George Russell vs Jack Aitken
Di Alessia di Virgilio e Lucia Emilia Saugo
Fin dai tempi dei kart, il giovane pilota è sottoposto a un rigido confronto. Qualsiasi sia la pista, la vettura, il ragazzo che si trova in griglia al suo fianco, sarà sempre al centro di chiacchierati paragoni per suscitare paura o invidia. Il confronto può diventare l’arma vincente o il nemico peggiore di tutti: c’è chi soffre questa pressione psicologica e chi la trasforma nel suo più grande punto di forza. La verità è che superato lo scoglio della fiducia nelle proprie capacità, il primo avversario di ogni pilota diventa il compagno di squadra: ad armi pari, la battaglia è ancora più accesa.
Oggi parliamo del 2018, anno in cui ART Grand Prix scelse George Russell e Jack Aitken come propri rappresentanti in pista nella categoria ormai nota come Formula 2. La coppia di piloti proveniva da un’ottima stagione in GP3 sempre con il team francese: George vinse il titolo, mentre Jack concluse secondo. L’obiettivo comune ad entrambi per la nuova stagione era quindi quello di conquistare il titolo strappandolo alla Prema e, ovviamente, alzare il trofeo più ambito, ovvero quello del campione della categoria al loro primo anno in Formula 2.
JACK AITKEN
Iniziamo riassumendo la stagione 2018 di Jack, sbarcato in Formula 2 dopo un meritato secondo posto proprio dietro a George Russell nella GP3 Series 2017. Il punto di forza di Aitken nella stagione precedente, la costanza, non fu però protagonista del suo debutto nella nuova categoria.
Nel 2018, infatti, Jack salì sul podio in sole due occasioni, rispettivamente nel round di Baku e in quello di Barcellona nella prima parte della stagione. Aitken conquistò il secondo posto nella gara Sprint in terra azera e la sua prima vittoria nella Feature race sul circuito catalano, a prova che l’inglese era davvero partito fortissimo. Poi purtroppo, tra ritiri e posizioni fuori dalla zona punti, Aitken non riuscì ad andare oltre l’undicesima posizione nella classifica finale del campionato.
GEORGE RUSSELL
George Russell iniziò la sua stagione con l’obiettivo di imitare il precedente campione Leclerc: conquistare GP3 e Formula 2 entrambe da rookie. Il pilota inglese c’è riuscito con una stagione che gli ha permesso di dimostrare a tutto il mondo un talento cristallino, già notato da Toto Wolff, boss della Mercedes AMG Petronas Formula One Team, che dal 2017 gioca un ruolo importante nella carriera di Russell.
Nel 2018 la sua prima parte di stagione è poco equilibrata: a ritiri e posizioni fuori dalla zona punti si alternano quattro vittorie e un secondo posto. Nonostante le insicurezze iniziali, i suoi risultati bastarono per farsi già notare. Da Silverstone in poi, Russell diventa sempre più protagonista, centrando altre tre vittorie e un totale di sei podi solo nella seconda parte della stagione e concludendo sempre in zona punti (tolto l’unico ritiro in Ungheria).
Il risultato sul tabellone a fine stagione è scontato ma comunque sorprendente: campione con 287 punti grazie alla sua bravura, ma anche ad un’ottima vettura fornita dal team.
Photos from georgerussell63 on Instagram and Glenn Dunbar, Zak Mauger/Formula 2
TESTA A TESTA
Come sempre il primo avversario di ogni pilota è chi gli sta affianco. Da questa battaglia George ne è uscito da vincitore assoluto, mentre Jack da vinto. Il confronto è stato anche inconsciamente un’opportunità di crescita per entrambi.
Per Aitken, l’occasione per mostrare il suo grande miglioramento non si è vista durante la stagione al fianco del connazionale, ma la stagione successiva. Campos Racing gli dà fiducia per il 2019 e Aitken non dà possibilità di pentirsene al team spagnolo che lo prese con sè.
Mentre Russell inizia il suo viaggio in Formula 1, Jack dimostra tutta l’esperienza e crescita nate proprio nella prima stagione in ART. La sua stagione 2019 si conclude con il quinto posto generale, con tre vittorie e quattro podi. La vittoria più grande, però, è stato poter dimostrare davvero il suo talento, forse oscurato dall’insicurezza nella sua prima stagione in Formula 2.
Tornando al 2018, il punto di svolta della stagione per i piloti ART è stato il weekend di Monaco. Le previsioni della vigilia furono completamente disattese. Insomma, tutti si aspettavano un weekend da sogno per Russell dopo le prime due vittorie della stagione e un nuovo inizio per Jack dopo il primo posto in Catalogna, ma così non fu. Il weekend di Monaco è nero in casa ART: due ritiri per George e qualche punto e un ritiro per Jack.
Monaco è servito a riflettere e a cercare di rimettere tutto il team sulla retta via dalla tappa successiva. Per Russell inizia così la vera rincorsa al titolo: piano piano salirà in classifica conquistando la testa in Austria e restandoci fino a fine stagione. Per Aitken invece è una discesa continua tra sfortuna, errori e fatica nell’eccellere come il suo compagno di squadra.
FORMULA 1
Se nel 2018 per Jack la Formula 1 era ancora un sogno lontano, per George invece si apprestava a diventare presto realtà. La fortuna però di entrambi i piloti della line-up ART fu anche quella di far parte a quel tempo di importanti academy gestite dalle scuderie della massima serie.
Nel 2017 George Russell fu il talento scelto da Toto Wolff per il Junior Programme della Mercedes AMG Petronas Formula One Team, scuderia campione del mondo in carica, per la quale George fu da allora chiamato per lavorare a stretto contatto con la fabbrica dei campioni e per svolgere i test con la loro monoposto di Formula 1.
Jack Aitken, invece, dal 2016 al 2020 è stato un membro della Renault Sport Academy, con la quale ha effettuato il suo primo test su una vettura di Formula 1 nel 2017, divenendo anche il pilota di riserva del team della massima serie, proprio durante la stagione 2018.
La scuderia che riunisce ancora una volta George e Jack dopo la loro avventura in Formula 2 è invece la Williams. E’ proprio il team di Grove che realizza il sogno di Russell e anche di Aitken (seppur per un solo round): la Formula 1.
Dal 2019, George Russell è una presenza stabile nel paddock di Formula 1 con i colori della Williams. Il britannico commentava così l’annuncio del suo ingaggio, nell’ottobre 2018:
“E’ un grande onore unirmi ad un team prestigioso e storico come la Williams. La Formula 1 è sempre stata il sogno della mia vita. Quando seguivo le gare da bambino, sembrava qualcosa di surreale, invece sarò anche io sulla griglia insieme a tanti piloti che ho ammirato per anni.“
Passando poi a ringraziare chi gli è sempre stato accanto durante la sua scalata nelle formule minori:
“Voglio dire grazie a Claire e a tutti quanti alla Williams per aver preso questa decisione, ma anche a Toto Wolff ed alla Mercedes per il fantastico supporto che mi hanno dato. Sono davvero eccitato all’idea di iniziare a lavorare con tutti a Grove e fare i miei primi passi come pilota di Formula 1. Sono impaziente di iniziare con la Williams quello che spero possa essere un lungo viaggio.”
Nel 2020, invece, Jack diventò collaudatore e riserva della Williams e nel dicembre dello stesso anno l’occasione della vita arrivò anche per lui.
L’inglese fu chiamato per prendere parte al Gran Premio del Sakhir proprio al posto di George Russell. Il pilota ufficiale della Williams, infatti, fu promosso per un solo round in Mercedes per sostituire Lewis Hamilton, fermato a causa del Covid.
Coincidenza o destino? Quel che è certo è che il debutto in Formula 1 che tanto sognava anche Aitken divenne finalmente realtà. Jack concluse la sua gara in sedicesima posizione, dicendosi comunque contento e emozionato per aver potuto battagliare in pista con una macchina meravigliosa, alla quale ha saputo adattarsi subito.
OGGI
Il 2021 ha portato, e continuerà a portare sicuramente, aria di novità.
George Russell è alla sua terza stagione con la Williams in Formula 1. Nella mezza stagione finora disputata, è riuscito a disputare qualifiche sbalorditive e a sfiorare più volte la zona punti, finalmente raggiunta in occasione del Gran Premio di Ungheria. Voci di mercato sempre più insistenti danno inoltre George come il principale candidato al sedile più prestigioso del paddock, quello della Mercedes. Che sia il 2022 l’anno della vera svolta nella carriera di Russell?
Jack Aitken, invece, è pilota per Emil Frey Racing (principale team Lamborghini) nel GT World Challenge Europe, sia per la serie Sprint che Endurance.
Aitken dice che “è stato molto emozionante iniziare in una nuova disciplina e aggiungere una nuova serie di competenze alla sua esperienza nelle monoposto” e crede che “quest’anno sarà una fantastica opportunità per ampliare le sue capacità come pilota, e ha intenzione di sfruttarla al meglio”.
Inoltre, Aitken è stato chiamato dal team di Formula 2 HWA RaceLab per prendere parte ai round di Monaco e di Baku del campionato 2021. Una grande opportunità per Jack di tornare a gareggiare sulle sue amate monoposto!
From: @GeorgeRussell63 and @JaitkenRacer on Twitter