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Ecco come la F1 celebra il Pride Month

Giugno non segna solo la metà dell’anno. È un mese importante, simbolo per una comunità ancora oggi discriminata (nonostante siano stati fatti dei passi avanti in quanto a diritti). È il Pride Month che ogni anno ci ricorda di volgere lo sguardo verso l’altro; non per pulirsi la coscienza, ma perchè lo si crede davvero. In F1 i team si mobilitano, colgono l’occasione per mostrare vicinanza e supporto alla comunità LGBTQ+ in un ambiente visto come esclusivo. Come ci ha detto Matt Bishop in una passata intervista: “Vogliamo assicurarci che quei giovani si rendano conto di essere i benvenuti“.

Come si sono attivati quest’anno? Pride Month F1

Racing Pride: l’organizzazione come unione d’intenti

Per promuovere l’inclusione della comunità LGBTQ+, diversi team di F1 hanno deciso di mandare avanti le collaborazioni con Racing Pride. Il movimento, attivo nel motorsport già dal 2019, ha l’intento di promuovere un ambiente positivo per tutti i suoi membri interessati al mondo dei motori e delle corse sportive, in particolare a livello professionale.

Alpine

BWT Alpine F1 Team, rinnovando la partnership con Racing Pride, festeggia il Pride Month con una serie di iniziative che si protrarranno per tutto il mese di giugno.

Partnership Racing Pride e Alpine - Pride Month 2023 F1
Crediti foto: it.media.renaultgroup.com

Diversi simboli saranno presenti in tutte le sedi del team. Innanzitutto la Pride Progress Flag sventolerà con orgoglio su Enstone e Viry-Châtillon; inoltre tutti i dipendenti sono invitati a indossare i girocolli (Pride Choker) a dimostrazione del loro sostegno. Pride Month F1

Anche le monoposto saranno vetrina del sostegno alla comunità LGBTQ+. Le A523 in tutti i weekend di gara del mese di giugno, ossia in Spagna, Canada e Austria, avranno la Pride Progress Flag. Anche Castrol, partner del team, darà il suo sostegno con un logo speciale.

Le iniziative non saranno solo simboliche, ma vedranno opportunità di riflessione, spunti, dialoghi. Ad Enstone e Viry-Châtillon i dipendenti potranno partecipare a tavole rotonde e confronti individuali grazie a un workshop condotto da Racing Pride e dal Gruppo Diversità e Inclusione di BWT Alpine F1 Team.

Kerrie Sparling, Power Platform Development Manager di BWT Alpine F1 Team e Ambasciatrice di Racing Pride, sarà anche quest’anno una preziosa rappresentante del lavoro svolto con il Gruppo Diversità e Inclusione del team. Ha così commentato il lavoro svolto dal team: “Il supporto di tutto il team è stato estremamente positivo e il Pride Month costituisce un’ottima occasione per celebrare il duro lavoro in corso ad Enstone e Viry per fare della nostra scuderia un ambiente più inclusivo per tutti“.

Oltre il Pride Month

Una collaborazione, quella tra Alpine e Racing Pride, che non si circoscrive solo al Pride Month. Quest’estate, per esempio, il team accoglierà anche i fan del motorsport della comunità LGBTQ+ per una visita alla scoperta dello stabilimento di Enstone. Inoltre, già dall’anno scorso sono state intraprese diverse importanti iniziative per promuovere costantemente la diversità e l’inclusione tra le fila di BWT Alpine F1 Team. Negli ultimi mesi, inoltre, sono stati organizzati per tutti i dipendenti corsi di formazione.

Queste le parole di Otmar Szafnauer, Team Principal di BWT Alpine F1 Team: “Dobbiamo assolutamente continuare questo buon lavoro per fare in modo che la comunità LGBTQ+ sia accettata e valorizzata al 100%“. I progressi ci sono stati, bisogna andare avanti.

Red Bull Racing

Anche il team campione del mondo costruttori di F1 accoglie Racing Pride, partner del Team, in occasione del Pride Month. Per sensibilizzare la comunità LGBTQ+ e promuovere l’alleanza tra le attività sia all’interno del Team, a Milton Keynes, sia tra coloro che si recano agli eventi di F1 in tutto il mondo.

È stato creato un programma di iniziative volte a sensibilizzare il personale del Red Bull Technology Group e a contribuire alla creazione di un ambiente veramente accogliente e inclusivo, non solo in F1, ma anche nel più ampio mondo del motorsport. Per questo già a inizio stagione alcuni membri dell’organizzazione, tra cui gli ambasciatori Richard Morris, Matt Bishop, Abbie Eaton e Sarah Moore, si sono incontrati con il gruppo interno di risorse per i dipendenti LGBTQ+ del team Oracle Red Bull Racing per condividere le esperienze vissute nel lavoro nel motorsport e per definire le ulteriori azioni del team. Questo garantirà che le politiche e le comunicazioni interne siano in linea con l’ambizione del Team di creare un ambiente di lavoro veramente inclusivo.

Come in Alpine, anche Red Bull potrà ospitare workshop formativi, organizzati appunto da Racing Pride, che portano il nome di “Pride and Allyship“.

A livello simbolico, gli emblemi “Drive for Change” sono stati applicati alle valigie Built for Athletes, utilizzate dai membri del team in viaggio, proprio per segnalare il proprio impegno verso l’inclusività.

Red Bull Racing partnership Racing Pride
Non solo i dipendenti

Lo sguardo di Red Bull però non è rivolto solo ai suoi dipendenti. Il team si impegna a coinvolgere anche i suoi fan riconoscendo e dando il benvenuto ai membri della comunità LGBTQ+ nella famiglia di Oracle Red Bull Racing, aiutando tutti a godere dello sport che amiamo.

Durante il weekend del Gran Premio d’Australia presso il Victorian Pride Centre (il centro Pride della comunità locale del circuito di Albert Park), Red Bull Racing, congiuntamente da Racing Pride, Motorsport Australia e l’associazione di beneficenza locale Proud 2 Play, ha tenuto una tavola rotonda. Il pubblico era composto da persone LGBTQ+ e alleati provenienti dal motorsport australiano, dalla comunità locale, dal paddock della F1 e dai membri del team. Il giorno successivo i partecipanti all’evento sono stati accolti nel garage. Questa iniziativa sarà estesa anche ad altri Paesi, proprio per sensibilizzare ulteriormente all’inclusività.

Richard Morris, co-fondatore di Racing Pride, ha dichiarato: “Siamo lieti di collaborare con Oracle Red Bull Racing nell’ambito della strategia di diversità e inclusione ‘Drive For Change’ del team. Non vediamo l’ora di continuare questo importante lavoro con la squadra durante il Pride Month e oltre. È fantastico, inoltre, che la Squadra voglia utilizzare la sua piattaforma globale per sostenere pubblicamente la comunità LGBTQ+ e dare il benvenuto ai tifosi LGBTQ+. Siamo tutti uniti dall’amore per questo sport e, lavorando insieme ai nostri partner, possiamo renderlo uno sport a cui tutti appartengono veramente“.

Mercedes

La filosofia di Mercedes vede il Pride Month come un’opportunità per mostrare ai membri della comunità esterna che lavorare in F1 è possibile a prescindere dal proprio background. Inoltre, l’intento è quello di ispirare la prossima generazione di dipendenti del team.

Pride Star Mercedes Team F1
Crediti: media mercedesamgf1.com

La Pride Star è ancora una volta protagonista per tutto il mese di giugno, come simbolo dell’impegno a sostenere e celebrare la comunità LGBTQ+ e a sensibilizzare l’opinione pubblica sul significato del Pride Month.

Anche a Brackley si è tenuto un workshop con Racing Pride, con l’obiettivo di condividere le esperienze LGBTQ+ nel settore, l’importanza del Pride e i consigli per essere il miglior alleato possibile. Altra iniziativa interna è stata l’organizzazione di una serata cinematografica nello stabilimento per i membri del team, proiettando un film LGBTQ+.

In Mercedes hanno da poco costituito un forum LGBTQ+. Qui si offre ai membri del team della comunità un luogo dove esprimere domande, problemi e idee oltre che un’area in cui gli alleati possono mostrare il loro sostegno e fornire feedback.

La comunità LGBTQ+ è sottorappresentata nel nostro settore“, afferma Hiran Odedra, responsabile di Equality, Diversity and Inclusion del Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team. “Ci impegniamo costantemente per creare e mantenere una cultura dell’inclusione ogni giorno, ogni giorno.” In seguito aggiunge: “Il sostegno alla comunità LGBTQ+, sia all’interno del team che all’esterno, spero dimostri come le persone di ogni provenienza siano accolte nel nostro team e valorizzate per il loro contributo individuale“.

Aston Martin: sensibilizzazione

In occasione del Pride Month, Aston Martin manderà avanti una campagna di sensibilizzazione in autonomia. A differenza di altri team, infatti, quest’anno non collaborerà con Racing Pride, nonostante possa vantare di essere il team pioniere in questo. Per tutto il mese di giugno sensibilizzeranno e celebreranno i risultati della loro comunità LGBTQ+ e rifletteranno sul percorso verso la creazione di una società più inclusiva.

Seguite perciò i loro canali social per visualizzare i contenuti. Primo per pubblicazione, questo:

La strada da fare è ancora lunga per ottenere un’inclusività al 100%, ma i progressi in F1 ci sono. Che questo Pride Month porti maggior sensibilizzazione verso il cambiamento.

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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