Di Chiara Vulduraro
I grandi ritorni in F1
Da Lauda a Schumacher per arrivare fino al più recente: Fernando Alonso. La Formula 1 è un mondo che ti entra fin dentro le viscere; ne puoi uscire, ma il tuo cuore ti dirà sempre di tornare, con nuovi spunti, ma con lo stesso amore del primo giorno.
Formula Passion |
Si dice sempre che la parte bella di un viaggio è il ritorno a casa, quando dopo un lungo periodo di distanza tornare alle vecchie abitudini sembra una boccata d’aria fresca. Sono dell’idea che quando si torna, non si è mai come si è partiti per milioni di motivi che è inutile elencare.
Nella stagione che comincerà a Marzo faremo un grande tuffo nel passato, trovandoci in griglia il quintetto formato da Hamilton, Alonso, Vettel, Raikkonen e Schumacher.
HDmotori |
L’asturiano tornerà alla guida del team che lo ha reso grande. Ha salutato la massima serie nel 2018, in parata con i colleghi Hamilton e Vettel, ma ora è pronto a dare filo da torcere a questi giovani scalpitanti, a far capire che la vecchia guardia è ancora al comando. Il loro momento arriverà ma non fin che Fernando Alonso sarà in pista. Si metterà alla guida del team Alpine con all’attivo altri tre trofei (2 Le Mans e una 24H di Daytona), una Formula 1 cambiata e con un giovane come compagno di squadra. Gli occhi saranno puntati tutti su di lui per il nome, ma soprattutto perchè in passato chi è tornato non ha avuto fortuna. Però parliamo di Fernando Alonso: colui che non si arrende mai.
Quello dello spagnolo non è l’unico grande ritorno nella storia della F1, ne sanno qualcosa anche Kimi Raikkonen, Michael Schumacher e non solo…
La storia di Alain Prost è una delle più strane o forse una delle più speciali.
Williams Racing on twitter |
Dopo tre mondiali di Formula 1 vinti (1985-’86-’89), nel 1992 si prende una pausa in seguito al licenziamento arrivato al termine del GP del Giappone per delle parole poco consone rivolte alla monoposto della scuderia del cavallino. Torna nel 1993, alla guida della Williams, e vince il suo ultimo campionato con sette vittorie stagionali. Bella e pazza Formula 1!
Poi c’è lui, che con la voglia della sua versione da giovane, gira per i circuiti del mondo per rompere record su record.
Formula Passion |
Qualsiasi pilota aspira ad arrivare in F1 e a rimanerci quanto più tempo possibile. Non lui, non Kimi Raikkonen che ha sempre specificato di non esser una persona attaccata al sedile. A soli 30 anni, dopo il mondiale del 2007 e una Ferrari poco performante negli anni a seguire, decide di passare nel Mondiale Rally. Si è cimentato nel WRC e nella NASCAR, salvo poi tornare nella F1 con il team Lotus nel 2012.
Nei due anni dopo il suo ritorno colleziona due vittorie: Abu Dhabi 2012, famosa per l’iconico team radio “Leave me alone, I know what I’m doing” e Australia 2013. Ed è proprio vero che quando la Rossa chiama, il pilota corre. Nel 2014, viene ufficializzato il suo ritorno nella scuderia di Maranello con la quale si toglie molte soddisfazioni tra cui la sua ultima vittoria nel GP americano nel 2018. Dal 2019 corre per l’Alfa Romeo dove, nonostante i mezzi a disposizione, riesce a far valere ancora la sua esperienza e la classe del campione.
Se siete arrivati fin qua nella lettura e se la mente non ci inganna, all’appello, tra i ritorni più famosi della Formula 1 manca una persona. Potevamo non parlare di lui? Di colui che ha scritto un pezzo di storia della Formula 1 e che riesce a mettere d’accordo qualsiasi tifoso?
Planet F1 |
Dopo aver dominato in lungo e largo il nostro sport, nel 2006 Michael Schumacher decide di appendere il casco al chiodo abbandonando le corse ufficiali, ma restando collaudatore per la Rossa nel 2007 e nel 2008. La prima occasione per ritornare in pista gli si presenta nel 2009 quando viene chiamato per sostituire Felipe Massa, colpito da una molla durante le qualifiche del Gran Premio di Ungheria, ma è costretto a rifiutare per problemi fisici.
Il Kaiser ama le sfide e per questo decise di tornare nel 2010 alla guida della Mercedes, che torna nel mondo della massima serie dopo cinquantacinque anni di assenza. Questa esperienza non ha i risvolti sperati visto che la scuderia dalla stella a tre punte non riesce a costruire una macchina degna di un’ultima impresa. L’ultimo risultato degno di nota, lo ottiene nell’ultimo anno di carriera con la pole position nel GP di Monaco, salvo poi vederla sfumare per una penalità inflitta a causa dell’incidente provocato in Spagna due settimane prima.
Insomma, lo spagnolo è solo l’ultimo della lunga lista dei grandi ritorni nel mondo della Formula 1, ma la curiosità di vedere quello che riuscirà ad ottenere con un’Alpine in crescita, viste le prestazioni della scorsa stagione, siamo sicure che Fernando Alonso non deluderà le nostre aspettative.