Sergio Pérez prima, Carlos Sainz poi – con qualche secondo di paura. Il GP d’Austria, oltre a regalare grande spettacolo, vede due ritiri pesanti: Sainz era in terza posizione quando la sua auto ha avuto problemi, Pérez lottava per risalire dal fondo dopo un contatto con Russell all’inizio della gara.
Punti importanti persi per entrambe le scuderie e per i piloti in ottica mondiale, con il messicano che ora scende in terza posizione e lo spagnolo che rimane fermo in quarta. Ma cos’è successo ai due piloti?
Il ritiro di Pérez in Austria
Il ritiro del messicano è arrivato a causa del contatto avvenuto in avvio del Gran Premio con George Russell. Il pilota Mercedes, a causa di ciò, ha rimediato cinque secondi di penalità. Pérez, in seguito al contatto, è uscito di pista. Red Bull l’ha richiamato ai box, ha cambiato le gomme montando le Hard e il pilota è rientrato in pista. I tempi, comunque, non sembravano dei migliori e faceva davvero fatica ad andare avanti. Si nota, soprattutto, quando viene presto doppiato dal suo compagno e dalle Ferrari al seguito. Al giro 27, poi, il ritiro.
Si chiude così il GP d’Austria per Sergio Pérez, il cui weekend non è stato poi tanto positivo vista anche la cancellazione dei tempi di qualifica per violazione dei track limits che l’hanno portato a partire tredicesimo in sprint race.
Il clamoroso ritiro di Carlos Sainz
Clamoroso, invece, il ritiro di Carlos Sainz. Era il giro 57, il pilota spagnolo si trovava in terza posizione e stava spingendo parecchio – tant’è che aveva appena fatto il giro veloce. Poi all’improvviso si vede fumo provenire dalla sua monoposto e il pilota si precipita fuori dalla pista. “No, no, no il motore” dice, frustrato, in Team Radio.
Attimi di paura per il pilota Ferrari, la cui monoposto – trovandosi in salita – non stava ferma mentre frattempo le fiamme avanzavano, con il pilota ancora dentro l’auto. Non è stato immediato il soccorso dei marshall, tuttavia fortunatamente il pilota è riuscito a saltare fuori in tempo, prima che potesse succedere il peggio. Conferma di stare bene non appena è giù dall’auto, anche se la frustrazione è molta.
Problema al motore, quindi, per Carlos Sainz. Secondo ritiro arrivato a causa di problemi di affidabilità per il pilota spagnolo, stesso numero di ritiri per affidabilità di Leclerc. Tanto rammarico per Carlos, che ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport che questa poteva essere una doppietta Ferrari facile.
Ha poi commentato il suo ritiro:“È successo tutto all’improvviso. Sapevo che c’era il fuoco, l’ho visto negli specchietti; il problema è che nessun commissario è arrivato a fermare la macchina. Per questo non potevo scendere, poi ho scelto di saltare perché c’era troppo fuoco. C’è qualcosa da guardare sul motore ed è chiaro che abbiamo avuto qualche problema durante la stagione. Però è altrettanto vero che oggi la macchina era veloce e sarebbe stata una doppietta Ferrari abbastanza facile da fare”.
“Ci sono dei lati positivi, dobbiamo guardare quelli negativi per assicurarci che non succeda così spesso. È un po’ la storia della mia stagione, difficile prendere il ritmo e approfittare del momento… Quasi vincere a Monaco, in Canada, vincere a Silverstone e fare secondo qua ti mette in lotta per il campionato e ti succedono queste cose. È un po’ la storia della mia stagione.” ha poi aggiunto, cercando quindi di vedere del positivo in questa situazione frustrante.
Ferrari tra il bene e il male nel GP d’Austria
Un altro weekend dolce e amaro per Ferrari, che vede Leclerc ritrovare la vittoria ma vede Sainz ritirarsi. Per il Team Principal Mattia Binotto, comunque, bisogna guardare ai lati positivi. È necessario sicuramente analizzare i dati di quanto successo per assicurarsi che non succeda più, ma è anche da dire che il motore Ferrari va forte – cosa che si è vista anche con le Haas, che in questo weekend hanno particolarmente brillato.
Questi problemi mettono sicuramente preoccupazione, ma si può sistemare tutto. Non è ancora certo se in Francia lo spagnolo dovrà scontare qualche penalità o meno. Una volta valutati i danni e fatti bene i conti delle sostituzioni già portate in precedenza, la Scuderia saprà dire se Sainz sarà costretto a partire dal fondo nel Gran Premio di Francia o meno.