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GMR Indy Grand Prix, i promossi e i bocciati del week-end

GMR Indy

Al GMR Indy Grand Prix di Indianapolis, quinta prova del campionato 2023 NTT Indycar Series, non sono mancati i team e i piloti che hanno entusiasmato, così come quelli che invece sono da rivedere. Ripercorriamo assieme la corsa dei team che sono stati promossi e dei bocciati rimandati al prossimo appello, in vista della 500 Miglia di Indianapolis a fine Maggio!

Rahal-Letterman Lanigan Racing: una gara in ripresa al GMR Grand Prix

Tra tutte le squadre in griglia, chi ha stupito maggiormente è Rahal-Letterman Lanigan Racing. Dopo un inizio di stagione estremamente difficile, tutti e tre i piloti della squadra hanno mostrato una certa velocità, degna di una squadra e del blasone che essi hanno.

Christian Lundgaard è risultato il pilota più in vista del team. Dopo aver conquistato la prima pole position di carriera, il giovane danese ha condotto autorevolmente la corsa per 12 giri, ma nulla ha potuto contro Alex Palou e le Arrow McLaren di O’ Ward e Rossi. Tuttavia, il 4° posto finale è una prestazione più che lodevole per una futura stella del campionato.

GMR Grand Prix
Graham Rahal al GMR Grand Prix (Photo source: indycar.com/James Black)

Il suo compagno di squadra, Graham Rahal, ha effettuato una prova di notevole solidità. Qualificatosi 8°, un testacoda nel primo giro con conseguente foratura ha compromesso la partenza. Tuttavia, la caution uscita per il contatto tra le due vetture di Dale Coyne Racing ha fatto in modo di rimetterlo in gioco. Rahal ha sfruttato brillantemente la possibilità con una strategia differente, conducendo la corsa per 6 giri. Dopodiché, complice la necessità di risparmiare carburante, non è stato in grado di ambire ad una top 5. Tuttavia, un 10° posto finale dopo essere sprofondato in penultima posizione alla fine del primo giro è certamente un risultato che è andato ben oltre le più rosee aspettative.

Harvey
Jack Harvey mentre effettua la sosta al GMR Indy Grand Prix (Photo source: indycar.com/Paul Hurley)

Delude Jack Harvey nel complesso della gara con un 20° posto finale e un testacoda. Tuttavia, il 4° posto conquistato in griglia dà certamente morale al britannico, che nelle prime fasi ha viaggiato in terza posizione. Il risultato finale ha deluso le aspettative, ma conferma una prova positiva per il team.

Arrow McLaren, la consistenza fatta a team

Se dobbiamo osservare un team più consistente degli altri in griglia, quello è certamente Arrow McLaren. Mai appariscenti nel fine settimana, tuttavia risultano i più efficaci nel portare a casa punti preziosi, cosa che lascia nel team un certo ottimismo in vista della 500 miglia di Indianapolis e dei successivi appuntamenti che verranno durante il corso della stagione. Pato O’ Ward conferma la sua costanza con un 3° posto in qualifica, tramutato in seconda piazza nella gara di Sabato. Tuttavia, la prima vittoria stagionale ancora elude il messicano dopo ben 4 secondi posti in questo 2023. Arriverà finalmente il tanto agognato trionfo ad Indianapolis per la Indy 500?

Arrow McLaren
Felix Rosenqvist, seguito da Alexander Rossi (Photo source: indycar.com/James Black)

Alexander Rossi è un altro grande protagonista in grado di svolgere un eccellente prova. Dopo aver chiuso col 10° tempo nelle prove, in gara ha risalito la china quasi senza farsi notare, chiudendo la corsa con un ottimo 3° posto, alla prima top 3 con Arrow McLaren. Felix Rosenqvist, dopo aver chiuso ottimo 2° nelle qualifiche, conferma la bontà della squadra portando a casa un ottimo 5° posto. Tutto questo lascia ben presagire per l’intero team in vista della Indy 500 che si svolgerà a fine Maggio.

A.J. Foyt Enterprises, con uno sguardo verso la Indy 500 per dimenticare il GMR Indy Grand Prix

Passando ai delusi del fine settimana, A.J. Foyt Enterprises ha avuto suo malgrado un fine settimana veramente difficile e negativo. Benjamin Pedersen in qualifica ha segnato il 23° tempo, rimanendo davanti alle due vetture di Juncos Hollinger Racing, Hélio Castroneves e Santino Ferrucci. Proprio Ferrucci, è dovuto partire dal fondo della griglia, facendo segnare il 27° e ultimo tempo.

Ferrucci
Santino Ferrucci al GMR Indy Grand Prix (Photo source: indycar.com/Paul Hurley)

In gara, le cose sono andate ancora peggio. Pedersen è rientrato subito ai box ancora prima della bandiera verde. Un problema tecnico lo ha obbligato a fermarsi ai box per ben 4 giri, rientrando ovviamente in ultima posizione. Santino Ferrucci, protagonista di un recupero fino a metà gruppo, ha visto la sua gara compromessa ulteriormente da un errore all’ultima sosta. Un dado della ruota anteriore sinistra fissato malamente lo ha obbligato a fermarsi per svariati giri in pit lane.

La prestazione negativa, alla presenza del proprietario A.J. Foyt, è stata molto deludente. Ferrucci ha concluso 23° a 5 giri dal vincitore, mentre Pedersen ha chiuso 24°, staccato di 6 giri. Un risultato assolutamente da dimenticare, che va obbligatoriamente riscattato per la Indy 500, e per migliorare la stagione, e per ridare lustro ad una squadra che da troppo tempo sta faticando a riemergere.

Dale Coyne Racing, un GMR Indy Grand Prix disastroso

Pochi sono gli aggettivi per commentare la corsa dei due alfieri di Dale Coyne Racing. Entrambi i piloti, già protagonisti di una qualifica negativa al 20° e 22° posto in griglia, non hanno visto la bandiera a scacchi, in una corsa conclusasi anzitempo. Sting Ray Robb, complice anche l’inesperienza e un eventuale nervosismo nel ricercare assolutamente un risultato, è di nuovo protagonista del quarto ritiro stagionale in cinque gare disputate, di cui tre per incidente. In questo caso, una frenata fin troppo allungata per resistere agli attacchi di Romain Grosjean ha messo fine alla sua giornata. Urta così il retrotreno il compagno di squadra David Malukas, che va in testacoda e non riesce a ripartire.

GMR Grand Prix
Sting Ray Robb al GMR Grand Prix (Photo source: indycar.com/James Black)

Entrambi i piloti sono costretti al ritiro, con Malukas che nelle interviste, pur mantenendo un certo autocontrollo, era visibilmente seccato in volto da quanto accaduto. Questo tipo di errori per Sting Ray Robb, dettati probabilmente anche dalla poca esperienza, non lo stanno certamente aiutando. Il bilancio ad oggi è decisamente negativo, con un 26° posto in classifica e 42 punti, appena davanti al solo Benjamin Pedersen tra i piloti a tempo pieno. Anche per Dale Coyne Racing si rende necessario una prova di forza alla Indy 500 per raddrizzare una stagione negativa, specialmente per Sting Ray Robb.

Simone Ghilardini

Milanese classe 1998, studente, musicista, pilota virtuale e articolista per Mult1Formula.

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