che una scuderia non vorrebbe mai vedere: un contatto tra compagni di squadra. Ebbene sì, durante il Gran Premio dei 70 Anni della Formula 1, Schumacher commise l’errore che costò caro al pilota russo, costretto a cambiare l’ala anteriore dopo il contatto e a salutare il podio. Mentre Mick concluse comunque in seconda posizione, per Robert si trattava di un duro colpo da digerire in ottica campionato.
A Spa la Prema festeggiò un 1-2 sul podio che sembrò riportare la tranquillità e l’equilibrio necessari alla squadra per poter proseguire il campionato e puntare alla vittoria. Ma da qui, invece, le strade dei due piloti si divisero. Mick spiccò il volo, portando a casa ottimi risultati e ottenendo la testa della classifica; Robert, quasi irriconoscibile, si perse in posizioni ben lontane dal podio. Fu questo il momento in cui Mick capì di avere tra le mani l’occasione della vita, per sè stesso e per l’intero team pronto a supportarlo.
Nonostante i risultati sottotono di Schumacher nei weekend del Bahrain in cui Shwartzman sembrava aver ritrovato la retta via, ormai era troppo tardi per poter cambiare la carte in tavola. Fu Robert perciò a chiudere il capitolo “titolo” per la Prema, mentre Mick fu incoronato campione all’ultimo respiro, al termine di una gara che lo vide arrivare solo diciottesimo.
Solo 38 punti e 2 piloti separarono i due compagni di squadra, che insieme conquistarono anche il campionato costruttori con 392 punti totali. Meglio di loro solamente Pierre Gasly e Antonio Giovinazzi nel 2016 in GP2 (l’attuale Formula 2), la prima stagione a cui partecipò la Prema Racing.
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FORMULA 1
I piloti di Formula 2 devono dare il 100% per farsi notare da chi conta davvero: i team di Formula 1.
Nella gara a chi si accaparra un prestigioso sedile nella categoria regina, durante la stagione molti piloti hanno contatti con i team. La coppia Schumacher-Shwartzman ne è l’esempio! Entrambi al tempo erano membri della Ferrari Driver Academy quindi la loro lotta è stata totalmente ad armi pari. Stesso team e stesso progetto che li faceva crescere al di fuori della pista.
Per quanto riguarda Shwartzman dopo aver dimostrato un grande talento nella prima parte della stagione 2020 l’ipotesi Formula 1 era molto condivisa e chiacchierata. L’idea era il suo approdo in Alfa Romeo (motorizzata Ferrari) al posto di Räikkönen o Giovinazzi, complice il suo essere membro della FDA.
Purtroppo, a seguito della riconferma della lineup dell’Alfa Romeo e le scelte già compiute dagli altri team, l’approdo dell’amato pilota russo in Formula 1 non è arrivato nel 2021. Per Robert però non sono mancate occasioni per un assaggio della categoria durante la stagione 2020. A settembre ha debuttato su una vettura di Formula 1 a Fiorano girando con la SF71H. A fine anno poi Shwartzman è stato scelto da Ferrari assieme ad Antonio Fuoco per i test di fine stagione ad Abu Dhabi a bordo della SF1000.
Il compagno di squadra Schumacher invece è sempre stato considerato una valida opzione per i team. Quando è entrato nella vera lotta per il titolo di Formula 2 poi, non si è più avuto alcun dubbio: il 2021 sarebbe davvero potuto essere l’anno del suo grande salto. Anche per lui l’ipotesi più condivisa era quella di un approdo in Alfa Romeo.
L’ipotesi sembrava poter diventare finalmente realtà quando Schumacher è stato annunciato nelle FP1 al Nürburgring proprio con la scuderia svizzera. A rovinare i piani in Germania ci ha pensato il meteo che non ha permesso lo svolgimento della sessione.
Ma questa non è l’unica cosa a non essere accaduta nella carriera del tedesco. A inizio dicembre Schumacher viene annunciato come pilota di Formula 1 a sorpresa in Haas (sempre motorizzata Ferrari) con un contatto pluriennale. Il pilota tedesco ancora prima di laurearsi campione ha ottenuto la sua grandissima opportunità, ma in una scuderia diversa a quel che ci si aspettava.
OGGI
Meno di un anno dopo Mick sta affrontando la sua stagione da rookie in Formula 1 dove è molto faticoso trovare la costanza a bordo della Haas. La vettura della scuderia americana si sta dimostrando purtroppo la meno competitiva in griglia e Schumacher sta riscontrando non poche difficoltà. Non ha conquistato nessun punto, ma ha ottenuto dopo tanta fatica un accesso in Q2 al Paul Ricard dopo tante eliminazioni nel Q1.
Il Q2 in Francia ha regalato speranza per lui e per la scuderia ed è stata anche una dimostrazione del suo grande talento nonostante la difficile situazione. Il campione in carica sa che ogni gara, al di là del risultato, è tutta esperienza per poter tornare, tra qualche anno e con la vettura giusta, a combattere per qualcosa di importante.
Shwartzman invece è stato confermato dalla Prema Racing, che ha affidato al russo il solito obiettivo: conquistare il titolo di campione di Formula 2.
Dopo dei primi weekend sfortunati ha conquistato due vittorie a Baku e Silverstone e un terzo posto sempre in Azerbaijan. Ora si trova terzo nella classifica generale ma tutto dipenderà da cosa riuscirà a fare nella prossima metà della stagione. Robert ha già dimostrato di avere talento la stagione precedente, ma l’esperienza accumulata gli sarà sicuramente utile nella corsa al titolo di quest’anno.
Photos by Mark Sutton / LAT Images and Michael Regan/Getty Images