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RedBull fa un campionato a sé e Verstappen non si ferma più

Che RedBull sia l’auto da battere lo sappiamo ormai dalla stagione passata. Il fatto è che la chiave per batterla, ad ora, non l’ha trovata nessuno. 

Si aspettano condizioni insolite, colpi di fortuna per gli altri, che anche i loro motori – prima o poi – falliscano. Ma non lo fanno, perché RedBull ha sviluppato un auto forte e che non sta nemmeno spingendo al massimo. Perché non serve spingere al massimo se, quando hanno gli avversari a una certa distanza, per loro la gara diventa pura gestione. 

Nessuno riesce a fermare RedBull, nemmeno un altra RedBull

L’auto da battere per RedBull, è RedBull stessa. Infatti, i due piloti gareggiano tra loro. Perez a Miami ha avuto la possibilità di superare il compagno in classifica, e l’errore in qualifica che l’ha lasciato al nono posto doveva favorire il messicano. 

Nonostante ciò, Super Max – con una facilità quasi imbarazzante – è riuscito in pochi giri a portarsi dal nono posto da cui partiva al primo, in cui è fin troppo abituato a stare. 

MIAMI, FLORIDA – MAY 07: Sergio Perez of Mexico driving the (11) Oracle Red Bull Racing RB19 on track during the F1 Grand Prix of Miami at Miami International Autodrome on May 07, 2023 in Miami, Florida. (Photo by Chris Graythen/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202305080245 // Usage for editorial use only //

La nuova Formula1, con tutte le sue nuove regole, prometteva spettacolo e divertimento. A Miami, però, abbiamo assistito alla solita gara: RedBull mette tutti dietro, gli altri lottano per sopravvivere. 

Così la scuderia di Milton Keynes porta a casa una doppietta, portando avanti una striscia di vittorie che ancora non ha avuto occasione di tremare. Fa un altro sport, RedBull. Un campionato a parte, una lotta interna – ogni tanto disturbata da un Alonso che non molla ma che non può chiedere alla sua auto qualcosa che non può dargli. 

Continua a comandare indisturbata sia la classifica piloti che quella costruttori, facendo presagire un epilogo già visto un anno fa.

Non c’è lotta per gli altri, possono solo guardare

Di rado sbagliano e – quando raramente succede – si riprendono egregiamente. Hanno peccato in qualifica, con Max che dopo qualche sbavatura decide di rientrare e viene condannato dalla rossa causata da Leclerc. Nonostante ciò, in gara Max è riemerso dalle retrovie come solo lui sa fare. Forse partire indietro lo diverte, perché ha qualche auto da sorpassare prima di trovare la solita aria pulita che ha sempre davanti a sé. Può lottare, per modo di dire. 

Perché quando passano le RedBull e spalancano la loro ala sembra quasi che sia inutile difendersi. Nessuno ci prova fino in fondo, perché risulta ormai come una causa persa. 

Lottare con le RedBull farebbe solo perdere tempo agli altri – a quei pochi che potrebbero provarci –  e la loro gara non è contro le RedBull. 

Sono un passo davanti, sulla velocità e sull’approccio strategico alle gare. A Miami sono stati tra quelli che hanno optato per la strategia gomme opposta a quella consigliata inizialmente da Pirelli, andando di Hard/Medium anziché Medium/Hard. Verstappen, poi, è stato il pilota che è riuscito a farla funzionare meglio. 

Una strategia questa che, tra l’altro, non era nemmeno stata contemplata da Pirelli.

credits: Pirelli 2023

Verstappen uomo dei record: sta riscrivendo lo sport

Un Max Verstappen, questo, che sta riscrivendo totalmente i numeri di questo sport. Infrange record su record e domenica ha eguagliato il numero di vittorie di Sebastian Vettel in RedBull. Ed è a davvero poco da eguagliare Ayrton Senna. 

Max è il fenomeno di questa generazione e se qualcuno aveva ancora qualche dubbio a riguardo sicuramente ora è svanito. 

Il rischio di un egemonia RedBull prolungata è davvero alto e adesso sta alle altre scuderia la ricerca della formula vincente per potersi avvicinare a queste monoposto, che ad ora sono davvero inarrivabili. 

Che la stagione sia ancora lunga è vero e che lo sport sia imprevedibile pure. Ma, con una RedBull così, anche gli imprevisti non sembrano più motivo di sconvolgimento. 

Stefania Demasi

Studentessa di Relazioni Pubbliche e grande amante dello sport. Il mio sogno da sempre è proprio quello di lavorare in questo mondo.

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