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Essere un meccanico in Formula 1

Mettere mano alle vetture più veloci al mondo. Questo il lavoro di un meccanico in Formula 1, un sogno che ha sfiorato la mente di ogni appassionato della massima serie e non solo, ma che pochi riescono a realizzare.

Occorre molta fatica e molto impegno per raggiungere tale obiettivo, e altrettanto per non abbandonarlo. È un mestiere spesso stressante, che richiede grande forza sia fisica che mentale.

La settimana del meccanico

In tv non viene mostrato, ma il processo di preparazione per un weekend di gara inizia sin dal martedì o persino dal lunedì che precede la gara. Meccanici, ingegneri e altri membri di ogni team si ritrovano a lavorare sin dall’atterraggio del loro aereo fino a tarda sera, solitamente per più di 12 ore.
I primi giorni della settimana sono dedicati principalmente all’assemblaggio della vettura.


Giovedì mattina, appena il montaggio della macchina è terminato, viene portata dai meccanici nel garage FIA, per un primo controllo che tutto nella monoposto sia legale.


Il venerdì è forse la giornata più faticosa. La sveglia suona presto per i meccanici. Devono esercitarsi numerose volte per migliorare i pit stop ed essere pronti alle due sessioni di prove libere. I meccanici passano ore sotto pressione, controllando la monoposto più e più volte prima, durante e dopo le sessioni. Un check-up completo che permette di migliorare la vettura e di mandare informazioni in fabbrica. Può durare fino a mezzanotte, l’orario di chiusura dei box.

Photo by McLaren F1 Instagram account


Il sabato è il giorno dell’ultima sessione di prove libere e di qualifiche. Solitamente l’alba preferita dai meccanici. In questo giorno, insieme a varie prove di pit stop, ognuno si limita a svolgere le proprie operazioni.


La mattina della gara per i meccanici inizia con la rimozione del telo che ha coperto la vettura tutta la notte, come vuole il regolamento, in un orario predefinito per ogni scuderia. Viene inserita inizialmente la benzina e successivamente vengono testate e controllate le varie componenti della macchina. Si svolge poi il consueto riscaldamento muscolare per i meccanici, seguito da altre prove di pit stop. Giunge quindi il momento di sedersi per assistere allo spegnimento dei semafori: la tensione sale, ma le mani dei team non possono concedersi di tremare fino alla bandiera a scacchi.

Dopo la sosta post-gara nel Parc Fermé, la macchina è infine pronta per essere smontata. È tempo di impacchettare tutto, pronti ad affrontare un nuovo Gran Premio.

Photo by ALEXANDER NEMENOV/AFP via Getty Images

Problemi e disagi

La distanza da casa, i numerosi giorni passati tra un Paese all’altro, i vari viaggi in aereo, le pressioni sono alcuni dei problemi che un meccanico di Formula 1 deve saper affrontare per svolgere al meglio il proprio lavoro.

Questo mestiere comporta un allontanamento dalla famiglia per tutta una stagione. È una scelta spesso difficile da compiere per molti meccanici, che talvolta lasciano a casa mogli e figli. Viaggiano per quasi 20 Paesi, magari con fusi orari diversi in ogni settimana di gara e con la consapevolezza di poter tornare da loro solo per pochi giorni. L’unica famiglia su cui possono contare nel periodo di lavoro sono solo i propri colleghi.


Dal punta di vista pratico, invece, quello del meccanico è un compito che richiede la massima precisione nell’assemblare la macchina e, in caso di incidente, anche di aggiustarla nel minor tempo possibile. Le scuderie selezionano i migliori al mondo e ogni singolo meccanico deve essere all’altezza del suo ruolo. Non ha tempo da dedicare ad ansie e pensieri, perché anche un piccolo errore può rovinare un’intera gara.

Ogni team è dotato di almeno un medico e lavora molto sulla preparazione fisica dei propri meccanici. Si cerca di evitare problemi sia fisici che mentali, ma talvolta non basta: lo stress e le ansie rischiano di travolgere l’amore che ha portato ogni meccanico a inseguire il sogno di far parte di questo sport, portandoli a dover far uso di antidolorifici e vari medicinali.

Photo by Mercedesamgf1 Instagram account

Stagione 2021

Con ben 22 appuntamenti totali di cui 4 triple header, il mondiale da poco terminato è entrato nella storia della Formula 1 in quanto stagione più lunga di sempre.


I tifosi non possono che ritenersi entusiasti di aver trascorso quasi ogni weekend dell’anno con lo sguardo puntato sui 5 semafori. Ma dei molti membri del paddock non si può dire lo stesso. I volti distrutti e la stanchezza che traspariva dai box di ogni scuderia ad Abu Dhabi ha mostrato quanto la disposizione del calendario della stagione appena trascorsa abbia inciso pesantemente su ogni singolo lavoratore. Troppi weekend di gara? Tutti questi triple header sono stati un azzardo? (Vedi qui i commenti di chi li ha vissuti in prima persona) È una Formula 1 che si cura più dello spettacolo che della salute di coloro che la tengono in piedi?

Red Bull team, F1 Grand Prix of Abu Dhabi
Photo by Mark Thompson/Getty Images

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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