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Ferrari: l’alta moda ha un nuovo protagonista

Non solo Formula 1: da ieri 13 Giugno, Ferrari è entrata ufficialmente nel circuito dell’alta moda con una collezione prêt-à-porter.

“Ferrari vuole essere protagonista nel sostenere l’eccellenza e la migliore creatività italiana.”

Così ha parlato il presidente John Elkann ieri 13 Giugno, una data importante per la Ferrari.

Il brand italiano di Maranello non è nuovo al mondo della moda: in questi ultimi decenni, infatti, Ferrari ha lanciato dei propri prodotti. È solo negli ultimi due anni, però, che sono arrivate grandi novità su questo fronte: nel 2019 ha annunciato di aver stipulato un accordo di sponsorizzazione pluriennale con Armani per la fornitura di abiti formali e travelwear, stesso accordo stretto nel 2020 con il brand svizzero di alta orologeria Richard Mille, che è oggi licenziatario degli orologi Ferrari.

Quest’anno Ferrari ha intensificato la marcia per fare il suo debutto su un circuito così veloce e spietato da far sembrare la F1 sobria: il circuito dell’alta moda. Ieri 13 Giugno, il Cavallino Rampante ha presentato la sua prima collezione luxury progettata e prodotta interamente in-house, rendendo Ferrari una maison.

La collezione è stata ideata in esclusiva dal direttore creativo della Ferrari, Rocco Iannone, ed è stata presentata con la prima sfilata dell’azienda nella storica sede di Maranello.

Questa prima collezione di moda Ferrari comprende 52 look, con l’80% della formazione fluida, poiché i modelli possono essere indossati da entrambi i sessi e diverse forme del corpo. È di Iannone la decisione di ridimensionare la collezione da XXXS a XXXL, al fine di ampliare il suo fascino e adattarsi al 21° secolo, rendendola accessibile a più persone. Inoltre, è senza stagione e senza tempo, poiché i capi verranno svelati durante tutto l’anno fino a giugno 2022 e resteranno disponibili fino a tempo indeterminato.

  • Iannone Ferrari visual designer collezione alta moda
  • Ferrari Fashion Show alta moda

È caratterizzata da un originale mix di elementi di design emblematici della Ferrari, da una tridimensionalità pronunciata e da riferimenti futuristici forti ma inaspettati.

Iannone ha integrato tessuti (come la fibra di carbonio) e silhouette ispirate all’anatomia del catalogo automobilistico Ferrari. Ad esempio, è stato realizzato un parka in jacquard cangiante che ricorda le fibre di carbonio sia all’interno che all’esterno del capo. A tal proposito, Leclerc è rimasto colpito dalla collezione e dai suoi “colori sgargianti”, molto di suo gusto, e dai riferimenti alle corse automobilistiche mescolati con “l’alta moda”, come le cinture simili a quelle usate in Formula Uno.

Partner tra cui Puma e Ray-Ban hanno fornito scarpe da ginnastica e occhiali da sole che presentavano motivi Ferrari riconoscibili senza essere troppo rumorosi. Nonostante ciò, diversi calzini con la grande scritta Ferrari e l’adattamento del logo del Cavallino Rampante in cristallo (gioielli incisi) si prendono la scena.

COLLEZIONE INCASTONATA NELL’EREDITÀ AUTOMOBILISTICA

Una collezione che ha richiesto un lungo lavoro di scoperta e studio di Ferrari tanto da renderla pensata, intricata e incastonata nell’eredità della casa automobilistica.

La prima visita alla Modeling Unit Ferrari a Maranello non solo ha aperto gli occhi allo stilista anche sulla straordinaria sensualità del design Ferrari“In questo comparto, abili modellisti modellano l’argilla sui modelli 1:1 delle vetture. Mentre li osservavo in soggezione per la bellezza delle curve che stavano creando, non ho potuto fare a meno di vedere la sensualità di quell’atto”. La successiva fase di verniciatura è altrettanto affascinante, afferma il designer. “I robot che spruzzano la vernice sul modello dell’automobile eseguono una specie di danza di accoppiamento.”

In un secondo momento, Iannone ha individuato i tratti estetici più distintivi delle Ferrari, chiamandoli “i codici Ferrari”, e ha pensato a come trasporli negli abiti. La tipica forma della griglia anteriore della Ferrari è rappresentata sia nel design di un cappotto che negli occhiali da sole. I fari diventano gomitiere o tagli. La linea della livrea è intagliata nel tessuto dei capi spalla, dando vita a un dialogo formale tra l’interno e l’esterno dei capi.

Nel trasporre i codici Ferrari dalle automobili ai capi, ogni elemento di design acquisisce uno scopo chiaro, accanto a uno simbolico. È un pilastro dell’eccellenza Made in Italy in cui creatività e funzionalità convivono in armonia, quasi come due facce della stessa medaglia.

Infine, il DNA Ferrari è visibile negli abiti anche attraverso l’uso ripetuto dei suoi colori più simbolici: rosso, nero e una particolare tonalità di giallo, il Giallo di Modena. La sua storia risale all’epoca dei Duchi d’Este, e da allora è stato tramandato nel territorio, entrando a far parte del suo linguaggio estetico.

Ma tutto questo sfarzo e cerimonia di moda a tema Cavallino Rampante ha fatto sorgere una grande domanda: perché?

Dopotutto, l’anno scorso Ferrari è stata anche nominata il marchio più forte del mondo da Brand Finance per la seconda volta. Allora perché avventurarsi nel mondo dell’alta moda? L’idea alla base dell’espansione dei codici visivi, dell’eccellenza e dei core value di Ferrari nella moda è quella di capitalizzare la sua eccezionale brand awareness: “Molto più che una casa di auto da corsa e di lusso, la Ferrari è un pezzo della nostra storia”.

Ferrari to Launch Proper Fashion Collection and Runway Show This Summer -  autoevolution
Fonte: autoevolution.com

“Lungi dall’essere un’esclusiva per i fan della Ferrari”, aggiunge, “la collezione vuole stabilire un dialogo culturale con chiunque desideri vivere il mondo Ferrari, con un occhio al pubblico più giovane, anche se non può permettersi di acquistare un’automobile.”

Lo stesso Carlo Capasa, responsabile della Camera della Moda Italiana, ha dichiarato di aver voluto assistere alla sfilata come

segno di apertura mentale in un mondo che sta cambiando, come sta cambiando la moda e a noi interessa vedere punti di vista diversi e nuovi.”

Ferrari Fashion Show

Come disse una volta Enzo Ferrari, “Non si può descrivere la passione, si può solo viverla”. E se non hai i mezzi per guidarla, adesso puoi indossarla.

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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