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Ferrari: cos’è cambiato in un anno?

Cala il sipario sul nono appuntamento stagionale di Formula 1, tenutosi presso il Red Bull Ring. Davanti al pubblico orange la padrona di casa, Red Bull, ha regalato ai suoi tifosi una gara magistrale. Max Verstappen raggiunge il traguardo in prima posizione per la quarantaduesima volta nella sua carriera, l’ennesima prova di forza e costanza dell’olandese. Ferrari torna sul podio con un brillante Charles Leclerc, dimostrando i notevoli miglioramenti che il team di Maranello ha apportato alla SF-23. Conclude il terzetto Sergio Pérez, autore di una rimonta dalla quindicesima posizione dopo la mancata qualifica di sabato.

@F1 / Twitter

A pagare lo scotto di una Red Bull indomabile è stato Carlos Sainz, uno dei protagonisti del weekend austriaco. Lo spagnolo ha saputo tenere testa alla RB-16 di Pérez per tre giri, rendendosi complice di una battaglia che ormai non si vedeva da mesi. Le difficoltà della Ferrari nella prima parte di stagione, infatti, l’avevano reclusa a battagliare con i team della midfield, dimostrandosi solo quarta forza nel mondiale costruttori. La presa di coscienza delle difficoltà della vettura, però, ha condotto la Scuderia ad abbracciare una nuova filosofia di sviluppo e a tornare a lottare per il podio.

Tra passato e presente Ferrari Austria

La stagione 2022 della Ferrari è stata costellata di alti e bassi, questi ultimi soprattutto nell’ultima parte del campionato. Dopo due anni difficili, la scuderia di Maranello ha saputo rialzarsi, progettando una vettura in grado di competere per un sogno: tornare campioni della categoria regina del motorsport. Nonostante il gap di punti già ben consolidato tra Verstappen e Leclerc nel passato Gran Premio d’Austria, il monegasco credeva ancora nel sogno iridato. Con una Ferrari che sembrava irraggiungibile, il numero 16 ha regalato ai tifosi l’ultima vittoria – per ora – della Rossa.

È trascorso quasi un anno dall’ultima volta che l’inno italiano ha pervaso il Circus e, all’indomani del Gp d’Austria, è spontaneo riflettere su cosa è cambiato in questo periodo.

Dopo la promessa di un 2023 ricco di emozioni, sino ad ora il sentimento prevalente nei tifosi in rosso è stata la delusione. Reduci da una stagione in cui – almeno per le prime sei gare – tutto sembrava possibile, le aspettative quest’anno erano molto elevate, ma la realtà non ha rispettato le speranze della Scuderia. Un inizio segnato dal ritiro di Leclerc in Bahrein a cui sono seguite prestazioni mediocri, infatti, hanno subito rese chiare le difficoltà del team, la necessità di trovare soluzioni immediate per non ricadere nella voragine in cui era sprofondato nel 2020. Ferrari Austria

Un barlume di speranza

Gli aggiornamenti portati a Barcellona, seppur non visibili a primo impatto, sembrano, però, funzionare: dal GP del Canada, infatti, i risultati della Rossa sono notevolmente migliorati. A testimoniarlo è il secondo posto guadagnato da Charles Leclerc in Austria e la battaglia per la terza posizione tra Pérez e Sainz, quarto al traguardo. In seguito a un ricorso presentato da Aston Martin, tuttavia, lo spagnolo chiude ufficialmente la gara in sesta posizione a causa di un penalità di dieci secondi per il mancato rispetto dei track limits. Ciò non rende meno degna di nota la prestazione del madrileno che, pur consapevole dell’inferiorità della sua monoposto, non ha reso vita facile al messicano.

A Gran Premio concluso, la Ferrari può ritenersi molto soddisfatta dei risultati ottenuti, lasciandosi alle spalle forse il miglior weekend dall’inizio dell’anno.

Ferrari Austria
Crediti: @ScuderiaFerrari su Twitter

Una nuova realtà

La differenza tra il GP d’Austria 2022 e quest’anno è tangibile: non si lotta più per il sogno iridato, ma per conquistare almeno un gradino del podio. Il dominio incontrastato di Leclerc, tra le montagne austriache, è diventato un inseguimento in solitaria verso un imprendibile Verstappen. La nota positiva? Almeno il motore di Carlos Sainz non è andato a fuoco.

Nonostante il risultato non del tutto soddisfacente, Ferrari deve essere gratificata dei miglioramenti apportati sinora. Con ancora tredici appuntamenti davanti, il team di Maranello lotterà per tornare a competere per il vertice della classifica. La prossima tappa, Silverstone, sarà banco di prova per Ferrari in un circuito che, storicamente, è quasi sempre stato favorevole alla Rossa. Per il momento, sipario calato su Spielberg, c’è ancora molto lavoro da fare. Ferrari Austria

Chiara Galati

Studentessa universitaria presso il secondo anno di scienze della comunicazione a Bologna e grandissima appassionata di Formula 1. Nel tempo libero amo scrivere e arricchirmi di conoscenze che riguardano il motorsport.

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