La scorsa settimana l’autodromo di Monza ha presentato il calendario ufficiale della stagione 2023, ricco di appuntamenti. Durante l’evento, Angelo Sticchi Damiani – presidente dell’ACI – , ha però fatto suonare un campanello d’allarme:
“Dobbiamo rimanere al passo con la Formula 1, e per farlo dobbiamo evolverci, e non possiamo essere lasciati da soli. La sfida è di andare oltre il 2025, ma dobbiamo avere le carte in regola per farlo“.
L’autodromo, dal 2016, ha investito 44 milioni di euro, e nonostante la grande affluenza registrata nello storico weekend, l’organizzazione ha perso dei soldi, a causa dell’elevato costo di mantenimento del circuito. Il tempio della velocità si trova quindi in una situazione di difficoltà, con un bilancio in crisi e senza strumenti per risollevare le proprie condizioni.
La presenza di Monza nel calendario di Formula 1 è assicurata fino al 2024, ma il rinnovo del contratto ora è in dubbio. Il Circus sta abbandonando le tappe europee in favore di nuove mete esotiche e l’Italia, che conta ben due Gran Premi, rischia di vederne uno scomparire.
I lavori per il 2023
Il presidente dell’ACI ha illustrato i cantieri previsti per il 2023, con due grandi aggiornamenti: il rinnovo dell’asfalto in pista e i lavori previsti per migliorare i sottopassaggi. Nel disegno di inizio stagione compaiono poi dei progetti per modificare le tribune e il paddock, ma questi due piani sono ancora soltanto abbozzati. Damiani non si è però sbilanciato, affermando che non è certa la data dell’inizio dei cantieri, che dovrebbero iniziare dopo il Gran Premio di settembre.
Perdere il Gran Premio di Formula 1 sarebbe una grave sconfitta per l’autodromo, che ospita l’evento dal 1950. Serviranno fondi e progetti dettagliati per riuscire a mantenere il posto tra le gare del Grande Circo.