Una breve e dolceamara sessione di prove libere per Max Verstappen e una Ferrari che arranca. Dopo aver fatto qualche giro in pista, tra i fumogeni e gli striscioni della sua Orange Army, il numero 1 della griglia è stato costretto al ritiro. Problemi al cambio, dicono dai box, che stanotte ha lavorato fino a tardi sulla monoposto del campione. La sessione è stata interrotta per rimuovere la macchina a 45 minuti dalla fine.
Insomma, problemi per Super Max, ma non c’è da preoccuparsi: alla fine è venerdì! Ma c’è anche da dire che se si dovesse ricorrere alla sostituzione del cambio, il campione del mondo andrebbe in penalità.
Zandvoort, casa di Max e prova del nove per Ferrari
Ancora più preoccupante è la situazione in casa Ferrari. Prime e seconde le Mercedes, mentre Sainz e Leclerc si devono accontentare di un terzo e sesto tempo. Zandvoort è la prova del nove per la scuderia di Maranello: il calo prestazionale che abbiamo visto a Spa si tratta di un’eccezione o di un effettivo peggioramento? Questi primi tempi non sono certo rassicuranti!
Una delle motivazioni di questo calo di performance può essere la nuova direttiva 39, entrata in vigore dallo scorso Gran Premio. Tutte le monoposto sono state alzate e ciò ha portato ad un fondo sicuramente meno performante. E, tra le conseguenze di questa direttiva, c’è anche il cambiamento della mappa aereodinamica.
Da una parte i tifosi avevano già smesso di sperare nel Campionato Piloti: lo scorso Gran Premio, Leclerc è retrocesso in terza posizione e il distacco da Verstappen ora è di 98 punti. Ma adesso c’è anche un altro rischio: la Ferrari rischia di non confermarsi neppure come seconda forza nel Campionato Costruttori, vista la ritrovata competitività della Mercedes. E il distacco tra i due team è solo di 41 punti…