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Red Bull dominante: il duello interno è un lusso che può permettersi

Nessun rischio, nessun divertimento“: un mantra che Red Bull Racing ha nel suo DNA grazie alla visione innovativa e ambiziosa di Dietrich Mateschitz, e che abbiamo visto concretizzarsi negli ultimi giri del GP d’Austria. La scuderia si è presa la scena a casa sua, tra il dominio indiscusso di Max Verstappen e il ritrovamento di un Checo Perez che nelle ultime gare aveva nascosto il suo essere un pilota Red Bull. Un weekend fantastico arrivato dopo un gran premio in cui si cominciava a mettere in discussione la superiorità così elevata, e invece…

Max Verstappen: mentalità da Campione

Max Verstappen post Austria GP F1, casella 1
Crediti foto: Mark Thompson – Red Bull Content Pool

42 vittorie, 7 in 9 gare della stagione. Pole position per entrambe le gare, 2 vittorie, giro veloce… Max Verstappen in trionfo domina anche in Austria. Il suo vantaggio in classifica sale ad 81 punti, ma lui proprio non ci pensa. Affronta gara dopo gara con un solo obiettivo: portare a casa il bottino pieno.

È la mentalità del Campione, quella che l’ha fatto rientrare ai box negli ultimi giri per poi dare tutto e ottenere il giro veloce nonostante lo avesse il suo compagno di scuderia. Una scelta che comportava il rischio considerando che c’è sempre la probabilità di un imprevisto. Lato Verstappen, però, c’è massima fiducia reciproca che viene sempre ripagata tanto da dire: “Da fuori poteva sembrare una pazzia, ma sapevo che potevamo farcela“.

Quando sai che la macchina è abbastanza veloce e che lo sei anche tu, in qualsiasi condizione, la pressione non è davvero alta. Non commette errori l’olandese, tranne quando vede i fantasmi nelle vesti di Hamilton e Mercedes come successo in qualifica.

Abbiamo fatto tutto bene come squadra, dalla strategia ai pit stop. – Ha dichiarato Verstappen al termine del gran premio, che prosegue: – In vista della gara avevamo tutti dei dubbi sulle gomme, ma siamo stati tutti soddisfatti di come si sono comportati rispetto ai nostri avversari. Mi sono sentito molto a mio agio in macchina per tutto il weekend e siamo riusciti a fare tutto quello che avevamo programmato“.

Nessuno ferma l’olandese. Si è forse illuso Leclerc nei pochi giri che ha fatto in testa alla corsa – può comunque dire di aver interrotto il record che stava inseguendo; – ci ha provato Perez nella sprint race rischiando di compromettere la gara ad entrambi dando vita ad un momento spinoso. La verità è che Max è in una forma eccezionale.

Quest’anno ci saranno dei fine settimana in cui avrà più difficoltà. Ma ci saranno anche quelli in cui sarà più facile. Molto più facile. Non è una cosa da poco.

Weekend di guarigione per Perez

Per Sergio Perez il weekend austriaco è iniziato in salita. Arrivava da gare deludenti e un malore si è aggiunto alla scalata di una montagna chiamata gran premio. Sono stati dei giorni difficili che l’hanno portato ad essere debole, con febbre alta e poche energie date dal non aver dormito molto. E quando c’è anche la sprint race, le energie devono essere massimizzate e razionate nel migliore dei modi.

Ecco perciò che un secondo posto il sabato e il terzo la domenica per il messicano sono stati una boccata d’ossigeno dopo una serie di gare tutt’altro che positive.

Il venerdì è iniziata la ripida scalata: durante la sessione di qualifiche del venerdì per il Gran Premio, ha superato i limiti della pista nelle ultime due curve costringendolo a partire la domenica in 15° posizione. Un reset per dimenticare la giornata era più che necessario. Ottenere un buon risultato il sabato avrebbe aumentato l’autostima di Perez in vista della gara domenicale.

E così è stato.

Certo, ha chiuso molto lontano dal compagno di squadra in Sprint Race perdendo il duello iniziale e ritrovandosi dietro ad Hulkenberg per diversi giri prima del sorpasso che è valso il 2° posto. Si è accontentato di portare la macchina al traguardo ha dichiarato dopo la sprint, consapevole però che il giorno dopo l’avrebbe atteso la prova del 9.

E l’ha superata eccezionalmente!

Tra le rimonte da posizioni di bassa classifica autoindotte che Sergio Perez ha dovuto produrre nel 2023 – e ce ne sono state alcune – questa è stata la più convincente. Considerando il tracciato favorevole grazie anche alle zone DRS, il messicano ha attuato una rimonta importante, forse neanche sperata visto il ritmo delle Ferrari. Certo, è arrivato l’aiuto dai piloti che lo precedevano, colpiti da penalità di cinque secondi per limiti di pista, scontate durante i loro pitstop, ma ha lottato per arrivare ad assicurarsi il terzo posto, in particolare per superare il pilota della McLaren Lando Norris e il rivale della Ferrari Carlos Sainz durante lo stint finale.

Così ha parlato Sergio Perez al termine del gran premio d’Austria: “È stata una gara davvero buona. Credo che avessimo il passo giusto questo fine settimana: lo abbiamo dimostrato nella Sprint e lo abbiamo dimostrato oggi. È stata una bella rimonta e mi sento davvero a mio agio con la macchina, è stata davvero speciale. Penso che tutti noi abbiamo corso molto duramente ed è sempre un piacere lottare con piloti come Carlos. Abbiamo avuto un paio di gare difficili, quindi è stato bello tornare ad avere quel ritmo e quella forma“.

Ora bisogna guardare avanti. Silverstone è alle porte, e Red Bull con in suoi piloti è pronta per continuare a dominare. Sempre che gli altri non reagiscano, ovviamente. Tuttavia, non sono ancora al cento per cento dal punto di vista fisico, quindi ora devo guardare avanti e recuperare in tempo per Silverstone.

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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