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Mercedes: l’importanza della squadra

Il mondo della Formula 1 è da sempre caratterizzato dalla ricerca dell’eccellenza tecnologica e ingegneristica, progresso che vede le scuderie dedicare molti sforzi allo sviluppo delle loro monoposto. La Formula 1, infatti, altro non è che uno sport di squadra in cui ogni singolo componente – partendo da chi lavora in fabbrica sino ad arrivare ai piloti – svolge un ruolo fondamentale per raggiungere il miglior risultato. Ogni progetto, poi, parte sempre dalla fabbrica e, proprio a questo proposito, qualche settimana fa il team Mercedes ha annunciato futuri cambiamenti sull’aspetto estetico e organizzativo dell’azienda. L’obiettivo della squadra di Brackley è quello di diventare il principale esempio imprenditoriale nell’ambiente del Circus e, soprattutto, di attirare i migliori professionisti per ogni settore.

Un progetto ambizioso quello che vedrà impegnato il team capitanato da Toto Wolff, team che, dall’inizio di stagione, ha saputo crescere di gara in gara. La classifica che precede l’imminente Gran Premio del Canada, infatti, parla di una Mercedes seconda solo a Red Bull nel mondiale costruttori, con Hamilton e Russell piazzati rispettivamente quarto e quinto nella classifica piloti. Nonostante le difficoltà riscontrate la passata stagione – a causa del cambio di regolamento – il team tedesco ha saputo ritrovare la sua stabilità, lottando costantemente per il podio. Ambire alla vittoria, d’altro canto, è ancora prematuro: Red Bull, infatti, ha una vettura superiore a qualsiasi concorrenza.

I risultati regolari di Mercedes, poi, sono il frutto di un grande lavoro di squadra che, da anni a questa parte, si avvale sempre di più uno strumento ormai diventato indispensabile: il simulatore.

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Importanza del simulatore

Banco di prova per ogni team, il circuito di Barcellona ha reso Mercedes protagonista di un Gran Premio d’ alto livello. Sigillando i due gradini più bassi del podio, la squadra tedesca ha vissuto una grande crescita rispetto all’inizio di stagione. Merito di questo sviluppo è da attribuire anche al lavoro che Mick Schumacher sta conducendo al simulatore. Dopo il mancato rinnovo di contratto con Haas e l’addio alla FDA (Ferrari Driver Academy), il tedesco è stato ingaggiato da Wolff come terzo pilota Mercedes. Lo stesso Schumacher afferma come, in questi primi mesi, si stia concentrando soprattutto sul lavoro al simulatore con l’obiettivo di aiutare la squadra a crescere il più possibile. I suoi feedback in seguito al venerdì di libere in Spagna, in effetti, è stato fondamentale per l’andamento del weekend.

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Lo stesso Lewis Hamilton ha affermato quanto il ruolo di Schumacher al simulatore sia stato importante per sviluppare al meglio le potenzialità della W14 nel weekend di Barcellona. ” (…) Il bilanciamento era scarso venerdì “, ha detto Lewis. “Mick ha fatto un ottimo lavoro al simulatore in fabbrica e durante la notte abbiamo fatto delle analisi approfondite, apportato delle modifiche all’assetto per sabato e avevo una buona sensazione con la macchina”.

Ormai è chiaro quanto la tecnologia del simulatore sia importante per Mercedes che, non a caso, sta portando avanti un lavoro pionieristico nel campo della simulazione.

L’unità che trascende il successo

Oltre alle sofisticate tecnologie di cui dispone la squadra tedesca, un ulteriore punto di forza è rappresentato dalla coesione interna del team. Uniti dal desiderio di crescere e migliorarsi, l’ambiente della scuderia di Brackley si basa su una cultura di collaborazione che coinvolge ogni membro. L’obiettivo è quello di creare un contesto costruttivo in cui lavorare insieme per raggiungere un traguardo comune, ovvero tornare a competere per il mondiale. “L’unione fa la forza”, così recita un antico detto, e pare che Mercedes sia stata una delle squadre che meglio ha saputo interpretare tale filosofia.

Mentre Ferrari sta vivendo un momento di grave crisi – anche a livello interno e organizzativo – la scuderia tedesca sta lavorando duramente per tornare ai vertici della classifica, per il momento accontentandosi di una seconda posizione dietro a un irraggiungibile Red Bull. Non manca occasione in cui i due alfieri Mercedes, Hamilton e Russell, non esprimano riconoscenza al team, affermando gli enormi passi avanti fatti dall’inizio di stagione.

Avanguardie tecnologiche e coesione, dunque, sembrano essere le chiavi di successo per Mercedes, team otto volte campione del mondo che, nonostante la battuta d’arresto dello scorso anno, ha ancora fame di vincere. Queste caratteristiche dimostrano come, anche in uno sport competitivo come la Formula 1, il vero successo risiede nell’unità del gruppo.

Chiara Galati

Studentessa universitaria presso il secondo anno di scienze della comunicazione a Bologna e grandissima appassionata di Formula 1. Nel tempo libero amo scrivere e arricchirmi di conoscenze che riguardano il motorsport.

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