Sin dai suoi primi anni di vita, la scuderia Haas non ha mai portato grandi risultati, a tal punto che ormai il pubblico è abituato a cercare le monoposto americane in fondo alla griglia.
Ma il 2022 ha portato un’aria diversa tra i ragazzi di Gunther Steiner, team principal della scuderia, un’aria che ha travolto tutti i motorizzati Ferrari e che soffia risultati migliori rispetto agli anni precedenti.
Nonostante la macchina sembri un po’ più competitiva e Kevin Magnussen sia tornato con un’aggressività essenziale per il team, i problemi in casa Haas non stentano ad arrivare.
Monaco: un GP da dimenticare
Domenica 29 maggio, nel meraviglioso scenario del Principato di Monaco, Haas ha chiuso il Gran Premio con il primo doppio DNF dell’anno.
Per quanto riguarda Kevin Magnussen, nonostante stesse svolgendo una buona prima parte di gara, ha dovuto ben presto far ritorno ai box per un problema con il propulsore.
Mick Shumacher, invece, non è riuscito a vedere la bandiera a scacchi del Gran Premio cittadino più celebre del calendario a causa di un incidente al giro 27, dove la monoposto, finita a muro, si è spezzata in due.
Fortunatamente il pilota ha rassicurato tutti affermando di stare bene.
Schumacher sempre più a rischio
Dopo un primo anno molto difficile e con poche soddisfazioni, questa doveva essere la stagione di slancio per Mick, l’annata ideale per farsi notare dai grandi team.
Ma, al momento, il pilota Haas non può ritenersi soddisfatto.
La possibilità di rinnovo si sta allontanando, i fan che speravano in un ritorno del cognome “Schumacher” sulla Rossa si stanno rassegnando e in molti speculano sul fatto che se Mick non riuscirà a tirar fuori buoni risultati entro il Gran Premio di Monza, potrà ritenersi fuori dalla griglia il prossimo anno.
Nonostante ciò, Mick non ha perso la laboriosità e lo spirito di gruppo che lo hanno sempre contraddistinto.
Ma il confronto con un Kevin Magnussen in grandissima forma non regge.
Parlando di Mick con motorsport.it, il team principal della Haas Gunther Steiner ha ammesso: “È cosciente delle aspettative che ci sono, perché se hai un compagno di squadra che macina punti lo devi fare anche tu, e se non lo fai diventa dura”.
Inoltre, il posto del tedesco barcolla anche (e soprattutto) a causa dei numerosi incidenti.
Un problema non solo per le classifiche (Haas, al momento, è all’ottavo posto con 15 punti, tutti ottenuti grazie a Magnussen), ma soprattutto per le risorse finanziarie del team: Schumacher è infatti il pilota che ha fatto spendere maggiormente il team (3 272 000$).
Esistono un mare di possibilità in Formula 1, ma in questo mare vivono numerose insidie che potrebbero sottrargli facilmente il sedile: in caso di un contratto non rinnovato sarà compito di Schumacher scegliere come reagire, se montare sulla zattera chiamata Aston Martin, come si vocifera da qualche mese, o salvarsi con una pausa momentanea dai ritmi stressanti della Formula 1.
Prossima fermata: Baku
Altro giro, altra corsa. Prossima fermata: Baku.
Un altro circuito cittadino che più volte è stato scenario di incidenti e incredibili sorpassi.
Ai piloti è richiesta la massima attenzione e a Mick Schumacher di portare la propria monoposto oltre la bandiera a scacchi, possibilmente in una posizione che obblighi il team a rivalutare la sua situazione barcollante.
0 punti in sette gare: l’ex campione di Formula 2 può dare più di così e speriamo che possa mostrarlo questa domenica in Azerbaijan.