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Quanto costa ospitare un Gran Premio?

L’analisi dei contratti e dei prezzi tra gli autodromi e la F1

Il calendario del 2022

Siamo quasi alle porte della nuova stagione di F1, nuovi volti, nuove auto, e anche qualche nuovo circuito. Il calendario della stagione 2022 sarà il più ricco di sempre, saranno infatti 23 i circuiti che ospiteranno le domeniche di gara. Torneremo a sognare nei circuiti storici, come Monte Carlo o Spa, rivedremo Singapore, l’Australia e il Canada, che negli anni della pandemia ci sono mancati, ma anche due new entry della scorsa stagione come Jeddah ed Imola. La vera new entry sarà però Miami, della quale potremo assaporare per la primissima volta le sue strade. Il lavori per la realizzazione del circuito non sono ancora cominciati, l’autodromo è infatti ancora in fase di trattativa per quanto riguarda l’approvazione del tracciato.

Tutti i circuiti hanno in comune, per poter essere vetrina delle prestigiose domeniche di gara, l’aver stipulato un contratto proprio con la Formula 1. I contratti che gli autodromi fanno non sono tutti uguali, sia per quanto riguarda la loro durata, sia per il canone per il servizio di hosting, ossia il canone che viene versato alla F1 per ospitare una tappa del mondiale.

I contratti ancora incerti

Non tutti i contratti tra circuito e F1 sono ancora noti, in quanto ancora in fase di negoziazione circa il loro rinnovo. Autodromi come quello di Sakhir in Bahrain e il cittadino di Monaco sono in fase di trattativa per il rinnovo del loro contratto, in quanto scade proprio nel 2022. Il rinnovo di questi circuiti è quasi certo, poiché la loro presenza è di notevole importanza, sia per la loro storicità come Monaco, che per l’onerosità del loro accordo come nel caso del Bahrain, in quanto l’autodromo di Sakhir versa alla F1 circa $45 milioni a stagione.

Anche il Paul Ricard in Francia, l’Hermanos Rodríguez in Messico e il Red Bull Ring in Austria hanno un contratto che terminerà nel 2022, quindi sono ancora tutti in fase di dialogo per il futuro. Tutti e tre gli autodromi al momento hanno un contratto che si aggira tra i $20 e i $25 milioni, anche se il caso del Red Bull Ring è un caso un po’ particolare. Il suo rinnovo è infatti quasi una semplice formalità, in quanto è la stessa Red Bull ad essere la proprietaria dell’autodromo.

L’Italia quest’anno è presente nel calendario per ben due volte, ad Imola e naturalmente a Monza. Entrambi gli autodromi versano una somma che si aggira intorno ai $20 alla F1. Rivedremo le monoposto in gara ad Imola probabilmente fino ad almeno il 2025, nonostante l’accordo sia ancora in fase di trattativa pre firma. La presenza di Monza è invece sicura almeno fino al 2024, in quanto si è trovato un accordo proprio l’anno scorso.

E i contratti stellari

Se da una parte la partecipazione di alcuni paesi è ancora incerta per il futuro, dall’altra parte ci sono dei circuiti che hanno firmato con il circus dei contratti a lungo termine, assicurandosi un posto nel mondiale per diverse stagioni. È il caso di autodromi come quelli di Yes Marina ad Abu Dhabi e di Losail in Qatar, che vedono il termine del loro contratto rispettivamente nel 2030 e nel 2031.

La loro presenza nel calendario di F1 per quasi un decennio è sicuramente legata al canone che pagano, in quanto sono due tra i circuiti che pagano la somma più alta di denaro, che si aggira intorno ai $55 milioni all’anno. Insieme ad Abu Dhabi e Qatar, tra i paesi che hanno firmato uno dei contratti più onerosi c’è anche l’Arabia Saudita. L’autodromo di Jeddah, dove abbiamo visto le monoposto correre per la primissima volta la scorsa stagione, ha firmato un contratto da $55 milioni, nonostante ci sia la possibilità che nel futuro la gara sia trasferita a Qiddiya.

Il caso del Quatar è un caso particolare, in quanto ha già un accordo da $55 milioni con la F1 ma durante questa stagione non è presente nel calendario. L’autodromo ospiterà infatti il weekend di gara a partire dal 2023, ed è certo di essere tappa del mondiale fino al 2031. Nella stessa situazione del Qatar c’è anche la Cina, l’autodromo di Shanghai ha stretto con la F1 un accordo da $50 ma non ospiterà nessuna gara quest’anno. Tornerà nel calendario così come il Qatar nel 2023, con un accordo per due stagioni al momento.

Una cifra simile la spendono sia l’Azerbaijan con il circuito cittadino di Baku, che la Russia con il circuito di Sochi. La cifra si aggira intorno ai $55 milioni per Baku e intorno ai $50 per Sochi. Questa stagione inoltre sarà l’ultima che vedremo le monoposto a Sochi, in quanto dal 2023 in poi il gran premio di Russia si svolgerà all’Igora Drive Circuit.

Di seguito vi riportiamo tutti i dettagli dei contratti tra gli autodromi e la F1:

PAESECIRCUITOCANONEFINE DEL CONTRATTO
Abu DhabiYas Marina$40.000.0002030
Arabia SauditaJeddah$55.000.0002025
AustraliaAlbert Park$35.000.0002023
AustriaRed Bull Ring$25.000.0002022
AzerbaijanBaku$55.000.0002024
BahrainSakhir$45.000.0002022
BelgioSpa$22.000.0002022
BrasileInterlagos$25.000.0002025
CanadaMontreal$30.000.0002029
CinaShanghai$50.000.0002025
FranciaPaul Ricard$22.000.0002022
GiapponeSuzuka$25.000.0002024
Gran BretagnaSilverstone$25.000.0002024
ItaliaImola$20.000.0002025
ItaliaMonza$25.000.0002024
MessicoH. Rodriguez$25.000.0002022
MonacoMonte Carlo$15.000.0002022
OlandaZandvoort$32.000.0002023
QatarLosail$55.000.0002031
RussiaSochi$50.000.0002025
SingaporeMarina Bay$35.000.0002028
SpagnaBarcellona$25.000.0002026
UngheriaHungaroring$40.000.0002027
UsaAustin$25.000.0002022
UsaMiamiCollaborazione2031

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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