Home » Formula 1 » Pierre Gasly: un futuro segnato?

Pierre Gasly: un futuro segnato?

All’indomani del Gran Premio di Monaco, Sergio Pérez ha annunciato il rinnovo del suo contratto con Red Bull sino al 2024. Un’estensione inattesa da parte del grande pubblico, ma intuibile quella proposta dalla scuderia guidata da Christian Horner, quest’anno a caccia sia del titolo piloti che costruttori. In una situazione di tensione generale, è importante trasmettere fiducia alla squadra e ai piloti, soprattutto quando la posta in gioco è un mondiale.

Un rinnovo che sa di certezza quello di Pérez, autore di un inizio stagione incoraggiante tanto da trovarsi in piena lotta per il titolo. Solo sei, infatti, sono i punti che lo separano da Charles Leclerc, diretto inseguitore di un Max Verstappen che in poche gare ha saputo colmare un divario di quaranta punti dalla Ferrari numero 16. Complice un motore dominante nei rettilinei e vari errori di strategia in casa Ferrari, la Red Bull sembra la grande favorita, per il momento, per il campionato. Alla gioia di Pérez e della scuderia austriaca, però, non si unisce Pierre Gasly, relegato dalla metà del 2019 in Alpha Tauri, scuderia satellite di Red Bull.

@SChecoPerez on Twitter

Un sogno lontano

Dopo una deludente prima metà di stagione in Red Bull, sopraffatto dall’affanno di trovarsi in un top team come compagno di Max Verstappen (al tempo già pilota affermato), Gasly, nell’agosto del 2019, è retrocesso nuovamente in Toro Rosso. Da quel momento il francese dimostra una grande costanza e il desiderio di rimettersi in gioco tra i grandi. Con l’arrivo, per la stagione 2021, del messicano in Red Bull, tuttavia, Gasly ha dovuto rimandare il sogno della promozione all’anno successivo. Ora, la conferma di Pérez fino al 2024 allontana ancora di più l’obiettivo dal francese, consapevole che è giunto il momento di iniziare a guardare verso altre scuderie.

Credit: scuderia.alphatauri.com

Una battuta d’arresto anche per l’Academy Red Bull che da anni recluta giovani talenti con l’obiettivo di formarli sino al salto di qualità in Formula 1. I sedili blindati sia di Alpha Tauri (con Gasly e Tsunoda in scadenza a fine 2023) che di Red Bull (con il contratto da record di Verstappen sino al 2028 e Pérez fino al 2024), impediscono, di fatto, un ricambio generazionale. A tale prospettiva il consigliere della scuderia di Milton Keynes, Helmut Marko, si è espresso così: “Si può presumere che i piloti attuali [di Red Bull e Alpha Tauri] siano stati tutti confermatiÈ giusto che tutti i giovani [Lawson/Vips/Daruvala] debbano aspettare ancora un anno. Non vedo all’orizzonte alternative migliori per Gasly nel 2023 che non siano l’Alpha Tauri”.

Il futuro di Pierre Gasly

Con la Red Bull che si allontana sempre di più, allo scadere del 2023, Pierre Gasly potrà iniziare a negoziare con scuderie fuori dall’orbita di Milton Keynes. Due le ipotesi che si contendono la pole position: un futuro in McLaren o in Mercedes. Le recenti prestazioni poco convincenti di Daniel Ricciardo, infatti, potrebbero essere fatali a un contratto in scadenza alla fine del 2023. Non ne fa mistero nemmeno il CEO della scuderia di Woking, Zak Brown, ai microfoni di Sky Sport: “Daniel non è ancora a suo agio con la macchina, stiamo provando tutto il possibile. Anche in questo caso è stato un weekend deludente. Prima della vittoria di Ricciardo a Monza e di alcune gare, generalmente non ha soddisfatto le sue o le nostre aspettative“.

In Mercedes, invece, dovranno fare i conti con il possibile ritiro di Lewis Hamilton alla fine della prossima stagione. Anche il contratto del sette volte campione del mondo vede la sua scadenza nel 2023 dopo ben undici stagioni insieme alla scuderia tedesca. Un duo, quello formato da Gasly e Russell, che potrebbe dare nuovo vigore a Mercedes.

Chiara Galati

Studentessa universitaria presso il secondo anno di scienze della comunicazione a Bologna e grandissima appassionata di Formula 1. Nel tempo libero amo scrivere e arricchirmi di conoscenze che riguardano il motorsport.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto