La Formula 2 torna in pista a Baku: dopo una lunga pausa primaverile vediamo finalmente sventolare la bandiera verde che da il via alla prima gara del weekend.
Una griglia invertita rispetto ai risultati delle qualifiche di ieri che vede partire dalla prima fila Richard Verschoor (Van Amersfoort Racing), seguito dai rookie Zane Maloney (Rodin Carlin), Victor Martins (ART Grand Prix) e Jak Crawford (Hitech Pulse-Eight).
Dietro di loro parte il duo MP Motorsport, con Dennis Hauger e Jehan Daruvala che lo scorso anno abbiamo visto salire sul podio e che sembrano trovarsi bene in questo circuito. “Quello di Baku è un bel circuito cittadino: veloce ma con alcune parti tecniche in mezzo dove ci troviamo al limite vicino alle barriere. Lo scorso anno è successo di tutto. Bisogna essere intelligenti e stare fuori dai guai”, afferma il norvegese alla vigilia di questo weekend.
In settima posizione vediamo partire Frederik Vesti (Prema Racing), seguito da Enzo Fittipaldi (Rodin Carlin), Oliver Bearman (Prema Racing) e Ralph Boschung (Campos Racing). Ottima opportunità per il team Prema che è alla ricerca di una rivincita e di punti importanti dopo un inizio di stagione non molto felice.
Una grande assenza da questa prima parte di griglia è il team DAMS, che aveva avuto un ottimo inizio di stagione. Gara quindi in risalita sia per Arthur Leclerc che per Ayumu Iwasa, che partono rispettivamente tredicesimo e diciassettesimo.
Non vediamo in top 10 neanche Théo Pourchaire (ART Grand Prix), che parte dall’undicesima casella dopo aver ottenuto 3 posizioni di penalità dopo le qualifiche. Il francese non riesce quindi ad approfittare al meglio della brutta qualifica di Iwasa per provare a superarlo in classifica piloti.
Ma in un circuito complicato come quello di Baku, tutto può succedere. Diamo quindi il via a questa prima gara di Formula 2 del weekend.
La calma prima della tempesta
Si spengono i semafori a Baku ed ha inizio la Sprint Race di Formula 2.
Una gara che da subito costringe ai primi ritiri. Verschoor e Maloney sembrano partire abbastanza bene, ma dietro di loro Martins vede un corridoio centrale e prova subito ad infilarsi. Corridoio che i due davanti chiudono subito, probabilmente non vedendo nemmeno il francese dietro di loro, e abbiamo così il primo contatto. Martins tocca la monoposto di Maloney, che gli causa una foratura ed lo costringe a rientrare ai box. Nel frattempo, il poleman della sprint tocca le barriere in curva 1 e si ritira.
In tutto ciò è Dennis Hauger ad approfittarne e diventa leader del Gran Premio, seguito da Martins che non sembra avere danni. La lotta tra il norvegese e il francese per il primo posto durerà quasi fino alla fine del Gran Premio, con Martins che, però, non riesce mai a completare il sorpasso.
Durante il terzo giro Ralph Boschung, che si trovava in sesta posizione, ferma la sua monoposto dopo un contatto con le barriere nella zona della città vecchia. Entra quindi la prima safety car della gara.
La Sprint Race riprende con l’inizio del sesto giro e riprende anche la lotta infinita tra i primi due, Hauger e Martins. Dietro di loro c’è un’altra battaglia: Jehan Daruvala cerca di difendersi da un agguerrito Frederik Vesti che è alla ricerca di punti importanti. Il pilota danese, però, deve darsi una mossa perché dietro di loro c’è il compagno di squadra che sta volando. Oliver Bearman, infatti, riesce a superare Théo Pourchaire e Jak Crawford e nel giro di poco si trova nello specchietto retrovisore di Vesti. Quest’ultimo finalmente passa Daruvala e anche Bearman ne approfitta: le due Prema salgono così in terza e quarta posizione.
Mentre Arthur Leclerc ha guadagnato qualche posizione e sembra andare anche abbastanza veloce, il compagno di squadra e leader del campionato non sta avendo una buona gara. Il tutto termina quando poi Ayumu Iwasa è costretto al ritiro a causa di un problema con il drs.
In pochi riescono a finire la gara
La Sprint Race continua in modo monotono fino al quindicesimo giro, quando Roy Nissany finisce a muro in curva 15 ed entra la seconda safety car.
Si riparte al diciannovesimo giro, e con tre giri dalla fine e tutto ancora in gioco, in Formula 2 il disastro era quasi assicurato. Hauger parte abbastanza bene, mentre dietro di lui Martins è subito attaccato da Vesti.
Il disastro arriva subito in curva 1. Dennis Hauger finisce contro le barriere, e dietro di lui anche il rookie Victor Martins va a sbattere. Jehan Daurvala, poi, finisce con la sua monoposto sotto quella del pilota francese, e ancora una volta ci troviamo a dover ringraziare l’halo per la sua presenza sulle monoposto di Formula 2. Dietro di loro anche Théo Pourchaire e Arthur Leclerc si fermano dopo essere arrivati lunghi alla prima curva. Nel frattempo, anche Jack Doohan è costretto al ritiro dopo essersi girato in rettilineo.
Entra la terza ed ultima safety car della gara e i piloti rimasti in pista sono solamente undici.
In tutto questo casino, i due piloti del team Prema ne escono puliti. Il rookie e poleman di domani Oliver Bearman riesce a superare il compagno di squadra prendendosi la prima posizione e continuare in modo magnifico un weekend che era già iniziato nel migliore dei modi.
La Sprint Race a Baku termina sotto regime di safety car con Oliver Bearman che vince la sua prima gara in Formula 2, seguito da Frederik Vesti e Jak Crawford. Si presentano quindi sul podio, rispettivamente, un pilota Ferrari, un pilota Mercedes e un pilota Red Bull.
Un podio molto atteso dal team Prema e che era necessario per risollevare il morale all’interno della scuderia italiana che non ha iniziato nel migliore dei modi la stagione. Sarà questo il Gran Premio della svolta?
Ancora una volta le strade di Baku sono imperdonabili e difficili da affrontare. I muri e le barriere sono molto vicini e i piloti devono sì spingere al massimo, ma è anche molto importante riuscire a stare fuori dai guai. Domani è un nuovo giorno e i piloti di Formula 2 hanno una nuova gara da affrontare, come finirà?