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50 anni dopo, la Ferrari torna e vince Le Mans

Possiamo dire tranquillamente che la Ferrari, a Le Mans, si è presa tutto quello che si poteva prendere a partire dal tempo più veloce nella qualifica il mercoledì, passando per l’Hyperpole della #50 ottenuta grazie ad Antonio Fuoco, fino al trionfo della 24h per la #51 in una gara dalle mille sorprese e la #50 si è presa pure il giro veloce.

Photo by fiawec.com

Arriva la decima vittoria, quindi, per Ferrari che non saliva sul primo gradino di Le Mans dal 1965.

Dopo la lotta con la Toyota, la Ferrari si porta a casa la vittoria del centenario di Le Mans, seguita dalla Toyota GR numero 8, dietro di 1’21.739; terza la Cadillac.

L’Hyperpole

L’Hyperpole, il giovedì sera, viene conquistata da Ferrari AF Corse, Idec Sport e Corvette Racing nelle rispettive categorie Hypercar, LMP2 e GTE Am.

Ferrari AF Corse conquista il miglior tempo con Antonio Fuoco, proprio come 50 anni fa con Merzario, lo segue il compagno di squadra completando così una prima fila tutta Ferrari. La Rossa #50 conquista l’Hyperpole con un tempo di 3.22.982.

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Nella LMP2 il giro fatto da Paul Loup Chatin con la vettura di Idec Sport #48 di 3.32.923 è il migliore tra i prototipi Oreca.

In GTE Am è la Corvette #33 con a bordo Ben Keating a prendersi il miglior tempo in categoria durante la categoria, completando il giro in 3.52.376.

Le Mans: che il centenario abbia inizio

Allo scoccare delle 16:00, a Le Mans, è stato il campione di Basket Le Bron James a sventolare la bandiera francese e, quindi, a dare il via al centenario della 24 Ore di Le Mans. Alla partenza, lì davanti, ci sono tutte le 16 Hypercar ma, a dominarle, le due Rosse, seguite dalle Toyota; Calado e Nielsen mantengono i primi due posti mentre, dietro di loro, le altre vetture della categoria sono molto vicine tra di loro. Toyota riesce, però, a prendersi la lead della gara poco dopo la partenza.

Inizia già da subito l’azione in questa 24h che non ci ha lasciato nessun momento di relax: nella prima ora di gara la 311 va a muro, riesce a rientrare ai box ma causa la prima Safety Car per i danni alle barriere, intanto anche una LMP2 finisce in ghiaia.

Il calar del sole a Le Mans arriva durante la 5 ora di gara che inizia con il drop back dopo più di un’ora dietro un’altra safety car, incredibilmente è una Peugeot a dominare la classifica.

Mentre il pilota cinese Ye sta dominando la classifica con la Porsche Jota #38 commette un errore e va a muro, la vettura è costretta a rientrare ai box per troppi danni e tornerà fuori solo per l’ultimo giro per terminare la corsa. Una gara difficile per le Porsche, non solo per la #38 ma anche per la #5 e la #6.

L’arrivo della pioggia

Intorno alle 21:00 arriva la pioggia e con la pioggia la pista diventa molto scivolosa, non saranno poche le vetture e finire fuori pista ed essere costrette al ritiro per i contatti con le barriere, per fortuna nessun pilota riporta gravi danni.

La sfortuna arriva anche per la Prema durante la notte, la Oreca guidata da Kvyat, che si trovava seconda in classifica LMP2, esce di pista e viene centrata da un’altra vettura. I troppi danni riportati vedranno poi la Prema al ritiro. La gemella #9 della Casa di Grisignano di Zocco terminerà la gara in 16ª posizione.

La notte di Le Mans

Ma, come si usa dire, “la notte a Le Mans non perdona” e non lo fa proprio con nessuno: mentre la Toyota #8 con Kamui Kobayashi alla guida si trovava in sesta posizione, un contatto con altre due vetture mette la sua macchina KO; infatti, la vettura giapponese non riesce a rientrare ai box ed è costretta al ritiro. Intanto problemi anche per la #51 di Ferrari che, mentre si trovava a capo della corsa, per evitare un’altra vettura, finisce in ghiaia. Alessandro Pier Guidi perde così tutto il margine sulla Toyota #7. Intorno alle 2 arrivano i problemi per la Ferrari #50: rottura del radiatore, dopo 6 giri persi per le riparazioni, la vettura vincitrice della Hyperpole torna in pista.

Continuano ad andare contro le barriere molte vetture, tra cui la #94 di Peugeot e la #47 di Cool Racing. Al sorgere del sole la #88 di Proton Racing ha un grosso impatto con le barriere.

Toyota e Ferrari, non mancano i colpi discena

A 5 ore dalla fine della corsa Alessandro Pier guidi si riprende il primo posto sulla Toyota di Sebastien Buemi.

Altro colpo di scena per Toyota che, dopo il ritiro della vettura #7, vede la #8 finire fuori pista, perderà poi molto tempo per ritornare in gara, con danni non molto gravi.

E se in casa Toyota GR non sono mancati i colpi di scena, possiamo dire che anche per Ferrari AF Corse il sangue si è gelato più di una volta. Per ben due pit stop della #50, tra cui l’ultimo splash a 20 minuti dalla bandiera a scacchi, la #51 non riesce a ripartire per interminabili secondi, ma riesce entrambe le volte a tornare in gara davanti all’avversaria.

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Nella LMP2, oltre al ritiro di Prema, non ottima gara anche per le due macchine di United Autorsports che terminano in 8ª e 11ª posizione, Jota chiude al 14º posto dopo tanti errori dei piloti.

A vincere la corsa, per la sua prima volta a Le Mans, è Inter Europol Competition.

Nella classe GTE Am è Corvette #33, dopo una rimonta strabiliante, a salire sul gradino pi alto del podio a Le Mans. Ottima la gara del trio Keating, Catsburg, Varrone che dimostra ciò che sa fare. Podio perso per le ragazze di Iron Dames.

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Camilla Coletta

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