In casa Red Bull, ora come ora, c’è chi lotta solo per la gloria e chi lotta invece per la sua classifica. Mentre Max Verstappen è già stato proclamato Campione del Mondo, Sergio Peréz si trova a pari punti con Charles Leclerc nella lotta per la seconda posizione.
È proprio da questo che si genera la bufera scatenatasi tra gli ultimi giri e la fine del Gran Premio di Interlagos. Parole al veleno da parte di Sergio Peréz, che non ha assolutamente accettato il comportamento del suo compagno di Scuderia.
Weekend nero per Red Bull
Il weekend brasiliano non è stato tra i più splendidi per i campioni del mondo. Red Bull, infatti, non ha portato a casa ottime prestazioni. In sprint race si deve accontentare di un quarto posto di Verstappen, che scatta poi terzo grazie alla penalità di cinque posizioni in griglia scontata da Carlos Sainz. La gara, poi, non va brillantemente. Forse nostalgico delle lotte con Hamilton disputate la scorsa stagione, l’olandese va all’attacco dell’inglese a pochi giri dal via. Ci mette però troppa foga ed ottimismo finendo per avere un contatto con Lewis.
Ad avere la peggio è proprio Verstappen. Oltre a riportare qualche danno sulla sua monoposto, l’episodio viene investigato e si conclude con cinque secondi di penalità per Max. La gara così si trasforma in una rimonta.
Nel frattempo, Peréz si trova in lotta per il podio. E soprattutto si trova in vantaggio su Charles Leclerc – anche lui costretto alla rimonta per un contatto con Norris che lo fa finire a muro. I due, infatti, sono in lotta per il secondo posto in classifica costruttori ed ogni punto è oro per tenere il vantaggio sull’altro. Peréz si trovava sopra Leclerc a inizio weekend e aveva tutte le possibilità di mantenere ben salda questa posizione.
Eppure, Peréz conclude il weekend trovandosi a pari punti con Leclerc. Il perché?
Una perdita di posizioni dovuta a delle gomme consumate e di conseguenza poco performante. Una Safety Car sul finale che ha giovato gli altri, ma non lui. E degli ordini di scuderia totalmente ignorati.
La richiesta incriminata
Come dicevamo sopra, a qualche giro dalla fine Lando Norris riscontra dei problemi alla sua monoposto ed è costretto a fermarsi. L’auto, tuttavia, si trova in una posizione scomoda e ci sono delle difficoltà per spostarla. Seppur con un po’ di ritardo, la direzione gara decide di far entrare la Safety Car. Il gruppo si ricompatta e questo avvantaggia Max Verstappen, che ha l’occasione di portarsi qualche posizione più in alto. Peréz, invece, non appena la Safety Car rientra, inizia a perdere posizioni. Le gomme non reggono e gli altri ne hanno di più.
Così, all’improvviso, Checo perde tre posizioni, trovandosi sesto. Leclerc è davanti, mentre dietro al messicano c’è il suo compagno di squadra. Così Red Bull chiede a Max di non superarlo. L’olandese non è interessato a fare un opera di bene e si prende la posizione.
Quel secondo posto in classifica piloti è voluto tanto da Sergio quanto dal Team. Così dicono a Peréz che, nel caso entro fine gara Max non riesca a superare Alonso – che occupava il quinto posto -, allora gli verrà data la posizione. Max rimane sesto e nonostante ciò, non da nulla a Peréz.
Il team lo rimprovera, ma lui è categorico. “Ne abbiamo già parlato, non dovete chiedermelo più. Sono stato chiaro?”
Da queste semplici parole scoppia una vera e propria guerra civile in casa Red Bull.
La rabbia di Peréz
Sergio non ci sta e non prende assolutamente bene l’atteggiamento del suo compagno. “Questo mostra chi è veramente” dice in team radio a fine gara, riferendosi proprio al compagno.
Insomma, il clima a fine gara non è sicuramente tra i migliori. Questo però non è l’unico commento del Messicano. Infatti, in un intervista a fine gara afferma anche che crede che se Max ha due titoli mondiali è grazie a lui.
Non si risparmia, Peréz. La rabbia è molta e queste parole lo dimostrano.
In seguito a queste parole di fuoco, spuntano anche un retroscena che fa discutere, ma che ovviamente non hanno alcuna conferma della loro veridicità.
L’episodio incriminato riguarderebbe la gara di Monaco, in particolare le qualifiche. Tutti ricordiamo che Checo finì contro le barriere, rendendo di fatto inutile l’ultimo tentativo di giro di Max e consegnando così la pole al padrone di casa Charles Leclerc. In seguito agli screzi brasiliani, è iniziata a circolare la notizia che Peréz in quell’occasione sia andato volontariamente contro le barriere e che lo abbia ammesso con Christian Horner ed Helmut Marko. Max, ovviamente, non ha mai perdonato questa cosa e probabilmente questo fatto potrebbe avere contribuito a creare questo clima da guerra fredda in casa Red Bull.
Per quanto riguarda queste affermazioni, tuttavia, non c’è niente di certo e confermato e potrebbe essere solo una notizia rilasciata per approfittare della situazione poco serena che c’è nella scuderia al termine del Gran Premio di Interlagos.
Di certo, però, ci sono le parole dei due piloti, che avranno sicuramente bisogno di qualche giorno per sbollire la rabbia e concludere bene la stagione ad Abu Dhabi.