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F1, Stefano Domenicali: sicuro sia giusta la tua rivoluzione?

Una continua ricerca dello spettacolo, quella intrapresa dalla F1, che dà i suoi frutti e che sembra non avere fine. Dimostrazione che non sempre i cambiamenti per adattarsi ai tempi siano una scelta sbagliata, e le ondate di tifosi ai gp, oltre che i record di audience televisiva, lo dimostrano.

“Avere più spettacolo è un’esigenza che non possiamo rimandare“. Così parla Stefano Domenicali nell’intervista concessa al Corriere della Sera. Ed ecco che la rivoluzione della F1 ha già avuto inizio con l’introduzione della Sprint Race, eventi collaterali ai gp… Ora è il momento di soffermarsi sulle modifiche in pista e, stando alle dichiarazioni del CEO della F1, potremmo ancora vederne delle belle!

I cambiamenti non sono finiti, e se c’è chi storce sempre il naso pensando che la F1 venga snaturata, c’è chi vede un miglioramento.

“Bisogna provarci, le scuse per non fare sono sempre tante. È un principio di vita. I puristi hanno sempre da ridire“.

Ed ecco che sul tavolo di discussione della prossima F1 Commission ci saranno anche la griglia invertita e i punti nelle sessioni di prove libere.

Griglia invertita: le categorie minori come ispirazione

Già dal 2020 nel paddock serpeggia l’idea di griglia invertita. I migliori piloti dovrebbero così rimontare per conquistare punti e la vittoria. Una soluzione che incrementerebbe lo spettacolo grazie ai sorpassi e la mancanza di gare dominate da un unico pilota. Stefano Domenicali ne parla così:

Abbiamo visto in alcune occasioni la bellezza di avere più sorpassi in gara. Abbiamo l’obbligo di provarci, anche perché stiamo conquistando un pubblico non fanatico di corse. Quindi dobbiamo creare contenuti diversi per persone diverse. Ciò perché i giovani hanno bisogno di intensità”.

La proposta della griglia invertita arriva dal suo utilizzo in F2 e F3, ma sarebbe un’ottima soluzione per la F1 o un errore? La griglia invertita regalerebbe sì spettacolo, ma in maniera artificiosa e antisportiva. In F2 e F3 funziona perché lì i giovani piloti hanno bisogno di mettersi in mostra per raggiungere la categoria regina. In F1, invece, ad essere premiati sono il miglior team e il miglior pilota.

Prove libere a punti: weekend di lotta continua

Già con l’introduzione della Sprint Qualifying si è visto come aumentare la competizione crea maggior spettacolo.

“Le prove libere sono molto interessanti per gli ingegneri ed i piloti – ha ricordato Domenicali -, ma alla fine credo sia più interessante lottare per qualcosa, per un obiettivo. Sarò giudicato come aggressivo, ma credo che sia meglio avere una sessione di prove libere il venerdì mattina e poi lottare per qualcosa, e questo sarà il mio input quando si parlerà di futuro a breve e lungo termine. Sono convinto che sia meglio avere un format che preveda un traguardo da raggiungere ogni volta che si scende in pista”.

Vero, in ogni sport il tifoso ricerca competizione, sfida. Diminuire le prove libere oppure assegnare punti anche in quelle sessioni aumenterebbe il rischio, la necessità di primeggiare. Dunque, maggior intrattenimento.

Sprint Race: evoluzione e modello

Le modifiche che vorrebbe apportare Domenicali comporterebbero un ulteriore cambiamento del format di gara. Se in questi due anni abbiamo visto solo 3 Gran premi rivoluzionati grazie alla Sprint Qualifying, in futuro potrebbero essercene ben 6.

Il nuovo format introdotto lo scorso anno con solamente due sessioni di prove libere e tre “main events” va nella giusta direzione di dare sia ai tifosi in pista che agli spettatori più spettacolo, battaglie e assegnazione di punti per i campionati. Inoltre, la possibilità di avere in calendario 24 gare (nelle prossime settimane verrà annunciato il calendario 2023) permetterebbe un aumento e ulteriore sperimentazione.

Format che verrà provato anche in Moto GP, segno di come la F1 sia una categoria influente nel Motorsport.

“Vogliamo ritoccare alcuni piccoli aspetti secondo una filosofia precisa. Rendere eccitante e interessante ogni sessione in pista, perché chi paga il biglietto ha diritto a un intero weekend interessante. Vi assicuro che senza sessioni intriganti, una giornata al circuito fuori dalla gara è dura da passare…”

Una F1 che non smette di pensare e realizzare le proprie innovative idee, correndo dei rischi. L’importante è non perdere l’essenza di questo sport.

Stefano Domenicali, sicuro che la tua rivoluzione sia giusta?

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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